martedì 6 novembre 2012

La Zattera, dall'ex Caserma Sacchi nelle scuole e nelle strade il progetto di ascolto di Leo onlus sulle dipendenze

"Un progetto con uno sportello d'ascolto nell'ex Caserma Sacchi ma che apre
da subito le sue iniziative sulle dipendenza da sostanze, gioco d'azzardo e
internet addiction alle scuole e alle strade, per raggiungere il disagio
giovanile nei luoghi di aggregazione". Lo ha detto il sindaco Pio Del Gaudio
presentando, nell'ex Caserma Sacchi, il progetto La Zattera, realizzato
dall'associazione Leo onlus in partenariato con il Comune di Caserta e con
l'Ambito C7.

"Sarà un intervento concreto ed efficace - ha aggiunto il sindaco - come
nello stile di una meritoria associazione che realizza il "sociale"
direttamente a contatto con le esigenze delle persone. E' di questo welfare
che abbiamo bisogno, senza sovrastrutture e con i modelli del passato che ci
rivelano tutto il loro fallimento, in aderenza ai bisogni dei cittadini.
Un'iniziativa che conferma l'eccellenza dell'associazione Leo".

"Il nostro territorio - dichiara Emiliano Casale, assessore alle Politiche
Sociali - evidenzia sempre più un'incidenza di dipendenze di vario genere.
Il progetto la Zattera configura una triplice azione: ascolto e informazione
con lo sportello nell'ex Caserma Sacchi, il monitoraggio sul territorio
degli stili di consumo dei giovani, gli interventi in strada per agganciare
i giovani nei luoghi di aggregazione".

"Continuiamo, in stretta collaborazione con il Comune capoluogo, la nostra
attività ultraventennale con una nuova iniziativa per leggere e affrontare
le nuove forme del disagio giovanile. Metteremo in campo l'ascolto attivo
dei loro problemi per realizzare gli interventi necessari a sviluppare la
prevenzione sistematica delle dipendenze. oltre agli interventi esterni nei
luoghi di aggregazione dei giovani durante il weekend, abbiamo già attivato
uno Sportello che resterà aperto il lunedì e il mercoledì dalle ore 9.00
alle ore 11.00 e il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00. Giorni e orari
utili innanzitutto ad ascoltare e incontrare i familiari delle persone
colpite dalle dipendenze".

"Il nostro intervento - ha detto la psicologa Domenica Marotta - sarà ad
ampio raggio: non solo giovani a rischio ma dipendenti patologici,
consumatori saltuari, famiglie di soggetti portatori di disagio.
Affronteremo tutte le questioni con un team composto da psicologi,
sociologi, operatori di comunità".
 
Fonte: comunicato stampa

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