giovedì 16 ottobre 2014

"PERCHE' CONOSCERE CHI NON CONOSCI?": SABATO IN COMUNE I SELFIE E I MESSAGGI DELLA "CONTAMINAZIONE FELICE"


"Perché conoscere chi non conosci?": sarà questo il tema di un incontro che si svolgerà sabato 18 ottobre, a partire dalle ore 17.00, nel'Aula consiliare del Palazzo del Comune in piazza Vanvitelli. "Rinnoviamo a distanza di pochi giorni - spiega il sindaco Pio Del Gaudio - l'evento già organizzato a Sant'Agostino nell'ambito della "Contaminazione felice" con la quale, grazie alla cura di Patrizio Ciu, abbiamo assicurato una presenza culturale della nostra città agli appuntamenti del Forum Universale delle Culture, garantendo una trasversalità di attenzioni e interessi nei più diversi ambiti della nostra comunità. Il tema dell'integrazione delle culture non può che passare attraverso la conoscenza degli altri. Già giorni fa, con l'assessore alla Cultura Nicoletta Barbato, abbiamo verificato l'interesse suscitato dalle risposte alla domanda posta dall'incontro. Testi scritti, messaggi vocali e soprattutto “selfie” dei giovani della città, che diffonderemo sabato nell'aula consiliare, sono la testimonianza di una comunità viva, che si pone domande e che è aperta all'altro. Ne discuteremo con il presidente del Consiglio comunale Gianfausto Iarrobino, con gli assessori e i consiglieri che vorranno confrontarsi con i giovani e meno giovani che chiamiamo a questo appuntamento".

"Apriamo nuovamente le porte dell'Aula consiliare ai temi quotidiani che interessano i cittadini come questo del confronto tra le culture - afferma il presidente Iarrobino -, confermando  la consapevolezza di tutti noi circa la necessità di mantenere la politica al fianco dei cittadini e attenta ad ogni esigenza che interessi le trasformazioni della nostra società".

Sempre In Comune, nell'ambito della rassegna, è previsto anche un prossimo appuntamento, alle ore 17.30 del 24 ottobre, sul tema "Chi risveglia la città?”.
"Ci chiederemo - dice Patrizio Ciu - in quanti siano davvero attenti ai principi della convivenza in una comunità. Quanti - in primo luogo i politici, i giornalisti e i religiosi - lo facciano liberi da pregiudizi e appartenenze. Perché libertà è innanzitutto partecipazione”.       


Fonte: comunicato stampa

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