lunedì 1 dicembre 2014

ESCLUSIVA- ROLANDO, l'agente: "Piace la Russia ma Spartak solo informazioni. Con Mancini Medel e M'Vila non sarebbero arrivati e Rolando..."

Fonte: 
ESCL. ITASPORTPRESS2


01.12.2014 15:43 di Redazione ITA Sport Press Twitter: @ItaSportPress
Franco Camozzi, agente Fifa che cura gli interessi in Italia del difensore del Porto Rolando (29), ha parlato ai microfoni di Itasportpress.it sul futuro del proprio assistito accostato a top club italiani e anche a club russi. “Non ho avviato una trattativa ufficiale con lo Spartak Mosca anche se confermo che mi è arrivata una richiesta di informazioni per Rolando dal club della capitale –spiega Camozzi a Itasportpressit-. In Russia andrebbe volentieri se dovesse arrivare una proposta importante a gennaio. Lui ha voglia di ricominciare a giocare a calcio e va alla ricerca di un progetto serio che sia in Russia, in Italia o in Inghilterra va bene. Sarebbe meglio andare in un club con obiettivi importanti piuttosto che lottare per la salvezza ma poi dipenderà anche da fattori economici. Napoli e Juve alla finestra? E’ normale che club importanti come questi facciano sondaggi in questo periodo per un difensore esperto e maturo come Rolando. All’Inter un percorso diverso con Mancini in panchina? Sicuramente con l’ex del Galatasaray in panchina dall’inizio del campionato sarebbe stato un mercato diverso. Giocatori come Medel e M’Vila non sarebbero mai arrivati. Sarebbe stato acquistato il solo Vidic. Mancini avrebbe cercato di far arrivare Nastasic dal Manchester City e probabilmente per Rolando qualche spiraglio si apriva.  Resta difficile sapere se con Mancini in panchina il mio assistito sarebbe ancora a Milano, certo è che la squadra nerazzurra con l’ex del City gioca meglio e a Roma ha fatto due gol e una buona partita contro una squadra che in casa non subiva reti. Appena assimilerà i concetti del nuovo mister l’Inter proporrà un calcio migliore ma ci vorrà tempo. L’Inter farà parecchi movimenti a gennaio in uscita perché ci sono molti giocatori che chiaramente non fanno parte del credo calcistico di Mancini". 
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