“Nonno, leggimi la storia di …”. “Di
nuovo”?. “Sì, di nuovo, nonno”!. Abbiamo sentito queste frasi decine di volte
sabato 7 febbraio al Punto Lettura Nati per Leggere di Caserta, ospitato nella
biblioteca comunale “Alfonso Ruggiero”, perché i bambini non si stancano mai di
sentire racconti, soprattutto se letti dalla voce rassicurante di un adulto che
si prende cura amorevolmente di loro. Anche lo stesso racconto una volta dopo
l’altra, fino alla sazietà.
La consueta mattinata di letture
#abassavoce e pensieri condivisi con le volontarie del Programma nazionale che
promuove la lettura in famiglia fin dal primo anno di vita lo scorso sabato si
è, infatti, contraddistinta per la partecipazione attiva dei anziani della
città. L’iniziativa - promossa dalle volontarie del Programma Nati per Leggere
e dall’Associazione socio-culturale Chiedilo alla Luna, che aderisce alla rete Nati per Leggere Campania - ha visto protagonisti gli
anziani coinvolti nel progetto provinciale “L’altra età” e quelli del circolo
socio-culturale Rione Vanvitelli che, nella veste di “nonni” hanno contribuito
a permettere ai bambini di tutti i quartieri della città, anche quelli più
periferici, di esercitare pienamente il diritto alle storie, al sogno, alla
fantasia, e a donare alle famiglie l'opportunità di vivere momenti di incontro e di confronto in un luogo luminoso e
accogliente - lo spazio lettura - in cui le emozioni e le suggestioni
prodotte dalla parola scritta e dalla parola evocata offerte dalla voce
dell'adulto possono rappresentare il veicolo a supporto delle competenze
genitoriali e di uno sviluppo
equilibrato dei bambini.
Leggere una storia è uno
straordinario strumento di comunicazione con i più piccoli, crea un momento di
magica intimità, quello in cui sembra di partire insieme per un viaggio
meraviglioso alla scoperta di nuovi mondi e di nuove emozioni. Ed è un modo per
regalare ai propri nipoti una cosa preziosissima, tempo “di qualità”: la lettura in famiglia, proposta ai
bambini sin dai primi giorni di vita, costituisce uno strumento fondamentale di
crescita della persona nella sua globalità. Le risultanze scientifiche
confermano la positiva influenza di
questo strumento sia sul piano emozionale-affettivo, che cognitivo, nonché le ricadute in
termini di consolidamento dell’abitudine
a leggere che si protrae nelle età successive grazie all’approccio
precoce legato alla relazione.
Al contempo il coinvolgimento
degli anziani nell’attività di promozione della lettura ai più piccoli può
contribuire a evitare, o almeno a ritardare, il più possibile, il degrado
fisico e psicologico e l’isolamento che talora si riscontra nella popolazione
anziana e a favorire negli anziani un momento di forte recupero di un ruolo
attivo.
Fonte: comunicato stampa
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