LUNEDÌ, 17 OTTOBRE 2016 Fonte: Crisalide Press
LUNEDÌ, 17 OTTOBRE 2016 Fonte: Crisalide Press
STRADA CALCIANDO: MILAN – JUVENTUS, IL BIG-MATCH NEL SEGNO DI MUNTARI
di Luca Talotta
di Luca Talotta
Sabato sera, a San Siro, andrà in scena Milan-Juventus. Una gara che negli ultimi anni ha sempre rappresentato una sfida tra chi cercava di rimanere a galla faticosamente e chi, invece, vinceva a mani basse. Ma questa volta le cose sono cambiate: perché, nella mediocrità di questa serie A, il Milan si ritrova al secondo posto.
Con un ritardo di cinque punti dai bianconeri, accumulato in sole otto giornate di campionato. Assieme a quella Roma costruita, nel corso degli ultimi due anni, faticosamente da Spalletti e Sabatini.
Luca Talotta
E alla mente ritorna l’ultimo dei Milan-Juventus che hanno visto bianconeri e rossoneri al top in serie A. Quello dell’1 febbraio 2012, quando non venne assegnato un gol abbastanza palese a Muntari. Ma il centrocampista ghanese non c’è più, come sono cambiati gli allenatori in campo: Allegri siede sulla panchina piemontese e su quella milanese è giunto Montella.
Non resta che attendere, ma sicuramente la serie A riabbraccia una delle sue sfide di vertice, di quelle che ha reso il campionato italiano tanto celebre in giro per il mondo. E questo non può che essere positivo.
Sabato sera, a San Siro, andrà in scena Milan-Juventus. Una gara che negli ultimi anni ha sempre rappresentato una sfida tra chi cercava di rimanere a galla faticosamente e chi, invece, vinceva a mani basse. Ma questa volta le cose sono cambiate: perché, nella mediocrità di questa serie A, il Milan si ritrova al secondo posto.
Con un ritardo di cinque punti dai bianconeri, accumulato in sole otto giornate di campionato. Assieme a quella Roma costruita, nel corso degli ultimi due anni, faticosamente da Spalletti e Sabatini.
Luca Talotta
E alla mente ritorna l’ultimo dei Milan-Juventus che hanno visto bianconeri e rossoneri al top in serie A. Quello dell’1 febbraio 2012, quando non venne assegnato un gol abbastanza palese a Muntari. Ma il centrocampista ghanese non c’è più, come sono cambiati gli allenatori in campo: Allegri siede sulla panchina piemontese e su quella milanese è giunto Montella.
Non resta che attendere, ma sicuramente la serie A riabbraccia una delle sue sfide di vertice, di quelle che ha reso il campionato italiano tanto celebre in giro per il mondo. E questo non può che essere positivo.
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