giovedì 7 luglio 2016

Terminati i lavori di ampliamento del cimitero di Casola. Marino: “Intervento che abbiamo sollecitato sin da subito. Le frazioni una nostra priorità”.


Sono terminati i lavori per l’ampliamento del cimitero di Casola, che serve tutte le frazioni pedemontane della città di Caserta, ovvero anche Casertavecchia, Pozzovetere e Sommana. Gli interventi, svolti su una superficie di circa 2200 metri quadrati, hanno riguardato la realizzazione di 530 nuovi loculi, fortemente richiesti dalla comunità. Il lavoro, rispetto alle altre opere di ampliamento condotte in passato, è stato effettuato in tutte le sue parti. Ciò significa che, oltre ai loculi, sono stati sistemati anche i viali e delimitate le zone di edificazione delle nuove cappelle al fine di dare un aspetto più decoroso a tutta la zona oggetto dell’intervento.
Inoltre, sono state predisposte tutte le reti elettriche per le lampade votive per renderle definitive e quindi per evitare allacci provvisori. I nuovi loculi sono stati già assegnati dal Comune di Caserta per soddisfare le esigenze e le necessità degli abitanti delle quattro frazioni che si servono del cimitero.

“Subito dopo il mio insediamento – ha spiegato il sindaco di Caserta, Carlo Marino – la questione della conclusione dei lavori del cimitero di Casola è stata una di quelle sulla quale si è soffermato maggiormente il mio impegno. C’era da tempo una forte richiesta da parte della popolazione residente nelle frazioni di Casola, Casertavecchia, Pozzovetere e Sommana e per loro il termine di questi interventi rivestiva un’importanza fondamentale. Le frazioni restano una nostra priorità e l’accelerazione di questi interventi testimonia la nostra grande attenzione nei confronti di questi territori”. Il sindaco di Caserta, poi, ha assicurato anche in futuro la massima attenzione per la struttura: “L’Amministrazione – ha aggiunto Marino – si prenderà cura del cimitero di Casola nel suo complesso, considerando l’eventuale necessità di nuovi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”.

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