mercoledì 12 maggio 2021

Il Dl Sostegni non riconosce il ruolo sociosanitario a Oss, Assistenti sociali e Sociologi. Cisl Fp Caserta: “Inaccettabile, il personale socio sanitario della provincia di Caserta fa un lavoro eccezionale”.

 Il Dl Sostegni non riconosce il ruolo sociosanitario a Oss, Assistenti sociali e Sociologi. Cisl Fp Caserta: “Inaccettabile, il personale socio sanitario della provincia di Caserta fa un lavoro eccezionale”.

 

Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica a livello nazionale chiedono che Governo e Ministero della Salute si impegnino per dare agli operatori il giusto riconoscimento professionale: “Ancora una volta – sostengono Michele Vannini, Segretario della Fp Cgil, Marianna Ferruzzi, Segretaria della Cisl Fp e Maria Vittoria Gobbo, Segretario della Uil-Fpl. - nel decreto legge Sostegni, è stato rifiutato il riconoscimento del ruolo sociosanitario agli Oss, come pure alle assistenti sociali e ai sociologi, la cui definizione specifica risale addirittura al 1979″.

 “Un ritardo inappropriato ed ingiusto rispetto alle profonde modifiche che stanno interessando il sistema sanitario, socio sanitario e socio assistenziale, ancora più stridente alla luce della pandemia che ha evidenziato l’essenziale lavoro svolto da queste figure nel sistema sanitario – affermano i Segretari, che continuano – per di più nel momento in cui si sta rafforzando la pressione per modificare il percorso formativo degli Oss, chiedendo di assumere competenze improprie e fuori da una chiara cornice normativa e contrattuale”.

 

Sulla stessa linea del nazionale ovviamente anche i rappresentanti sindacali della provincia di Caserta. Il Segretario Generale Cisl Fp CasertaFranco Della Rocca sottolinea: “E’ una omissione grave quella del DL Sostegni, un esempio su tutti penso al lavoro enorme messo in campo dagli operatori socio sanitari del nostro territorio, sotto gli occhi di tutti, che hanno continuato a lavorare nel bel mezzo della pandemia garantendo i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), mettendo a repentaglio la proprio incolumità e quella delle proprie famiglie e al contempo combattendo una dura battaglia per la stabilizzazione. Stessa situazione per gli assistenti sociali e gli sociologi che spesso lavorano con contratti precari e senza una giusta definizione professionale.
 

“Anche la nostra organizzazione si sta battendo su tutti i livelli affinché questa ingiustizia venga corretta, chiediamo coerenza nel percorso e la fine delle continue incursioni di chi, ogni volta, si oppone ad un provvedimento che non ha alcun costo ma che è fondamentale per completare il percorso avviato con la legge 3 del 2018, dando finalmente il giusto riconoscimento professionale agli operatori”.

 “Il Governo si impegni a sostenere il percorso e in particolare il Ministero della Salute, che già aveva espresso parere positivo, diventi parte attiva presentando nel decreto legge Sostegni o in altro provvedimento all’esame del Parlamento un emendamento finalizzato alla istituzione e al riconoscimento del ruolo socio sanitario agli Oss, agli assistenti sociali, ai sociologi”.

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