COMUNICATO STAMPA
VINCENZO SANTANGELO
CONSIGLIO REGIONALE
ITALIA VIVA
«Accanto
all’emergenza sanitaria ce n’è un’altra altrettanto pericolosa che si è
abbattuta sul nostro paese: la crisi economica. Il lockdown, la riduzione della
circolazione nazionale ed internazionale, hanno causato un calo della
produzione in diversi settori dell’industria. Per l’intero mondo delle imprese
il 2020 è stato un anno devastante che corre il rischio di chiudersi in maniera
ancora peggiore se il governo non adotta delle misure che permettano alle
imprese di ‘respirare’». E’ il consigliere regionale di Italia Viva Vincenzo
Santangelo ad analizzare il momento dell’economia del nostro paese. «E’ per
questa ragione che ho chiesto al mio partito di farsi carico di una battaglia
parlamentare per sostenere gli imprenditori ed aiutarli in questo momento di
particolare difficoltà – ha aggiunto Santangelo – ho consegnato all’onorevole
Ettore Rosato una relazione tecnica nella quale sono contenute alcune proposte
che permetterebbero agli imprenditori di affrontare questo momento di
difficoltà con maggiore serenità e, allo stesso tempo, metterebbero nelle
condizioni il governo comunque di incassare delle risorse». Santangelo affronta
il problema delle scadenze della “Rottamazione ter” e del “Saldo e stralcio”.
«Tutti gli imprenditori che hanno aderito a questa forma di condono ora si
trovano a dover fare i conti con la scadenza del 10 dicembre quando dovranno
pagare le somme di tutte le rate che sono state congelate nei mesi del lockdown
pena perdere le agevolazioni ottenute – ha spiegato – la mia proposta chiede al
governo di mantenere un pagamento mensile delle rate e di chiedere per la
scadenza del 10 dicembre solo una rata di quelle dovute in modo da non
opprimere le aziende». Sono complessivamente sei i punti su cui si è
focalizzato Santangelo:
1) Allungare le tempistiche, si badi bene,
non cancellare il debito, ma allungare le tempistiche, obbligando al versamento
per le rottamazioni solo una (1) delle rate scadute e non versate, allungando,
ponendole in coda e/o spalmandole in quota parte sulle rate a scadere post
2021;
2) Che le rate abbiano sempre e comunque
scadenza di fine mese, del resto è un concetto/provvedimento già utilizzato per
altre restituzioni rateali adottate dalla Agenzia delle Entrate (versamenti per
mediazioni, accertamenti in adesione etc etc);
3) Eventualmente si decade, fare salva la
parte già versata quale efficace e valevole, e riprendere la riscossione sul
rimanente debito, eventualmente concedendo rateizzo e con una sanzione ridotta,
ovvero, quella prevista per i ravvedimenti operosi (dal 3% al 10%);
4) Ridurre l'aggio esattoriale almeno fino
alla concorrenza della quota Stato (+/- 4,65%);
5) Accettare pagamenti in compensazione
crediti, del resto si potrebbe utilizzare il criterio dei Bonus. Comprati e/o
garantiti dallo Stato, ma che si dia la possibilità di compensare, salvo poi
verifica sostanziale, e/o visto pesante. Modello F24 parlante;
6) Laddove esiste "commistione;' in
testa al privato/azienda fra debito e credito
(rimborsi/debito) sia dia ex art. 28 ter del DPR 602/73, la possibilità
di scontarlo, questo porterebbe un duplice beneficio, per lo Stato risparmiare
gli interessi, per il privato ad un incasso, anche se virtuale, ma che non gli
svuoti le casse già vuote; Queste sono solo delle piccole proposte, ma che
servono ad evidenziare una collaborazione fattiva, cercando di salvaguardare
l'intero impianto Stato Italia. I residui degli scostamenti di Bilancio potrebbero
tranquillamente coprire queste eventualità facendo guadagnare tempo, che in
questa fase è oltre alla salute il bene più prezioso. L'effetto sociale avrebbe una ricaduta a
livello Europeo, sfuggendo al contempo ad unaeventuale critica che lo vedrebbe
come "aiuto di Stato indiretto". I cittadini lo percepirebbero come
un aiuto concreto, lasciando così spazio e respiro a tutti. Le sole proroghe
offerte, e poi il chiedere tutto in una unica soluzione e/o con tempistiche
così stringenti, è come dar da bere ad un assetato tutta l'acqua disponibile,
ma poi domani, il problema si ripresenta più grave che mai.
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