giovedì 7 dicembre 2017

PAC 2000A Conad per la comunità al via il piano di interventi per la valorizzazione del Polo museale di San Leucio



Presentato questa mattina a Caserta l’accordo tra la cooperativa e il Comune di Caserta. Il contributo economico di PAC 2000A permetterà l’adeguamento del sistema informatico e informativo e del circuito di videosorveglianza del Complesso monumentale dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. 

Caserta, 7 dicembre 2017 – Un piano d’interventi per “Comunicare il Belvedere di San Leucio”, e valorizzare il patrimonio artistico e culturale del Complesso dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità nel 1997. È il frutto di un accordo siglato tra il Comune di Caserta e PAC 2000A Conad, che sosterrà il progetto con un finanziamento di circa 95.000 euro. Il contributo della cooperativa permetterà di riqualificare il sistema informatico/informativo e adeguare l’impianto di videosorveglianza del Complesso monumentale del Real Belvedere di San Leucio. Due interventi fondamentali per il rilancio turistico del sito e per la sua tutela.

L’iniziativa è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal primo cittadino di Caserta Carlo Marino e da Danilo Toppetti, direttore generale PAC 2000A Conad.
Si tratta di un piano di azioni che permetterà di far conoscere a un pubblico più esteso e di rendere più fruibile l’intero Complesso, splendido esempio di archeologia industriale e testimonianza di quell’esperimento politico e sociale che fu per Ferdinando IV di Borbone il Belvedere di San Leucio.

La proposta progettuale si compone di numerosi passaggi. Il primo di questi è l’aggiornamento del software legato al sistema multimediale del percorso didattico museale, che sarà rimodernato e includerà l’implementazione di tecnologie digitali. Tra le novità è prevista una riproduzione in 3D del Codice Leuciano, la raccolta di leggi firmata da Ferdinando IV di Borbone che regolamentava la Real Colonia di San Leucio. Il piano d’informatizzazione del Complesso includerà inoltre la realizzazione di audio e video guide e l’implementazione della rete WiFi nel perimetro dell’area museale. Sarà poi costruito un sito web dedicato ad attività di web marketing, abbinato a un piano di promozione della struttura sulla rete e sui social network. Al sito sarà collegato anche un servizio di biglietteria automatizzata per l’acquisto on-line dei biglietti d’ingresso al Complesso.
Il progetto, infine, include l’adeguamento dell’impianto di videosorveglianza e antintrusione nei locali interni ed esteri della struttura, che permetterà di allestire negli spazi del Complesso monumentale mostre ed eventi di alto profilo storico e artistico.

Una volta terminato il piano d’interventi sarà possibile effettuare all’interno del polo visite guidate con strumenti multimediali e tecnologie digitali di ultima generazione, che trasformeranno l’itinerario in un percorso dinamico adatto a un pubblico moderno. Contemporaneamente la campagna di promozione punterà a rendere il sito un’area d’attrazione da inserire nei circuiti turistici della Campania, per gli abitanti della regione e per il turismo nazionale e internazionale. 

«Voglio ringraziare PAC 2000A Conad», ha spiegato il sindaco di Caserta, Carlo Marino, «per il gesto di grande sensibilità che hanno compiuto nei confronti della nostra città. Si tratta di due interventi di fondamentale importanza per proseguire nel rilancio del nostro bene Unesco, che già sta facendo registrare risultati entusiasmanti in termini di crescita di visitatori. Con queste azioni concrete riusciremo a garantire una fruizione del Complesso monumentale ancora migliore oltre ad una vigilanza adeguata. Il Belvedere di San Leucio è una delle principali risorse del patrimonio artistico-culturale della città e il contributo di PAC 2000A e Conad costituisce un ulteriore e importante passo nel rilancio del sito».

«È per noi un motivo di vanto dare sostegno a un’iniziativa che consentirà di valorizzare e far conoscere una testimonianza così importante del nostro passato, ma tanto attuale come modello di inclusione sociale soprattutto per le giovani generazioni. Consideriamo il nostro contributo al progetto di San Leucio come un modo per restituire alla comunità casertana parte di ciò che riceviamo quotidianamente in termini di fiducia e di buona reputazione», sottolinea il direttore generale di PAC 2000A Danilo Toppetti. «Lo sviluppo di un territorio non passa solo dalle azioni puramente economiche, e siamo convinti che essere una grande azienda, radicata nel territorio in cui opera quotidianamente con i propri soci, significhi creare valore per le comunità che lo abitano. Promuovere la storia, la cultura e le tradizioni di un territorio è parte fondamentale di questo processo».

Il Complesso monumentale di San Leucio, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità nel 1997, fu voluto alla fine del ‘700 da re Ferdinando IV di Borbone, che affidò i lavori all’architetto e urbanista Francesco Collecini per creare nel Palazzo Belvedere la sede di una manifattura serica a ciclo completo, dove si realizzavano le tappezzerie, i tendaggi e le coperte, sotto la direzione del Re. L’idea di concepire una dimora reale all’interno di un complesso industriale resterà un caso unico Europa. D’altra parte il setificio faceva parte di un progetto ben più ardito, un esperimento politico che vedeva nel complesso una cittadella ideale governata da un codice di leggi proprie, ispirata ai principi dell’educazione e dell’uguaglianza di tutti i cittadini.

Il Museo della Seta, sito all'interno del Palazzo del Belvedere è oggi composto da una sezione di archeologia industriale, che ospita percorsi didattici sulla produzione della seta e gli antichi telai restaurati;  gli appartamenti storici della dimora reale e i Giardini Reali, esempio di giardini all'italiana disposti su terrazzamenti.





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