venerdì 5 luglio 2024

CONCLUSA LA XXVII EDIZIONE DELLA SETTIMANA BIBLICA NAZIONALE

 





Inaugurata dal  Vescovo di Caserta e Arcivescovo eletto di Capua la XXVII edizione della settimana biblica nazionale si è svolta presso l’Hotel Plaza Caserta ex area Saint Gobain da lunedì 1 luglio a venerdì 5 luglio 2024, organizzata dal Centro Apostolato Biblico della Diocesi di Caserta, diretto da don Valentino Picazio in collaborazione con l’ISSR SS. Apostoli Pietro e Paolo e il patrocinio dell’ABI (Associazione Biblica Italiana), questa edizione ha avuto come tematica “La comunità e i discepoli  nel Vangelo secondo Matteo” con relatori Fra Giulio Michelini docente di Esegesi del Nuovo Testamento presso l’Istituto Teologico di Assisi e neo preside della Facoltà Teologica Centrale e don Francesco Filannino docente di Esegesi del Nuovo Testamento della Pontifica Università Lateranense di Roma, Mons. Lagnese nel ringraziare i relatori ha messo in risalto che prima di essere pastori siamo discepoli e citando la costituzione dogmatica “Lumen Gentium”  ha evidenziato che la missione divina affidata da Cristo agli Apostoli durerà fino alla fine dei secoli poiché il Vangelo che essi devono predicare è per la Chiesa il principio di tutta la sua vita in ogni tempo La conoscenza del testo biblico – ha  evidenziato don Valentino Picazio – ci pone davanti il cammino sinodale della Chiesa aperta all'ascolto della Parola di Dio per discernere secondo lo Spirito del Vangelo, il cammino da seguire tutti insieme, infatti tutto il popolo di Dio è convocato in assemblea per ascoltare ciò che lo Spirito dice alla Chiesa. Don Francesco Filaninno parlando della tematica ha messo in risalto che la comunità dei discepoli ha due aspetti che Matteo evidenzia e cioè prima è quello della capacità di essere piccoli davanti a Dio, relazione di piccolezza che bisogna avere davanti al Signore che poi è espressione di fiducia, di fede, infatti il piccolo è colui che si sa affidare al Padre e poi la fraternità di cui abbiamo tanto bisogno, la fraternità fra noi all’interno della Chiesa, ma anche quella fraternità fra tutti gli uomini in un momento che oggi e lacerato da guerre, da conflitti, il tema della fraternità che è particolarmente in Matteo ci ricorda l’urgenza di essere costruttori di fraternità nella Chiesa e nel mondo. Padre Giulio Michelini ha sottolineato come il Vangelo di Matteo è stato sempre considerato il Vangelo per eccellenza. Il “primo vangelo”, e non solo perché apre il canone del Nuovo testamento, ma soprattutto perché (con Giovanni) è stato il vangelo più commentato dai Padri. Quello di Matteo però non è semplicemente un racconto come una vera e propria “biografia”, che in parte ricalca quelle antiche, pur non riprendendone alcune caratteristiche, quali la descrizione fisica del personaggio o l’introspezione psicologica dello stesso. Poi il – neo preside della Facoltà Teologica Centrale – ha detto che questa settimana con una massiccia partecipazione è stato un vero e proprio tour de force , perché è stato riletto tutto il Vangelo di Matteo, sottolineando   che dobbiamo fare di tutto affinché la Parola di Dio possa essere conosciuta da tutti. Infine, don Valentino – particolarmente  soddisfatto -  nel ringraziare i relatori, lo staff che ha curato brillantemente ogni minimo particolare e tutti i partecipanti  ( provenienti dalle diocesi di Pavia, Bologna, Roma fino alle ventidue diocesi campane ) ha già rivolto lo sguardo alla XXVIII edizione che si svolgerà dal 30 giugno al 04 luglio 2025 e che nell’anno del Giubileo sarà dedicata al Vangelo di Giovanni con i biblisti don Giuseppe De Virgilio e don Eusebio Gonzàlez.

 

 

 

 

 

lunedì 1 luglio 2024

INIZIATA LA XXVII EDIZIONE DELLA SETTIMANA BIBLICA NAZIONALE

 



Il Vescovo di Caserta e Arcivescovo eletto di Capua ha inaugurato la XXVII edizione della settimana biblica nazionale che si svolge presso
l’Hotel Plaza Caserta ex area Saint Gobain da lunedì 1 luglio a venerdì 5 luglio 2024, organizzata dal Centro Apostolato Biblico della Diocesi di Caserta, diretto da don Valentino Picazio in collaborazione con l’ISSR SS. Apostoli Pietro e Paolo e il patrocinio dell’ABI (Associazione Biblica Italiana), questa edizione ha come tematica “La comunità e i discepoli  nel Vangelo secondo Matteo” con relatori Fra Giulio Michelini docente di Esegesi del Nuovo Testamento presso l’Istituto Teologico di Assisi e neo preside della Facoltà Teologica Centrale e don Francesco Filannino docente di Esegesi del Nuovo Testamento della Pontifica Università Lateranense di Roma, Mons. Lagnese nel ringraziare i relatori ha messo in risalto che prima di essere pastori siamo discepoli e citando la costituzione dogmatica “Lumen Gentium”  ha evidenziato che la missione divina affidata da Cristo agli Apostoli durerà fino alla fine dei secoli poiché il Vangelo che essi devono predicare è per la Chiesa il principio di tutta la sua vita in ogni tempo e come evidenziato nella Evangelii Gaudium da Papa Francesco l’impegno è di tutti i battezzati. Don Francesco Filaninno parlando della tematica ha messo in risalto che la comunità dei discepoli ha due aspetti che Matteo evidenzia e cioè prima è quello della capacità di essere piccoli davanti a Dio, relazione di piccolezza che bisogna avere davanti al Signore che poi è espressione di fiducia, di fede, infatti il piccolo è colui che si sa affidare al Padre e poi la fraternità di cui abbiamo tanto bisogno, la fraternità fra noi all’interno della Chiesa, ma anche quella fraternità fra tutti gli uomini in un momento che oggi e lacerato da guerre, da conflitti, il tema della fraternità che è particolarmente in Matteo ci ricorda l’urgenza di essere costruttori di fraternità nella Chiesa e nel mondo. Padre Giulio Michelini ha sottolineato come il Vangelo di Matteo è stato sempre considerato il Vangelo per eccellenza. Il “primo vangelo”, e non solo perché apre il canone del Nuovo testamento, ma soprattutto perché (con Giovanni) è stato il vangelo più commentato dai Padri. Quello di Matteo però non è semplicemente un racconto come una vera e propria “biografia”, che in parte ricalca quelle antiche, pur non riprendendone alcune caratteristiche, quali la descrizione fisica del personaggio o l’introspezione psicologica dello stesso.