Dopo anni di colpevole silenzio
si riaccendono le luci su San Leucio, il suo Belvedere, le sue case operaie, la
sua residua produzione serica. Torna l’attenzione delle istituzioni che contano,
in primo luogo del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, sulla più
importante Utopia sociale della storia del nostro Paese, ideata e realizzata
nel settecento illuminista dalla dinastia borbonica. Prende corpo e si afferma
sempre di più una visione unitaria del grande patrimonio storico monumentale,
Case e Siti reali, Regge e Ville, Ponti e Acquedotti, lasciati in eredità in
Campania e nel Mezzogiorno dai Borbone.
Una Delegazione Ocse, nei giorni
scorsi, ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni, dell’imprenditoria e
dell’associazionismo della nostra provincia (fra cui Cittadini per San Leucio),
animata da una visione unitaria del patrimonio storico, per farne il contenuto
di un grande “Attrattore culturale per l’occupazione e il turismo”. Ma hanno trovato una situazione di scarso
dialogo interistituzionale. Il lavoro di progettazione dei tecnici Ocse
rappresenta una straordinaria occasione per lo sviluppo e il rilancio di San
Leucio.
Già nell’incontro promosso
dall’Associazione “Cittadini per San Leucio” a fine marzo sul tema “San Leucio: un territorio di eccellenza per
la città di Caserta”, fra i diversi attori istituzionali e sociali erano
emersi alcuni punti di grande debolezza:
-
- Assenza di progettualità nell’immediato,
nel medio e nel lungo periodo
-
Assenza e difficoltà di dialogo fra i diversi
soggetti interessati
-
Frammentazione o addirittura animosità e
tensione fra le diverse istituzioni obbligate per le funzioni svolte alla
collaborazione e alla cooperazione
-
Un preoccupante ritardo di pianificazione
territoriale da parte dell’ente Comune
Due gli obiettivi fondamentali:
-
dar vita
a un “Coordinamento permanente dei
soggetti interessati al rilancio del Belvedere e di San Leucio”. Obiettivo
accettato dal Sindaco di Caserta e dai rappresentanti dell’Università, della
Soprintendenza, dell’Unione degli Industriali, del Sindacato e di numerose
Associazioni
-
il Piano di gestione del Sito Unesco,
comprendente la Reggia, San Leucio e l’Acquedotto Carolino, diventi strumento
gestionale della Soprintendenza speciale della Reggia. L’Utopia Leuciana
arricchisce l’offerta culturale della Reggia e questa rilancia San Leucio.
L’impegno dell’Associazione nei
prossimi giorni è finalizzato alla costituzione del Coordinamento permanente per San Leucio e a rimettere in cammino il
Piano di gestione del sito Unesco.
San Leucio, maggio 2015
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