lunedì 16 febbraio 2015

ESCLUSIVA - RUSSIA, l'agente Trabucchi: "Lo Spartak dà l'addio subito a Dzjuba. Granat possibile futuro in Italia"

Fonte:
ESCL. ITASPORTPRESS1

16.02.2015 15:37 di Danilo Costanzo Twitter: @DanjaCostanzo
Dziuba
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Con un occhio al presente e uno al futuro riguardo al mercato russo, Marco Trabucchi, agente FIFA che cura gli interessi di molti giocatori, ha risposto in esclusiva alle domande diItasportpress.

La caduta del rublo si è fatta sentire già in questa sessione di mercato. Crede che tutto ciò possa avere delle ripercussioni nel futuro prossimo?

Sì, avrà parecchie ripercussionii, non solo dal punto di vista del mercato ma in genere in tutta la vita sociale russa per i prossimi due, tre anni, temo. Il calcio deve adeguarsi. Di conseguenza, per una società russa adesso ingaggiare un giocatore europeo e pagarlo in euro risulta il 50-70% più costoso. 

Lei aveva affermato di voler trovare un club italiano per Granat. Ci sono delle prospettive per vederlo in Italia in estate o con la Dinamo troverà la strada del prolungamento?

Non posso rispondere con certezza. Il suo agente al momento sta valutando tutte le opportunità, mi ha solo chiesto un consiglio per l'Italia. Se decide di rimanere alla Dinamo o di cambiare aria in Russia non spetta a me dirlo.

Dzjuba è sicuramente l'uomo del momento, non solo per le vicende di mercato. Esistono secondo lei i presupposti di vederlo in prestito all'Arsenal di Tula prima di approdare definitivamente allo Zenit?

Immagino che ormai lo Spartak cerchi di massimizzare i propri interessi su un giocatore perso, cedendolo in prestito. Può essere utile anche per il giocatore stesso andare in un club più modesto e mettere minuti nelle gambe, giocare e mettersi in mostra.

La limitazione degli stranieri può essere un vantaggio per il calcio russo?

Queste limitazioni sono politiche, in sostanza è tutto fumo e niente arrosto. Come dice Giner, in Germania e Spagna non esistono limitazioni, eppure sia i club che le nazionali riescono ad ottenere dei risultati. Ritengo sia una cosa a breve termine che non è possibile attuare, in quanto demolirebbe tutto il sistema, limitando la concorrenza. Da secoli gli economisti hanno dimostrato che dove non c'è concorrenza non cresce nulla di buono, per cui l'unico modo di far crescere questi ragazzi russi è metterli in concorrenza con giocatori stranieri di valore. Bisogna studiare il metodo per portare in Prem'er Liga giocatori stranieri di valore, evitando di portare giocatori che, al contrario, valore non ne hanno, come sta accadendo ormai da un paio d'anni. A mio avviso è questa l'unica soluzione, trovare un limite qualitativo, anzichè quantitativo. Giocatori come Valbuena, Garay, Eremenko, Movsisjan possono solo essere utili ai giovani russi che si affacciano in prima squadra.

Il CSKA ha venduto Doumbia, oggi alla Roma. Senza un attaccante del genere a cosa possono ambire gli armejcy? Possono ripetere l'impresa dell'anno scorso?

Ovviamente rimonte del genere non sono facili da ripetersi, tra l'altro credo che lo Zenit abbia imparato la lezione. La corsa per il titolo è già decisa, la lotta per il secondo posto è apertissima e avvincente, molte contendenti si giocano questo posto di prestigio che vale la Champions. Ci aspetta un girone di ritorno avvincente.

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