venerdì 13 dicembre 2013

Relazione al Consiglio sulla nuova legge regionale sulla disciplina del commercio

LA CAMPANIA NON FERMARSI, VUOLE REAGIRE
ISTITUZIONI E IMPRESE PER LA RINASCITA DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Relazione al Consiglio sulla nuova legge regionale sulla disciplina del commercio

Presentiamo per l’approvazione al Consiglio questa nuova legge in una fase acuta della crisi economica e sociale della nostra Regione.
Eppure, l’approvazione di questa legge, che chiediamo al Consiglio, contiene in sé un modello, un esempio di un sistema bilaterale virtuoso, sostenuto da istituzioni ed imprese, operante al servizio dei cittadini, nello specifico, dei cittadini consumatori.
Un modello che si articola in 5 componenti : aggiornamento legislativo e semplificazione dei procedimenti, forme innovative e nuove opportunità per le imprese, riequilibrio e pari dignità delle tipologie d’impresa sul territorio, impegno per le questioni ecologiche e territoriali, sussidiarietà e ruolo dei Comuni.
AGGIORNAMENTO LEGISLATIVO E SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI. Appena avremo approvato questa legge, nessuno potrà più includere la Campania nell’elenco delle Regioni inadempienti rispetto agli obblighi derivanti dall’entrata in vigore delle Direttive europee o delle leggi nazionali che sono state emanate dal 2006 ad oggi. Adeguarci legislativamente è un nostro preciso dovere, innanzitutto per dare alle imprese un quadro di certezze ed incoraggiarle ad investire nel nostro territorio ed a competere alle pari con l’insediamento in altre Regioni . Abbiamo semplificato vari procedimenti autorizzativi rispetto alla legge 1/2000, derubricandone la competenza a livello comunale ed assegnando al Suap il ruolo di front-office delle imprese commerciali.
FORME INNOVATIVE E NUOVE OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE. In questo campo abbiamo focalizzato la nostra attenzione soprattutto sulle piccole e piccolissime imprese, oggi sempre più marginalizzate, introducendo elementi di inclusione per il loro sviluppo, del tutto innovativi, come ad esempio i centri commerciali naturali ed i mercati su area privata, e riservando nuova attenzione alle forme di vendita collegate alla “filiera corta” agroalimentare. Allo stesso modo abbiamo introdotto elementi di disciplina per le grandi superfici che consentano il loro insediamento con moderazione e rispetto del territorio, mettendo al bando la liberalizzazione selvaggia.
RIEQUILIBRIO E PARI DIGNITA’ DELLE TIPOLOGIE D’IMPRESA SUL TERRITORIO. E’ stato introdotto un fondo per il piccolo commercio, alimentato da una contribuzione aggiuntiva a carico delle  nuove grandi superfici. Questa innovazione legislativa costituisce un nuovo inizio, un principio di solidarietà che può e deve sostenere la pari dignità delle imprese. E’ stata favorita in tutti i modi la riconversione delle destinazioni d’uso per gli esercizi di vicinato, ed anche ai mercati sono state riconosciute le stesse possibilità riservate al commercio in sede fissa.
IMPEGNO PER LE QUESTIONI ECOLOGICHE E TERRITORIALI. In questo campo possiamo ricordare i nuovi protocolli eco ambientali, definiti soprattutto negli Allegati alla nuova legge, nei quali vengono introdotti criteri di compatibilità ambientale e di  utilizzo delle energie rinnovabili, che ci pongono all’avanguardia tra le Regioni d’Italia. Così come riteniamo qualificanti le possibilità offerte dalla nuova legge alla riconversione dei contenitori produttivi dismessi all’interno delle città.
SUSSIDIARIETA’ E RUOLO DEI COMUNI. Come dicevamo, ai Comuni sono state assegnate le competenze per la quasi totalità dei  procedimenti. Ma riteniamo ancor più utile il mantenimento ed il potenziamento dei SIAD (Strumento d’Intervento per l’apparato distributivo), assurto al rango di strumento urbanistico esaustivo delle compatibilità e delle destinazioni d’uso delle aree.
In tal modo riteniamo che vi siano tutte le condizioni per il miglioramento dell’efficienza e della competitività del sistema distributivo, a beneficio dell’occupazione e  dei cittadini consumatori.


Fonte: Segreteria Consigliere Regionale  On. Angelo CONSOLI
 


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