lunedì 11 aprile 2016

Coasca incontro per elezioni

Amministrative a Caserta: il Co.As.Ca fa la voce grossa e indica le direttive ai candidati a sindaco ai quali chiede trasparenza, impegno e responsabilità
Gli associati: “Troppe le promesse non mantenute! I candidati sottoscriveranno veri e propri impegni davanti ai noi che controlleremo”
Il Co.As.Ca. incontrerà tutti i candidati a sindaco della città di Caserta e nel corso dell’ultimo direttivo del 5 aprile ha scritto nero su bianco cosa dovranno fare, indicando le criticità, le priorità e le proposte  da sottoporre all’attenzione degli stessi candidati. Troppe le promesse non mantenute, ma, questa volta, i rappresentanti delle circa settanta associazioni del territorio non solo stimoleranno e proporranno, ma controlleranno e verificheranno annualmente, se non semestralmente, quanto i candidati a primo cittadino hanno promesso e sottoscritto davanti al Coasca. Basta chiacchiere, è il momento dei fatti. “Dalla riunione – ha anticipato il presidente Marcello Natale  -  nascerà un dépliant dal titolo “Progetto per la città” dove verranno indicate le emergenze e segnalate le proposte per far rinascere a città di Caserta e per spendere al meglio i soldi della collettività”. Nel corso dell’incontro i presenti hanno avuto la possibilità di fare proposte e chiarire la propria posizione. Qualcuno, come Anna Speranza (Fisar), Mario Cozzolino (Comitato pro tribunale) e Antonino Aurilio (Amci),  ha lanciato anche la proposta di formare una lista o di far scendere in campo un o più rappresentanti del Coasca, proposta che non ha trovato tutti d’accordo, tra gli altri  Giovanni Falcone (Anafim) non vede di buon occhio un impegno diretto del Coasca. Il consigliere Carlo Iacone (Fisar) ha fatto una sintesi di ciò che in questi anni è stato proposto dal Coasca, che, ha detto, non ha un impegno politico, ma vuole tutelare i cittadini. Ha elencato vari punti: sicurezza, rimodulazione del servizio nettezza urbana e del servizio trasporti; recupero della zona 167, ed ancora interramento della stazione centrale (una buona proposta per la quale occorre attingere a fondi Ue),  Macrico (su cui Coasca ha preso già decisione), valorizzazione delle associazioni, sostegno alle fasce deboli, sport e calcio. Tutto deve essere fatto in sinergia, magari con una cabina di regia per attività culturali, turistiche ed enogastronomiche che coinvolga enti pubblici, privati ed anche le scuole “Il candidato a primo cittadino dovrà tenere conto di ciò che prometterà in campagna elettorale  – ha affermato Iacone - a lui chiediamo trasparenza, impegno e responsabilità. Il voto sarà dato solo per premiare impegni ben precisi e noi del Coasca terremo il fiato sul collo”. Assolutamente d’accordo sull’attività di controllo  del Coasca si è detta Anna Speranza che ha ammesso: “È colpa nostra se nel passato non abbiamo verificato gli impegni assunti dai predecessori. Noi deleghiamo e spianiamo la strada ai candidati sindaci generalizzando, dobbiamo invece fare proposte concrete e individuali”. La stessa Speranza ha avanzato dei suggerimenti, come spostare gli autobus dall’esterno della stazione all’area adiacente il Dipartimento di Scienze Politiche Jean Monnet, la zona impropriamente detta Peppe 2, dove potrebbe sorgere un vero e proprio terminal bus con tanto di pensiline, sedie e biglietteria;  fare qualcosa per i disabili in carrozzella  facendo entrare nel direttivo un loro rappresentante che possa segnalare i vari problemi che incontrano; impedire che i ciclisti continuino a sfrecciare sui marciapiedi senza che gli ausiliari possano multarli; più vigili urbani in strada.  Anche una riflessione da parte di Speranza: “Che senso ha avuto aver “buttato” i soldi, anche se europei, per costruire fioriere e pedane sul corso Trieste senza aver previsto un’opportuna manutenzione?”  Margherita Vindice (delegata Fidapa), dal canto suo, ha chiesto un candidato che debba rispondere anche alle esigenze delle frazioni con i suoi numerosi problemi: tubature d’acqua fatte di amianto e strade colabrodo che fanno spesso cadere gli anziani. La stessa ha ricordato l’adozione da parte della  Fidapa di una piccola aiuola in città, troppo spesso sporcata da “incivili”. Anche Giovanni Falcone si è lamentato della troppa insensibilità e della mancanza di educazione civica dei cittadini. Ricordando l’amica Mina Bernieri da poco scomparsa, con la quale ha portato avanti tante battaglie per i casertani ed insieme alla quale ha molto spesso segnalato vari disservizi agli organi competenti, ha poi ammesso quanto sia difficile ottenere qualcosa. “Non si sa se gli amministratori stiano lì per fare qualcosa per i cittadini o per loro stessi – ha commentato - stesso discorso vale per le cooperative dei parcheggiatori che fanno solo i propri interessi: fare cassa. Anche molte fontane pubbliche della città sono state chiuse, sempre per interessi superiori”. Falcone ha lanciato anche gravi accuse all’indirizzo dell’Ufficio tecnico comunale che non c’è, o per lo meno, prende atto delle segnalazioni dei cittadini ma poi non fa niente. Di ciò è fermamente convinto anche il vicepresidente del Coasca Mario Giardinetto che ha lamentato il poco impegno anche dei dirigenti comunali, i quali, di fronte alle richieste delle associazioni anche su problemi facili da risolvere, come quello delle strisce pedonali, non fanno nulla ma nonostante il dissesto continuano a percepire alti stipendi. “La città è indifferente a ciò che succede al territorio”, ha chiosato Giardinetto (Comitato pro Tribunale) e, ribadendo la volontà di voler convocare i candidati sindaci per chiedere chiarimenti e conoscerne i programmi, ha sottolineato le troppe mortificazioni che il coordinamento ha ricevuto ed è arrivato il momento di uscire allo scoperto dando direttive. Relativamente al dissesto ed alla mancanza di soldi,  Bruno Cerbone   di Cittadinanza Attiva,  ha invitato il prossimo primo cittadino a stare attento a non crearne uno nuovo;  nel contempo ha chiesto agli associati di non disperdere le energie e ha sollecitato la creazione di gruppi di lavoro per concentrarsi su problemi importanti come trasporti e disabili, ma anche sulle semplici strisce pedonali, poco visibili in tante zone della città. Anche Mario Cozzolino del Comitato pro Tribunale a Caserta, si è soffermato sulla troppe buche in strada che stanno causando problemi agli automobilisti (più di un socio ha infatti “forato” la ruota della vettura, qualcuno anche più volte), ma poiché il comune è in dissesto, i cittadini rischiano anche di non essere neanche risarciti. “Un modo per aggirare l’ostacolo c’è, occorre  – ha consigliato Cozzolino – chiedere il risarcimento alla ditta che ha effettuato i lavori sulla strada dove si è verificato l’incidente che, probabilmente, avrebbero dovuto usare materiale migliore quando hanno fatto i lavori”. Il bilancio comunale è stato anche al centro dell’intervento di Gianluigi Lenguito (Auser). Per lui va tutto nelle  buste paga dei dipendenti i quali, ha suggerito lo stesso, possono essere anche spostati in altri settori dove c’è carenza di personale. Dal rappresentante dell’Auser, anche l’invito al  sindaco a chiudere e risolvere per sempre il problema Macrico. Valutando le proposte avanzate nel corso dell’incontro, il presidente Marcello Natale (Società Dante) ha ritenuto alcune di esse  di buon senso e a costo zero e che potrebbero essere realizzate da qualunque persona onesta e avveduta. “Per le altre proposte – ha detto Natale  - servono i soldi ed anche tanti: è difficile trovare  i fondi, eppure, ci sono tanti fondi europei che al sud d’Italia non vengono spesi e sono rimandati indietro:  perciò chi si candida ad essere primo cittadino – avvisa Natale - deve essere una persona capace, non “ignorante”. La politica deve essere servizio”. Natale ha auspicato che il candidato debba avere un “suo” lavoro e non “guadagnare” sulla politica,  come qualcuno ha fatto.  Anche il presidente provinciale della società Dante Alighieri si è soffermato sul bilancio comunale: “Noi paghiamo i soldi per le tasse, eppure il Comune di Caserta non ha fatto ancora un censimento completo per sapere chi deve pagare. Ci sono casertani che non pagano, come si fa a pensare di aggiustare le strade senza soldi”. I candidati, questa la proposta del presidente, dovranno impegnarsi per la lotta agli evasori, cambiare settore ai dirigenti, come ha già cominciato a fare il commissario Nicolò, appoggiare il Macrico con il parco aerospaziale proposto dal Cira e con il 70% di verde lasciato alla città. Ha poi ribadito che il Coasca deve continuare a svolgere la funzione di stimolo, controllo e fare proposte. Anche Antonino Aurilio intende fare domande precise ai candidati a sindaco che dovranno prendere impegni scritti e che riguarderanno i vigili urbani, i trasporti, le competenze dei dirigenti comunali, il policlinico, le stazioni, il Macrico. Infine è intervenuto anche Enzo Battarra (Lilt), già assessore e consigliere comunale, che ha sintetizzato la tortuosa situazione politica della città di Caserta che, a poco meno di due mesi dalle elezioni, si presenta con  un centrosinistra ed un centrodestra entrambi spaccati e con diverse liste civiche. In definitiva tutti i presenti alla riunione si sono detti d’accordo nell’intendere controllare costantemente l’operato del futuro sindaco e soprattutto gli impegni che di qui a poco assumeranno e sottoscriveranno davanti al Coasca.


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