Mons. d’Alise, Vescovo di Caserta nel 50°
anniversario della elevazione di San Benedetto a Patrono d’Europa benedice la
restaurata chiesa di San Benedetto Abate di Caserta
CASERTA – La comunità
parrocchiale di San Benedetto Abate dopo un doveroso restauro, riapre al culto
dei fedeli con la benedizione di mons. Giovanni d’Alise, Vescovo di Caserta.
La chiesa originaria
trova la sua fondazione lontano nel tempo, infatti, il toponimo è presente in
un documento datato 1052, antecedente anche alle Bolle di Sennete (1113).
L’evento si terrà il
giorno 11 luglio 2014, nel 50 anniversario della proclamazione di San Benedetto
Abate patrono d’Europa, per volontà ed intervento di Sua Santità Paolo VI (11
luglio 1964 – 11 luglio 2014) la chiesa della frazione casertana riapre le
porte. La data è molto significativa e , come ci racconta il parroco don
Antonio Di Nardo, la comunità dei fedeli nello spirito dell’ “ora et labora” si
è prodigata fortissimamente in questi mesi, con la preghiera e la collaborazione
materiale oltre che economica, soprattutto quest’ultima necessaria per
l’intervento in se, perché nella data giubilare del patronato d’Europa si
inaugurasse alla nuova missione evangelizzatrice.
La serata dell’11
luglio 2014 inizierà con l’arrivo in piazza I° maggio del Vescovo di Caserta
che processionalmente, accolto ed accompagnato dalle autorità civili e le
rappresentanze religiose nonché la comunità dei fedeli, sarà accompagnato alla
chiesa parrocchiale. Qui il Sindaco di Caserta porterà il suo saluto, al
vescovo ed alla comunità dei fedeli, rivolgendo parole di ringraziamento a
tutti coloro i quali si sono prodigati per aver restituito alla Città di
Caserta, mettendola a nuovo, l’antica chiesa di San Benedetto Abate.
Particolarmente tra coloro che si sono prodigati per tale attività sono da
ricordare don Antonio di Nardo parroco e l’arch. Mariano Nuzzo progettista del
restauro.
A seguire è previsto l’intervento dell’arch.
Salvatore Buonomo nuovo soprintendente di Caserta e Benevento, dell’arch. Mariano
Nuzzo progettista e direttore dei lavori del restauro, e del restauratore Aldo
Guida che relazionerà sull’opera di recupero della tela seicentesca intitolata
a San Benedetto Abate che troneggia nella chiesa appena restaurata.
Seguirà l’intervento e
la benedizione di sua Eccellenza Mons. Giovanni d’Alise, Vescovo di Caserta.
Dopo la benedizione
dell’edificio restaurato e della tela restaurata si procederà con la
celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo di Caserta, con animazione
musicale del coro parrocchiale con la partecipazione del Maestro Antonio
Barchetta. Nei pressi dell’altare sarà collocata anche la antica statua lignea
seicentesca di San Benedetto Abate anche’essa reduce di restauro e benedetta da
Sua Santità Francesco nel corso della sua ultima udienza generale del 25 giugno
2014. In tale occasione don Antonio Di Nardo, accompagnato da un folto numero
di fedeli, si è portato in Roma in pellegrinaggio per avere la benedizione del
Santo Padre.
Parlando con l’arch.
Nuzzo si è appreso che i lavori di recupero e restauro sono iniziati nel
settembre 2013 e terminati nei primi giorni del mese di luglio 2014. Infatti,
si ricorda che il 29 agosto 2014 si tenne alle ore 20 nella medesima chiesa un
incontro promosso dal vescovo di Caserta Mons. Pietro Farina e dal parroco don
Antonio Di Nardo, a cui prese parte l’arch. Nuzzo, nel corso del quale si parlò
dell’intervento di recupero imminente. L’opera è stata particolarmente
incentrata nelle operazioni volte a liberare la chiesa di aggiunte improprie
degli anni ’80 e ’90 dello scorso secolo, e soprattutto ripulita da colate
inutili di cemento, pitture ad olio ed altro simile. L’intervento, lo stesso ha
riferito, è stato volto a riappropriare del luogo la configurazione originaria,
idem per il campanile che ha richiesto non pochi interventi ed opere di
riconsolidamento, cosa che ha riguardato tutto l’edificio sacro.
In particolare è stato
celere l’interveto di restauro in quanto si è preso coscienza di un potenziale
crollo della controsoffittatura della sala liturgica. Sono stati sistemati
intonaci e pavimentazione. Quest’ultime riprodotte sulla base di maioliche a
ridosso del sacrario e presenti sotto l’antico confessionale.
Per ciò che concerne i
colori essi sono quelli dell’originaria versione settecentesca, le cui tonalità
sono state ricavate sotto 10 strati di pittura soprapposti.
Fonte: comunicato stampa
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