martedì 11 marzo 2014

RIORGANIZZAZIONE PRESIDI- INCONTRO



Si è svolto il 4/3 un primo interlocutorio incontro sul progetto di riorganizzazione degli uffici territoriali della Polizia di  Stato alla luce di quanto emerso in altre  discussioni, delle anticipazioni
giornalistiche e dei documenti pubblicati  che hanno costretto il Dipartimento a convocare le OO.SS le quali hanno aspramente criticato il metodo di condurre le relazioni sindacali che daalcuni mesi i vertici del Dipartimento hanno adottato, un sistema che segna l’inasprimento del confronto sindacale ed il tentativo mal celato di sfuggire al dovuto confronto. La delegazione dell’Amministrazione era guidata dal V. Capo Vicario Pref. Marangoni che ha esposto le linee guida del progetto di razionalizzazione e chiusura dei 261 presidi territoriali di Polizia ed ha rappresentato che le previsioni di chiusura riguardano 11 Commissariati distaccati che espletano le funzioni di autorità locale di PS, 73 Uffici di Polizia Ferroviaria, 73 Sezioni di Polizia Postale, 27 sezioni /sotto sezioni Polizia Stradale, 4 Nuclei Artificieri, 11 Squadre a Cavallo, 4 Sezioni Sommozzatori, 50 Squadre Nautiche oltre agli accorpamenti e rimodulazione delle competenze di
alcuni compartimenti in ambito Stradale, Ferroviario e della Zona di Polizia di Frontiera, fermo restando la struttura organizzativa dei Compartimenti della Polizia Postale nei capoluoghi di regione. Questo in estrema sintesi il progetto, dal quale non si rinviene un solo criterio, una garanzia o anche una parola con riferimento alle tante specifiche professionalità acquisite nel tempo e alle igliaia di uomini e donne che dovrebbero essere ricollocati e che si celano dietro la freddezza di quei numeri.
Le OO.SS. hanno contestato il “progetto”, prendendo atto che quanto rappresentato è parziale ed incompleto e che successivamente interesserà la razionalizzazione/chiusura di alcuni Istituti di Formazione, di Commissariati  ezionali, la rivisitazione degli organici e delle competenze del Dipartimento di P.S. ed hanno censurato il comportamento del Dipartimento, che tenta di parcellizzare un programma di sostanziale ripiegamento del Sistema Sicurezza del Paese, ridefinendo concretamente ambiti di competenza e funzioni della Polizia di Stato. Le OO.SS.
hanno chiesto che, in considerazione dell’importanza delle tematiche trattate, il confronto sia effettuato anche con il Ministro dell’Interno, al fine di illustrare ai Poliziotti ed ai Cittadini quale modello di sicurezza si concretizzerà in futuro, dopo la proposta di riorganizzazione e chiusura dei presidi territoriali della Polizia di Stato. L’Amministrazione ha dimostrato di non considerare le grandi rofessionalità acquisite sul campo nel corso del tempo dal personale della Polizia di Stato e su cui ha investito in formazione attraverso corsi di specializzazione. Le OO.SS. hanno ottenuto nell’immediatezza un confronto con il Ministro dell’Interno che veniva fissato per il prossimo 25/3. Nel corso dell’incontro le OO.SS. hanno rivendicato la necessità di sbloccare gli automatismi stipendiali e realizzare concretamente il riordino delle carriere su cui torneranno a chiedere l’impegno diretto del Ministro dell’Interno e del Governo, anche per ciò che attiene alle risorse finanziarie necessarie, tema su cui il Capo della Polizia si è direttamente impegnato con le OO.SS. Ribadiamo con determinazione che qualora nell’incontro con il Ministro dell’Interno non dovessimo ottenere le dovute garanzie, sui temi oggetto del comunicato e sulla vertenza sblocco delle retribuzioni e dei diritti di progressione economici ed il confronto non dovesse ritornare sui giusti binari, mortificando il nostro personale, saremo costretti ad interrompere ogni dialogo e dare la parola alla piazza attraverso mobilitazioni unitarie su tutto il territorio nazionale
 Fonte COISP CAMPANIA

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