Una notizia positiva per i consumatori arriva direttamente dalla Commissione Europea che mercoledì scorso ha proposto di limitare le spese che le banche addebitano reciprocamente per le transazioni delle carte di credito e di debito. Giovanni D’Agata presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”,
Secondo l’istituzione europea l’importo massimo delle commissioni non dovrebbe superare lo 0,2% del valore della transazione per le carte di debito, e lo 0,3% per le carte di credito. Attualmente le tasse potrebbero aumentare fino all’1,5%. Le limitazioni dovrebbero riguardare in particolar modo le transazioni transnazionali e, dopo un periodo transitorio di 22 mesi, dovrebbero entrare in vigore per tutte le operazioni interne.
Le modifiche proposte andrebbero a diminuire la somma complessiva delle tasse sulle operazioni con carte di debito per circa il 48%, e le commissioni per i pagamenti con carta di credito di circa il 38%, secondo la Commissione UE.
Joaquin Almunia, Commissario per gli Affari economici e monetari ha espressamente detto che le spese attuali pagate dalle piccole imprese vanno ad incrementare i prezzi di beni e servizi. Il provvedimento dovrebbe poi contribuire a combattere i grandi monopoli, offrendo a tutti i fornitori di carte di pagamento le stesse condizioni.
Ovviamente non è tardata ad arrivare la risposta delle multinazionali del credito tra cui MasterCard che ha criticato la proposta della Commissione ritenendo che non andrebbe a vantaggio dei consumatori e delle piccole imprese, e potrebbe addirittura limitare la concorrenza e le innovazioni nel settore. Giovanni D’Agata, al contrario, ritiene che porre un tetto massimo alle commissioni in questione potrebbe favorire una concorrenza al ribasso tra gli operatori del settore con benefici proprio per l’anello debole rappresentato da consumatori e piccole imprese.
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