martedì 13 ottobre 2015

Variante Anas (della Reggia) di Caserta, dove il Verde non è più Verde e la vita dei cittadini è in continuo pericolo.

Apprendo dell’ennesimo incidente sulla Variante Anas di quest’oggi e solo per spirito di servizio, non avendolo fatto fin qui, inoltro la mail del 12 agosto u.s., con la quale, dopo aver personalmente effettuato delle riprese fotografiche sulle gravi condizioni in cui versava la  #VarianteANAS, interessai il Ministro per le infrastrutture e l’ANAS per una pronta risoluzione di problematiche contingenti e di sicurezza complessiva. 
La mia mail acquisita al protocollo ufficiale dell’Ufficio di Gabinetto del Ministero delle Infrastrutture - con n. 0031000 del 13.08.2015 è stata trasmessa, a firma del Capo di Gabinetto del Ministro, in data 23.09.2015 con prot. n. 34998 alla Direzione Generale per le strade e le autostrade, per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali del Ministero. In data 8 ottobre u.s. con prot. 0008161 la Direzione Ministeriale ha formalmente investito la Direzione Progettazione e realizzazione Lavori per una analisi ed una risoluzione delle problematiche rappresentate.
Da cittadino e da persona che vive questa terra con passione, senza strumentalizzazione alcuna, contro ogni demagogica rappresentazione della realtà, contro tutti i populismi di facciata ed interessati al rinnovamento senza una reale modifica culturale, contro tutte le forme di pessimismo che non aiutano ed il disfattismo di mestiere, oramai fattori deleteri e sport nazionali, praticati nell’esigenza di cavalcare il disagio, ritengo che solo un umile approccio ed un silenzioso quanto efficace lavoro, largo e condiviso, possono realmente produrre una inversione di rotta in questa terra in cui i limiti vengono descritti più per calzarne le forme che per una sostanziale modifica degli orizzonti e delle prospettive.
Quella che descrivo nella nota al Ministro ed al Direttore Generale di Anas è una Italia a doppia velocità in cui, senza rivendicazioni campanilistiche, a parità di strade, al NORD si coltiva il verde e la sicurezza stradale mentre qui da noi al SUDcontinuano ad esserci sfumature diverse tra il giallo paglierino dei covoni e le sterpaglie nere e bruciate che cancellano finanche tratti dei paesaggi e diverse vite umane.  
Io ho fatto la mia parte, potrei ritenermi soddisfatto ma fin quando non ci sarà intervento strutturale non si potrà demordere a prescindere da ruoli istituzionali e da luci di una effimera, anche se da molti ricercata, ribalta!
Agli amici giornalisti va allora la preghiera di dare risalto alla informazione che resta di servizio per la intera comunità regionale ed utile affinché chi preposto e pagato per attività di servizio pubblico abbia ad essere consequenziale onesto garante di tutele e diritti, ossequioso esecutore di contratti e capitolati e serio rappresentante di  istituzioni sempre più in discussione poiché rette da una sterile e, talvolta, spinta comunicazione, priva poi di ogni significativo riscontro per il soddisfacimento dei ritardi e degli storici bisogni dei cittadini.
Antonio Ciontoli

P.S . Tra gli allegati le foto e la documentazione che ricapitola la vicenda.  




Alla c.a di S.E. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
 
Allla c.a del Presidente dell'Anas
Il sottoscritto già assessore alla qualità della vita, al decoro ed all'immagine della Città di Caserta, nonchè più volte consigliere comunale, rappresenta alle SS.LL. eccellentissime, la situazione di grave degrado, oltre che di estrema pericolosità, in cui versa la Variante Anas, denominata della Reggia, strada trafficatissima e di collegamento tra Caserta-Maddaloni e Santa Maria Capua Vetere.
Più volte lo scrivente, fin quando ha avuto la delega operativa, ha indetto tavoli e momenti di confronto tra le derivazioni periferiche dell'Anas, unitamente ad Autostrade, alla Regione Campania e alla Provincia di Caserta affinchè la importantissima arteria, su cui si sono contati, in pochi anni, già circa venti morti, venisse messa in sicurezza e ripulita da ogni degrado.
Si aggiunge, infatti, che sulla strada in questione, ma anche su tutte le arterie campane in tenimento dell'Anas il Verde non è più Verde e la vegetazione ormai rigogliosa copre guardrail e segnaletica, invadendo finanche la sede stradale, aumentando così i pericoli per l'utenza e la condizione di degrado su strade in cui ancora si scorgono cumuli di rifiuti di ogni genere.
Vi è di più che il Comune di Caserta, con Ordinanza n. 202 del 25 novembre u.s., emessa su istanza del sottoscritto, ha intimato, ai proprietari di terreni e di aree prospicienti strade, di procedere a scerbamento e diserbo delle stesse per una tutela della viabilità pubblica, la sicurezza del cittadino ed il decoro e l'immagine del territorio.
Allego alla presente alcune note in cui il sottoscritto ha, peraltro,fornito soluzioni per la messa in sicurezza della intera arteria che potrebbe di più e meglio essere garantita oltre che dagli autovelox (non ancora installati) anche dai cd. sorpassometri, atteso che gli incidenti mortali sono stati tutti frontali e provocati, più che dall'alta velocità, dagli improvvidi sorpassi effettuati abbandonando la corsia di marcia.
Ad oggi la strada è dotata nei suoi circa 8 km di un solo strumento rilevatore del numero di autovettore transitate ed è completamente sprovvista di strumenti per il controllo della velocità e la sanzione di chi non rispetta il codice della strada.
Resta aperta la questione delle erbacce che, oltre a sviluppare fattori allergenici, atteso che la strada attraversa vari punti abitati della città capoluogo e della provincia, possono, altresì, provocare incendi qualora si trasformano in cumuli di sterpaglie.
Le aiuole di entrata e di sucita dalla stessa variante sono nel degrado più assoluto avendo ormai avvolto irreversibilemnte la segnaletica ed il destino di una città che per compiere degl sforzi, materiali e culturali al suo interno, ha anche bisogno di verificare e di poter credere che gli enti superiori, deputati alla gestione della cosa pubblica, funzionino poi nel modo giusto e nella correttezza delle regole.
Signor Ministro, Presidente, da citttadino e da funzionario della pubblica amministrazione, non sono qui a puntare il dito, ma sono pronto a mettermi a disposizione delle SS.LL. e dei responsabili che saranno inviati per una verifica e la modifica di quanto descritto.
Utile sarebbe l'invio di ispettori a Caserta come nel napoletano, essi si accorgeranno che le nostre strade, ad alto impatto di transito, sono anche esse periferie di una giungla in cui il cittadino perde poi ogni speranza e rimane inerme ad ogni messaggio di cambiamento degli stili di vita e dei comportamenti.
Trasformate i nostri cespugli, i covoni, le sterpaglie da cui fuoriescono animali e sotto le quali si nascondono rifiuti di ogni specie, in prati rasati ed in aiuole verdi e fiorite.
Senza rivendicazioni di natura campanilistica e con mente aperta e libera, chiedo alle SS.LL. di non dovere vivere nel permanente e continuo confronto negativo tra il verde del NORD ed il paglierino o il bruciato del SUD.
Confidando che da questa nota possano nascere buoni auspici per tutte le strade del Mezzogiorno d'Italia ed un miglioramento complessivo delle condizioni ambientali descritte (che ho rappresentato con foto allegate) porgo cordiali saluti e gli auguri per un sereno ferragosto, sulle strade e nelle case delle SS.LL. e di tutti gli italiani.
Cordialità :-)
Antonio CIONTOLI

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