lunedì 7 dicembre 2015

CERIMONIA DI PREMIAZIONE VEN 11 DICEMBRE 2015

PREMIO NAPOLI / 61ESIMA EDIZIONE
 CERIMONIA DI PREMIAZIONE FINALE

Venerdì 11 dicembre 2015 - ore 19
 Auditorium Rai - viale Marconi – Napoli
(ingresso libero fino a esaurimento posti)


Serena Vitale, Roberto Paci Dalò, Bianca Pitzorno e Paolo Poli saranno insigniti del Premio Napoli venerdì 11 dicembre 2015 all’Auditorium Rai di Napoli. La cerimonia di premiazione sarà accompagnata dalla presentazione in prima assoluta di una co-produzione del Premio Napoli: lo spettacolo “Fronti”, performance musicale e filmica sulla Prima guerra mondiale di Roberto Paci Dalò

Chiuderà l’evento il maestro Paolo Poli
 La serata di premiazione sarà anticipata dal conferimento della cittadinanza onoraria di Napoli al sociologo Alberto Abruzzese, giurato del Premio Napoli


Serena Vitale, Roberto Paci Dalò, Bianca Pitzorno e Paolo Poli, vincitori della 61esima edizione del Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana, saranno insigniti del prestigioso riconoscimento venerdì 11 dicembre 2015 alle 19 all’Auditorium della Rai di Napoli(ingresso libero fino a esaurimento posti). Tra scuole, università, musei e carceri, nelle ultime cinque settimane i vincitori del premio sono stati protagonisti di una serie di incontri pubblici testimoniando con letture, discussioni e performance artistiche la ricchezza e la potenza della lingua italiana.
A fare da prologo alla cerimonia di premiazione sarà lo spettacolo “Fronti”, di Roberto Paci Dalòperformance musicale e filmica creata a partire da rarissime immagini girate sul fronte durante la Prima guerra mondiale. Il lavoro, prodotto dalla Fondazione Premio Napoli, èpresentato in prima assoluta con l’autore in scena. Chiuderà l’evento il maestro assoluto del teatro italiano Paolo Poli con un uno dei suoi divertenti recital.

Anche quest’anno come nelle ultime edizioni – afferma il presidente della Fondazione Premio Napoli Gabriele Frasca - il Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana ribadisce la sua singolarità persino nella cerimonia conclusiva. Unico premio culturale d’Italia, e in quanto tale non soggetto alle ingerenze di un’industria editoriale sempre più appiattita nella sua asfissia monopolistica, il Premio Napoli, oltre ad attribuire il giusto riconoscimento a quattro intellettuali e artisti che si sono prodigati per la diffusione della cultura italiana, si è difatti impegnato per la prima volta nella produzione di un’opera, Fronti di Roberto Paci Dalò, in memoria della Grande Guerra, che, dopo l’anteprima assoluta dell’11 dicembre, diverrà il suo biglietto da visita in Europa e nel mondo”.

A partire da questa edizione il Premio Napoli avrà una sua “statuetta”: “Partenope”, opera del maestro Quintino Scolavino. A moderare gli interventi dei vincitori sarà’ il giornalista Piero Sorrentino sullo sfondo delle proiezioni artistiche a cura della fotografa Monica Biancardi.

Paolo Poli: Poesie al carcere di Secondigliano – Giovedì 10 dicembre 2015 (ore 10)
Continua l’impegno della Fondazione Premio Napoli per la diffusione della cultura nelle carceri. Ogni anno, infatti, gli ospiti delle case circondariali della città scelgono un’opera per ciascuno dei premiati da discutere poi in occasione dell’incontro con l’autore. Così quest’anno, dopo aver parlato di letteratura russa con la slavista Serena Vitale (carcere di Secondigliano), di storia della sessualità femminile con Bianca Pitzorno (carcere di Poggioreale) e dopo aver assistito alle performance musicali di Roberto Paci Dalò (carcere di Secondigliano), i detenuti di Secondigliano si confronteranno con il maestro Paolo Poli e una selezione di poesie giovedì 10 dicembre 2015.

Non sono un sociologo e non sono il papa” sottolinea Paolo Poli. “Odio il buonismo, una sorta di porto franco dell’ipocrisia. Ai detenuti non porterò in dote né analisi ne parole consolatorie, nel penitenziario di Secondigliano mi limiterò a fare l’unica cosa che mi riesce meglio, raccontare poesie. Ho una certa età, spero nella loro clemenza”. E, a proposito del Premio, il maestro aggiunge: “I premi li ho sempre rifiutati, portano male. In questo caso ho fatto volentieri un’eccezione, un premio che porta il nome di Napoli va al di là di tutto e quindi anche della scaramanzia. Sarà una gioia profonda tornare in una città dove basta guardarsi intorno per sentirsi vivi e ammirare la bellezza. Un’emozione resa ancora più forte in questi giorni tristi per la morte di Luca De Filippo”.

Cittadinanza onoraria ad Alberto Abruzzese LAUDATIO
La serata di premiazione sarà anticipata da un’altra cerimonia che vede coinvolta la Fondazione Premio Napoli. Venerdì 11 dicembre 2015 alle 13 nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo (piazza Municipio) il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e l’assessore comunale alla cultura Nino Daniele conferiranno la cittadinanza onoraria al sociologo Alberto Abruzzese, da anni giurato del Premio Napoli. A tenerne la laudatio sarà il presidente della Fondazione Premio Napoli Gabriele Frasca.

Alberto Abruzzese è da tempo uno degli intellettuali più liberi e lucidi della società italiana. Alla sua intensa attività di studioso e di organizzatore di eventi culturali – spiega Frasca - Abruzzese ha sempre affiancato quella di educatore, insegnando per quarant’anni all’Università di Napoli. L’impegno profuso per le numerose iniziative che lo hanno coinvolto, per esempio Galassia Gutenberg, ha fatto sì che Alberto Abruzzese frequentasse e animasse la nostra città anche dopo il suo trasferimento universitario, praticamente senza soluzione di continuità, al punto che per un po’ nelle sue biografie c’era addirittura chi dava per scontato che fosse napoletano”.

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