Grande successo all’Istituto “E. Mattei” di Caserta per l’evento “Città Verde – Un Albero per il Futuro” progetto che ha trattato due tematiche fondamentali molto importanti Ambiente e legalità. il progetto implica di per sé non solo una mera messa a dimora di una piantina, ma una messa a dimora di grandi valori, di ideali imprescindibili infatti con la piantumazione della talea Ficus Macrophilla, dedicata al Magistrato Giovanni Falcone, cui si intende onorare la figura e la professionalità di un grande uomo, consapevole delle sue scelte e a tutti gli uomini che hanno sacrificato la loro vita, per una Italia migliore da affidare alle nuove generazioni. L’evento introdotto da Marco Lugni componente la Giunta della Pastorale della Salute è stato aperto dal dirigente Scolastico dell’Istituto Roberto Papa, che si è ritenuto particolarmente soddisfatto per l’importanza delle attuali tematiche, poi e seguito il saluto del presidente dell’Associazione Carabinieri d Caserta Salvatore Tramontano è intervenuto don Antonello Giannotti direttore della Pastorale diocesana della salute, che ha evidenziato come il progetto “Città Verde” sia non solo un gesto ecologico, perché come pastorale della salute ci sta a cuore ricordare che non esiste salute umana senza salute ambientale ed essere qui in una scuola, insieme possiamo costruire città più verdi, più sane, più umane. Quindi Antonietta Rispoli responsabile formazione della Giunta Pastorale diocesana della Salute ha illustrato il progetto “Città Verde che serve a diffondere la cultura dell’ambiente, per sensibilizzare i cittadini per creare una città a misura d’uomo. Poi è intervenuta la dott.ssa Maria Luisa Vitale criminologa specialista forense, che ha trattato le varie forme di bullismo e cyberbullismo che viene perpetrato attraverso la rete, per lo più con i social network e i sistemi di messaggistica, raccontando la vicenda di Amanda Todd (ragazza canadese suicida dopo essere stata continuamente vittima di bulli) che ha particolarmente commosso i giovani discenti cari al preside Papa. Successivamente è intervenuto il dott. Salvatore Cuoci componente del Comitato don Peppe Diana, comitato che si è costituito il 25 aprile 2006, data non casuale, ma perché è la Festa della Liberazione , ovvero la liberazione per riempire quel vuoto culturale che vuole essere riempito dalle mafie , che nel territorio della terra dei fuochi hanno pervaso imprenditoria , politica e larghe fasce della popolazione. Ma la svolta c’è stata quando fu ucciso don Peppe Diana anche se c’è ancora tanto da fare e Cuoci ha concluso stimolando la platea dei giovani studenti dicendo SI PUO’ FARE. Quindi ha preso la parola il dott. Paolo Albano magistrato già Procuratore della Repubblica, che, ritendendosi particolarmente felice di essere insieme ai giovani, dopo aver ricordato le uccisioni del Giudice Livatino, del giornalista Siani e di Pier Santi Mattarella ha citato il fondatore di WikiMafia Pierpaolo Farina che riferendosi a Falcone e Borsellino ha ideato lo slogan “li avete uccisi ma non vi siete accorti che erano semi”. Poi il Ten. Col. Marilena Scudieri Comandante Reparto Carabinieri Biodiversità di Caserta, ha sottolineato che l’Albero di Falcone sensibilizzerà i discenti all’impegno sociale e alla salvaguardia ambientale, promuovendo un ambizioso progetto per contrastare i crimini ambientali con “l’arma dell’educazione alla legalità ambientale”. Infine particolarmente apprezzata “l’intervista ad un albero” realizzata dagli allievi Gabriele, Angelica e Lorenzo coordinati dalla prof.ssa Cinzia Piccolo cui Antonietta Rispoli Le ha consegnato gli attestati di partecipazione e una matita per ogni partecipante che potrà esse piantata a ricordo di questa entusiasmante giornata.