lunedì 3 ottobre 2016

Custodia del Creato e del Bene Comune: la Chiesa di Aversa in prima linea


Mercoledì 5 ottobre, al Chiostro di San Francesco, la diocesi promuove un incontro tra sindaci e reti di cittadinanza

Un patto tra amministrazioni volenterose e cittadinanza responsabile e competente è realmente possibile?
La Chiesa di Mons. Angelo Spinillo prova a dare una risposta organizzando per mercoledì 5 ottobre 2016 (a partire dalle ore 17:00) l’incontro tra amministratori locali e cittadini attivi presso il Chiostro di San Francesco ad Aversa.
Dopo le due tappe sulla “Partecipazione e buongoverno” del 27 maggio e del 14 luglio scorsi, il 22 settembre - nel “Tempo per il Creato” che va dal 1° settembre al 4 ottobre - ha avuto luogo un incontro tra comunità scolastiche, associazioni e reti di cittadinanza per un percorso di partenariato sociale con le comunità educanti, ispirati dall’idea di un POF-quadro territoriale, da costruire proprio “ascoltando le voci delle creature”.
L’appuntamento di mercoledì 5 ottobre coglierà i segnali positivi giunti da diverse realtà comunali: così, otto i sindaci del territorio saranno invitati a dialogare con rappresentanze qualificate di cittadini, per far emergere temi comuni e proposte concrete. La tesi di fondo implicita nella proposta è che Soluzioni vere e giuste possono essere trovate solo con la forza della democrazia, una democrazia forte fondata sul consenso dei cittadini, non richiesto solo alle scadenze elettorali, ma rinnovato da un ascolto permanente di bisogni e proposte, espressi in nome del bene comune.
Il primo tema proposto, “ascoltando le voci delle creature” sarà proprio quello della tutela della salute pubblica. Si accenderanno i riflettori sui problemi persistenti a livello territoriale, ma anche sul recupero di legalità e di vivibilità in cui diversi sindaci sono sinceramente impegnati. I cittadini avanzeranno proposte concrete maturate attraverso l’esperienza di rete territoriale. I sindaci le ascolteranno, aprendosi alla prospettiva che le competenze presenti nel corpo sociale, possano anche servire a bilanciare il “monopolio” del sapere che, talvolta apparati tecnico-amministrativi fanno valere. E’ il grande tema dell’inerzia della burocrazia, ove troppo spesso si annidano molti mali alla radice del degrado dei nostri territori.

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