sabato 21 giugno 2014

21 Giugno - Solstizio d'Estate.

Oggi sabato 21 giugno  si verificherà il Solstizio d'Estate. Non ne abbiamo chiara la percezione perchè in questa Primavera abbiamo avuto tanta pioggia e molto freddo e i giorni appena trascorsi ne sono la testimonianza più concreta e vicina . Tuttavia, l'ineluttabile corso del tempo non tiene conto delle condizioni meteorologiche per cui comunque ha inizio l'Estate (almeno astronomica).



SOLSTIZIO D’ESTATE 2014

Il  21 giugno alle ore 10,51, si  verificherà  il Solstizio d’estate dell’anno 2014.
IL termine deriva dal latino “solstitium” (fermata del sole) ed è detto così perché in questo giorno, il Sole, nel corso del suo moto apparente nel cielo, giunto nel primo punto dove inizia la Costellazione del Cancro, che è il quarto segno dello Zodiaco, cessa di alzarsi sopra l’equatore celeste e, raggiunto il suo culmine, pare che si fermi per sostare il più a lungo possibile lassù; poi comincia lentamente, ma inesorabilmente ad abbassarsi.
Un’antica credenza popolare afferma che fu San Luigi (che si festeggia proprio il 21 giugno) a levare il palmo della mano verso il Sole, intimandogli di fermarsi un po’ a lungo per dare più luce al Mondo.

A Caserta, il Sole sorgerà alle ore 5,29; raggiungerà il culmine (massima altezza nel cielo, di  72°) alle ore 13,12  e tramonterà alle ore 20,40.
 La durata del giorno sarà di 15 ore 11 minuti e 35 secondi; quella della notte 8 ore 48 minuti e 25 secondi.

Con  il  Solstizio  il giorno  raggiunge  il  massimo della sua durata ed entra l’Estate, che dura 93 giorni circa ; le altre stagioni, a seguire, durano rispettivamente: Autunno : 93,66 -giorni; Inverno : 89,95- giorni; Primavera- 88,99 giorni. Dopo il 21 giugno, la  lunghezza del giorno comincia progressivamente a diminuire fino all’Equinozio di Autunno (21 settembre) quando il giorno e la notte avranno la stessa durata.

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Nella mitologia greca la costellazione rappresenta un granchio inviato da Giunone in aiuto dell’Idra, il serpente marino dalle cento teste.
Durante il suo combattimento contro Ercole. Il granchio ebbe la peggio perché fu schiacciato sotto il suo  piede, ma Giunone per riconoscenza lo volle immortalare nel cielo.


Nelle notti limpide, è possibile vedere, al centro della costellazione, una nuvoletta, la quale non è altro che un gruppo di stelle che, per il suo aspetto, è chiamato in vario modo: l’Alveare, il Presepe o la Mangiatoia. A quest’ultimo nome è associata la denominazione di  altre due stelle, poste una a Nord e l’altra al Sud, chiamate gli Asinelli, rispettivamente boreale il primo ed australe il secondo, che si nutrono nella Mangiatoia (che fantasia ! ).
                                                             
È interessante porre in evidenza che questo  ammasso di stelle fu molto conosciuto nei tempi antichi e spesso usato come ausilio per le primitive previsioni del tempo.
Infatti, nel Poema di ARATO   è scritto che:
Quando nella mangiatoia scura entrambe le stelle appaiono sempre splendenti, è segno di pioggia.
                                                                                            

              Fonte: Gen. Elia Rubino                                                                 

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