venerdì 7 febbraio 2014

Il Libro dell’Apocalisse. Tutto pronto per la XVIII Settimana Biblica Nazionale.

Sono iniziate le pre-iscrizioni per la XVIII Settimana Biblica Nazionale, organizzata dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “S.Pietro” di Caserta, che si terrà da lunedì 30 giugno a venerdì 4 luglio 2014presso il Plaza Hotel di Caserta ed avrà come tema “Il Libro dell’Apocalisse”, l’ultimo testo sacro della Bibbia.
I relatori saranno il prof. sac. Giancarlo Biguzzidocente al Pontificio Istituto Biblico, già Professore Ordinario all’Urbaniana per la Cattedra di Nuovo Testamento, uno dei maggiori esperti e conoscitori biblici con numerose pubblicazioni e lavori esegetici sull’argomento; e il prof. sac. Giuseppe De Virgiliodocente di Esegesi del Nuovo Testamento e Teologia Biblica alla Pontificia Università della Santa Croce in Roma e all’Istituto Teologico “Pianum” di Chieti, studioso del Nuovo Testamento e membro della “Studiorum Novi Testamentum Societas” (Società di Studi sul Nuovo Testamento).
La novità di quest’anno consiste nell’attivazione di laboratori di approfondimento, suddivisi in diverse categorie (religiosi, operatori pastorali, laici, etc.), sulle tematiche più dibattute del testo sacro.
Dato l’elevato numero di convegnisti che partecipano ormai da 18 anni a questo incontro nazionale, si consiglia di pre-iscriversi in tempo presso la segreteria organizzativa, affidata al Centro Apostolato Biblico (CAB) della Diocesi di Caserta, in piazza Duomo 11, tel. 0823 214556, ogni lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 10:00 alle 12:30.
È possibile consultare anche il sito web: www.centroapostolatobiblicocaserta.it, o scrivere ai seguenti indirizzi di posta elettronica: centroapostolatobiblicocaserta@gmail.com, e infocab@centroapostolatobiblico.it. Per visualizzare la Brochure Informativa, clicca qui.
Il termine Apocalisse è stato inteso sempre in un modo non del tutto coerente né col suo significato letterale, né con l’ultimo libro del Nuovo Testamento che si studierà in questa Settimana Biblica. Letteralmente è una “rivelazione”, è composta da due parole di origine greca che indicano un “gettar via cose che coprono”, quindi un portare alla vista ciò che era nascosto. Anche la cinematografia e parte della letteratura hanno dato dell’apocalisse una accezione di fuga dal presente, di un qualcosa che, distruggendo una realtà oppressa da sofferenze sociali, politiche, economiche o religiose, rappresentasse la “speranza” di un futuro migliore. Tutto ciò presuppone, però, una rassegnazione per il presente. In chiave cristiana invece l’Apocalisse assume un significato completamente diverso, essa è una trasposizione “anche” nel futuro di quelle vittorie che i primi cristiani hanno vissuto nel loro presente, grazie alla loro speranza, nella consapevolezza che questa esperienza sarebbe stata poi rivelata al mondo intero.
 Fonte: comunicato stampa

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