mercoledì 3 settembre 2014

SETTEMBRE AL BORGO 44 - VENERDI’ 5 SETTEMBRE LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI LIDIA LUBERTO


Nell’ambito delle manifestazioni collaterali della 44 edizione del Settembre al Borgo, venerdì 5 settembre, alle ore 18, nella chiesa dell’Annunziata, verrà presentato il libro di Lidia Luberto dal titolo “La casa delle bifore”.
Il testo, pubblicato dalla Guida editori, è ambientato a Casertavecchia, ed è centrato su una donna di grande carisma, Ursula Pannwitz, per oltre un trentennio animatrice della vita del Borgo e della cultura del territorio, promotrice di iniziative di valorizzazione dell’antica contrada. La storia è costruita sui ricordi della protagonista, dalla sua infanzia e adolescenza trascorse in Germania durante la Seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra, al suo arrivo in Italia, fino alla scoperta di una nuova e inattesa dimensione di vita e alla scelta di abitare a Casertavecchia, il luogo dove ha trovato l’armonia, la serenità e se stessa.
La vicenda della protagonista si interseca con i ricordi e le riflessioni della stessa testimone-narratrice. Ne deriva un dialogo profondo fra due sensibilità, che ha come sfondo il Borgo medievale con tutto il suo fascino antico, il suo carico di storia, con l’atmosfera che emana da ogni angolo e che ha ammaliato migliaia di visitatori.
Con l’autrice, interverranno la giornalista del Mattino Laura Cesarano e il professore Flavio Quarantotto. L’incontro sarà, inoltre, arricchito dalle letture di Pierina De Cesare, dalle realizzazioni coreografiche a cura della Scuola di Ballo “La Reggia della Danza” diretta da Rosa Varriale e Francesco Imperatore.
In occasione della presentazione del libro di Lidia Luberto, sempre nella chiesa dell’Annunziata, verrà allestita la mostra di Giulio Festa “Chiuso per tramonto”, un reportage fotografico realizzato nella Casa delle Bifore che accompagna e illustra il libro omonimo. L’obiettivo di Festa ferma con poetica angolazione, momenti, spazi, luoghi della casa abitata, per quasi quarant’anni da Ursula Pannwitz.

Gli scatti di Giulio Festa costituiscono un lavoro prezioso perché documentano e illustrano un luogo oggi completamente diverso rispetto a quello presentato nelle sue foto, e che è stato per anni un centro di incontri e diffusione della cultura vissuta e condivisa, frequentato dai massimi scrittori, poeti, intellettuali degli ultimi trent’anni.

Fonte: comunicato stampa

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