mercoledì 5 ottobre 2016

"Fede e sport": al via la conferenza in Vaticano

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"Fede e sport": al via la conferenza in Vaticano

Fra i protagonisti d'eccezione c'è Alex Del Piero. Nazionale, verso Italia-Spagna: le ultime

Al via oggi “Sport at the Service of humanity”,  l'incontro globale dedicato alla fede e allo sport. Da oggi fino a venerdì 7 ottobre, tutte le fasi salienti della Conferenza in diretta su Sky Sport24 HD e sul mosaico interattivo e su Sky TG24 HD. La cerimonia di apertura è stata presieduta da Papa Francesco, con il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, e con il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach.

Fede e sport, la prima conferenza globale
Sarà Sky il Media Partner ufficiale di “Sport at the Service of Humanity”, la prima Conferenza globale dedicata alla fede e allo sport. Compassione, rispetto, amore, ispirazione, equilibrio e gioia: sono i sei principi che guidano e intrecciano la filosofia del Pontificio Consiglio della Cultura,che ha organizzato la Conferenza, con quella di Sky che, proprio per Amore dello Sport, da sempre sostiene e promuove i suoi valori più alti, incentrati nel rispetto, nella lealtà e nell’educazione sportiva. Perché lo sport, oltre che spettacolo, può essere occasione di riflessioni che vanno ben oltre la superficie dell’evento. L’obiettivo di questa importante iniziativa, che prosegue fino al 7 ottobre in Vaticano, è proprio quello di creare un movimento globale, per ispirare innanzitutto i giovani. È per questo che le tre giornate verranno seguite da vicino grazie a Sky Sport24 HD e al suo mosaico interattivo, e a Sky TG24 HD, anche attraverso il servizio Active, con le immagini di tutti i momenti salienti della Conferenza.
Del Piero: "Ho inseguito i miei sogni sempre con umiltà"
Tra i tanti protagonisti d’eccezione ci sarà anche il campione del mondo, oggi testimonial e opinionista di Sky Sport, Alessandro Del Piero, simbolo non solo di importanti traguardi sportivi, ma anche e soprattutto di amore per i valori che lo sport incarna. È stato proprio lui a dare il calcio d’inizio alla cerimonia di apertura, trasmessa dalle 15.30 in diretta dall’Aula Paolo VI.«Giocare a calcio per me è passione, l'ho avuta sin dal grembo di mia madre, poi ho sognato e sono diventato quello che sono diventato in modo totale, nel rispetto delle regole e con la voglia di impegnarmi per arrivare sempre, con umiltà, e seguire i propri sogni». Queste le parole dell’ex capitano bianconero che, insieme a Igor Cassina, Odette Giuffrida, Valentina Vezzali, Giusy Versace, e Amaurys Perez, ha aperto l'incontro. Durante i tre giorni della Conferenza, Sky Sport24 HD garantirà collegamenti live dal Vaticano con l’inviato Matteo Petrucci. Inoltre, Sky ha realizzato un’intervista esclusiva al Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, in onda oggi sul canale sportivo all news. L’intervista, di Tommaso Liguori, diventerà uno speciale all’interno del quale verranno approfonditi i temi che legano lo sport e la fede, partendo dalle considerazioni di San Paolo nel Nuovo Testamento.     
Papa Francesco: “Lottare contro il cancro della corruzione”
Il Papa, nel suo intervento alla cerimonia d’apertura, ha lanciato una sfida ai rappresentanti del mondo dello sport e alle aziende che sponsorizzano gli eventi: «La sfida è quella di mantenere la genuinità dello sport, di proteggerlo dalle manipolazioni e dallo sfruttamento commerciale.Sarebbe triste, per lo sport e per l'umanità, se la gente non riuscisse più a confidare nella verità dei risultati sportivi, o se il cinismo e il disincanto prendessero il sopravvento sull'entusiasmo e sulla partecipazione gioiosa e disinteressata». «Nello sport, come nella vita, è importante lottare per il risultato, ma giocare bene e con lealtà è ancora più importante!», ha sottolineato ancora il Papa nella conferenza su Sport e Fede ringraziando chi si impegna «nello sradicare ogni forma di corruzione e di manipolazione. So che è in atto una campagna guidata dalle Nazioni Unite per lottare contro il cancro della corruzione in tutti gli ambiti della società. Quando le persone lottano per creare una società più giusta e trasparente, collaborano con Dio».
Italia-Spagna, spettacolo a Torino. Premio UEFA De Rossi
Il countdown volge al termine. Manca poco al match più importante del gruppo G valevole per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018. Domani 6 ottobre alle 20.45, a Torino, scendono in campo Italia e Spagna. Più di tre mesi dopo quel 2-0 a Parigi che portava la firma di Chiellini e Pellé. Entrambe le squadre, inoltre, arrivano da un cambio di panchine importante. Da una parte Giampiero Ventura si trova alla seconda partita ufficiale con gli Azzurri.Mentre le Furie Rosse, dopo il ciclo Del Bosque, si trovano al timone Julen Lopetegui. Ventura potrebbe andare in campo con il 3-5-2collaudato durante il ritiro di Coverciano. Tra le novità dovrebbe essere confermato l’impiego di Romagnoli, che ieri si è allenato dopo aver smaltito l’infortunio, al posto dello squalificato Chiellini. Insieme a lui, gli intoccabili Barzagli e Bonucci. Sulla mediana, riflettori puntati su De Rossi. A lui Ventura vuole affidare le chiavi del centrocampo al posto di un Verratti non in condizioni ideali. E per il giallorosso sarà anche una giornata di traguardi: con l’amichevole scorsa contro la Francia, il centrocampista romano è arrivato a quota 107 presenze con la maglia della Nazionale. Un obiettivo che la UEFA ha deciso di premiare con una celebrazione che avverrà prima del fischio d’inizio. Un palmares di tutto rispetto per De Rossi, che con l’Italia figura anche tra i centrocampisti più prolifici (18 reti), secondo solo a Baloncieri (25 reti).
Busquets: “È tempo di rivincita"
Intanto, un altro centrocampista senior, ma con la maglia rossa della Spagna, ha lanciato il guanto della sfida. Busquet uno dei “senatori” della Spagna, presenta il nuovo corso della “Roja” dopo che Lopetegui ha preso il posto di Del Bosque in panchina: «Entrambi praticano più o meno lo stesso sistema di gioco, ma Julen fa lavorare più tatticamente la squadra e pone molto l'accento su questo aspetto». Parlando in conferenza stampa a due giorni dal big match contro l'Italia, il centrocampista del Barcellona spiega che «agli Europei abbiamo commesso degli errori e adesso è tempo di rivincita. C’è in ballo la qualificazione alla Coppa del Mondo. Non è una partita decisiva per le due squadre, ma è importante per lottare per il primo posto nel girone (che dà accesso diretto alla Coppa del Mondo, ndr) e per il fatto che si sfidano le due formazioni più forti del gruppo. I giocatori sono più o meno gli stessi rispetto a tre mesi fa - prosegue Busquets, che raggiungerà le 90 presenze in Nazionale contro l’Italia - ma c’è l'illusione di un nuovo corso con il nuovo allenatore, lo staff e le sue idee tattiche. Veniamo da due belle partite giocate a settembre, che hanno alimentato buone aspettative, dobbiamo adesso recuperare quella mentalità che ci ha fatto vincere Mondiali ed Europei e speriamo di poterlo dimostrare a Torino giovedì». Quanto all'Italia, il giocatore catalano non si aspetta grandi stravolgimenti: «Giocheranno come hanno fatto all'Europeo, tre centrali e due mediani davanti la difesa, due esterni. L'Italia fa 4 o 5 cose molto bene, gioca a memoria, noi dovremo cercare di contrastarla, avere la palla e fare gioco».
Donnarumma: "Buffon? Seguo tutto quello che fa"
C’è anche chi al momento studia per diventare una bandiera della Nazionale. Come Donnarumma, già accreditato dalla stampa sportiva come erede di Buffon, parla del rapporto che lo lega all’illustre numero 1. «Con Buffon ho un bellissimo rapporto, in queste prime convocazioni mi ha dato tanto, seguo ogni suo movimento in allenamento, perché voglio imparare tutto da lui».Così Gianluigi Donnarumma, in un'intervista a Raisport, racconta queste prime volte a Coverciano, al fianco del capitano azzurro. Un maestro per il giovanissimo portiere che ha già debuttato nella Nazionale maggiore un mese fa, a Bari, nell'amichevole contro la Francia. «Cosa rispondo a chi mi definisce un predestinato? Io cerco di lavorare e di impegnarmi sempre al massimo, con tanta umiltà, perché è questa la prima cosa che mi hanno insegnatoi miei genitori - ha proseguito Donnarumma, aggiungendo che tutta la famiglia sarà domani a Torino per la sfida contro la Spagna valida per le qualificazioni mondiali. Mica facile, però, restare con i piedi per terra quando ti senti affibbiare quotazioni da capogiro e lievitano le sirene di mercato. «Io ora penso al Milan e a fare meglio possibile per la mia squadra, allenandomi e giocando sempre con grande impegno. Poi, si vedrà».

Fonte: Sky Evening News

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