martedì 30 gennaio 2018

Capua 4 febbraio 2018 Sant’Agata Patrona di Capua

Capua 4 febbraio 2018 Sant’Agata Patrona di Capua

CAPUA SACRA
presenta
“SANT’AGATA E LA CATTEDRALE DI CAPUA. “IL RACCONTO”

Visita narrata a cura di DAMUSA aps, Guide Turistiche dell'Info Point Capua Sacra
Continuano gli appuntamenti di “Arte per Arte”, il progettodi raccolta fondi targato “Capua Sacra” che, in collaborazione con il “Capua il Luogo della Lingua”, si propone di finanziare il restauro del patrimonio artistico e culturale custodito dalla Basilica Cattedrale di Capua.
E così, nell'ambito dei festeggiamenti che domenica prossima 4 febbraio celebreranno la Santa Patrona della città di Capua, il Punto Informativo Capua Sacra presenta un percorso per conoscere la storia di Agata e i suoi miracoli alla scoperta dei tanti tesori conservati in Cattedrale.
L’ itinerario è centrato proprio sulla Cattedrale e sulla Santa Patrona, e prevede una suggestiva visita ai tesori sacri quali il busto argenteo e la reliquia di Sant'Agata e alla parte già accessibile del Museo Diocesano, soffermandosi sulla storia della vergine catanese.
Il particolare itinerario che condurrà a conoscere la storia di Agata e i suoi miracoli e a scoprire i tesori conservati in cattedrale partirà la mattina con due turni alle ore 10.15 e alle ore 10,45 e il pomeriggio alle ore 16 dal Punto Informativo Capua Sacra.
Nell’ambito del progetto ARTE per ARTE  per effettuare la visita è previsto un biglietto di 5 euro  a persona.
Per l’occasione è stato realizzato un fazzoletto rosso che ricorda il Velo miracoloso la cui reliquia è conservata in cattedrale. Sarà possibile acquistarlo presso il Punto Informativo Capua Sacra al costo di 3 euro (tre euro).

Note:
Sant'Agata è patrona dei fonditori di campane (che venivano suonate quando si verificavano gravi avvenimenti, cioè nel momento in cui la santa veniva invocata), dei tessitori (secondo la leggenda per cui Agata, una specie di Penelope cristiana, avrebbe convinto un uomo insopportabile che voleva prenderla in matrimonio ad aspettare che venisse conclusa una tela che stava realizzando, che lei tesseva di giorno e scuciva di notte), dei vigili del fuoco (poiché in epoca medievale veniva invocata per la protezione dagli incendi), delle donne colpite da malattie al seno (poiché ella venne uccisa dopo aver subìto l’amputazione delle mammelle).


Fonte: Mariamichela Formisano

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