mercoledì 8 aprile 2015

Musica. CARMEN BEVILACQUA JAZZ TRIO in concerto al Vinile. In mostra "Cromìe del Suono" del pittore Marco Vecchio - Giovedì 9 aprile ore 21.30 - via Velia Salerno

Vinile Live – Rassegna di primavera presenta
CARMEN BEVILACQUA JAZZ TRIO
Carmen Bevilacqua /Voce, Ciro Bove/Chitarra, Giacomo Buffa/ Contrabbasso

In mostra “Cromìe del Suono”, l’installazione del pittore MARCO VECCHIO

Giovedì 9 aprile 2015 – VINILE, via Velia 26, Salerno – Start ore 21.30 – INGRESSO LIBERO

SALERNO.  Un concerto tutto in acustico con un repertorio che abbraccia i grandi classici della swing erae del bebop, spaziando tra brani di Miles Davis, Duke Ellington e Monk. In scena questo giovedì 9 aprile alle ore 21.30 per Vinile Live il Carmen Bevilacqua Jazz Trio. Insieme alla cantante di origini cilentane, anche Ciro Bove alla chitarra e Giacomo Buffa al contrabbasso. Carmen Bevilacqua basa il suo linguaggio improvvisativo sulla tecnica dello scat, utilizzando la  voce come un vero e proprio strumento, capace di creare nuove melodie su una sequenza armonica ben  definita, dando così colori e sfumature  diverse ai  brani. Una passione per il canto iniziata a quattro anni e che con il passare del tempo cresce sempre di più. Attraverso gli zii, si avvicina all’universo jazz, ascoltando Frank Sinatra, Ella Fitgerald e Louis Armstrong, per no staccarsene più fino a conseguire la laurea in canto jazz al conservatorio di Salerno. Ha partecipato ai concerti d’estate di villa Guariglia, al Salerno Jazz Festival, al Giffoni Film Festival , collabora con diversi artisti del panorama jazzistico salernitano nelle più svariate formazioni.

A fare da scenografia al concerto il meraviglioso arazzo dipinto su tessuto, realizzato dal pittore Marco Vecchio nell’ambito di PARèTe-Artisti Al Muro, il cartellone delle mostre sviluppato in collaborazione con la Fornace Falcone. Cromìe del suono è un’opera  di circa tre metri e mezzo ispirata agli elementi caratterizzanti del Vinile, uno spazio di convivialità aperto alla cultura e alla musica, ma anche al buon vino e alla cucina sofisticata.
 «Una sorta di "naufragio ebbro" – racconta Marco Vecchio -  nel quale i colori del vino incontrano i suoni, la musica, da sempre musa ispiratrice, compagna del mio percorso creativo. In quest'opera nuota tutto il mio universo simbolico, come un mare che racconta le sue voci...Un flautista ebbro si erge tra le onde, il mare è lo specchio del cielo, perfino i bicchieri sono sospesi, gli oggetti altro non sono che anime, personificazioni di figure, e come tali, persi in un volo. In fondo, quest'opera sognante, altro non è che il mio autoritratto...»

Fonte: comunicato stampa

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