LA NOTIZIA DEL GIORNO
Nuove scosse. Da agosto la terra ha tremato quasi 23mila volte!
Nel testo varato dal Governo è stata ampliata l'area di intervento per comprendere anche i comuni coinvolti dalle ultime scosse. Snellite procedure burocratiche per avvio dei lavori. Intanto pioggia e fango creano nuovi disagi nelle tendopoli. Nella foto la spaccatura creatasi nel monte Vettore dopo le scosse della scorsa domenica
Dal Consiglio dei ministri, convocato stamattina, 4 novembre, è arrivato il via libera al decreto con le misure per affrontare l'emergenza terremoto. Nel testo è contenuto un'estensione del cratere sismico per comprendere i comuni ulteriormente danneggiati dalle scosse. Previsto inoltre l'impegno ad assicurare l'anno scolastico a chi è stato colpito dal terremoto, garantire i servizi essenziali per i comuni interessati dal sisma, anche per le persone che non sono 'sfollate', sostegno agli agricoltori e alle imprese, puntare sulla ricostruzione dei siti culturali devastati e soprattutto arrivare ad uno snellimento delle procedure per l'emergenze.
Il testo è stato approvato "salvo intese", ovvero lo si sta ancora limando in alcuni dettagli e dovrebbe venire pubblicato all'inizio della prossima settimana in Gazzetta Ufficiale. Il nodo principale, sottolineano fonti del governo, è legato alle norme di snellimento delle procedure. La normativa vigente - viene fatto osservare - prevederebbe gare europee per i container e le casette di legno, in questo modo però i tempi si allungherebbe troppo. Ecco perché si sta studiando come accelerare l'iter e come conferire tutte le competenze alla Protezione civile e al commissario straordinario Errani che coordineranno il lavoro con la struttura composta da Cantone e Tronca e annunciata nei giorni scorsi dal premier Renzi.
Intanto in Centro Italia la terra continua a tremare. Dalla mezzanotte sono state oltre 70 le scosse tra Marche, Umbria e Lazio. La più forte alle 00:24 con magnitudo 3.4 ed epicentro tra le province di Perugia e Macerata. Al momento sarebbero oltre 22.700 le scosse che, dal 24 agosto ad oggi, hanno colpito sensa sosta il centro Italia, fra lazio, Umbria e Marche.
Nelle zone colpite dal sisma si teme per l'arrivo del maltempo. Nuovi disagi dovuti a pioggia e fango si registrano nelle tendopoli delle zone colpite: così ad esempio a Norcia, e c'è ancora chi dorme in auto. Secondo le previsioni meteo, nelle prossime ore sulle aree terremotate potrebbero verificarsi nuove piogge e, soprattutto nel weekend, è previsto un generale peggioramento climatico, che preoccupa abitanti e volontari. Sono oltre 28mila, infatti, le persone assistite dalla Protezione Civile in seguito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell'Italia centrale il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30 ottobre. In particolare, sono oltre 19mila le persone assistite nell'ambito del proprio comune: di queste, più di 17.500 in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, mentre oltre 1.600 trovano alloggio in strutture ricettive messe a disposizione sul territorio. Sono, poi, circa 8.400 le persone accolte presso le strutture alberghiere lungo la costa adriatica, mentre circa 500 persone fra Lazio, Marche e Umbria sono assistite in tenda.
Ed oggi, in occasione della Giornata delle Forze armate, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato il forte impegno dell’esercito e dei volontari nelle aree colpite dal sisma. “Il terribile terremoto che ha devastato intere comunità del Centro Italia, ha messo in luce, ancora una volta, il pronto e fondamentale contributo delle Forze Armate, in concorso e con il coordinamento della Protezione Civile, nell'assistenza della cittadinanza duramente colpita. Con generosità ed altruismo i nostri militari continuano a salvare vite nel Mediterraneo in una crisi che ha assunto dimensioni epocali, meritando la riconoscenza generale. Con questi sentimenti rivolgo il mio augurio ed un caloroso saluto a tutti i soldati, i marinai, gli avieri, i carabinieri, i finanzieri e al personale civile della difesa che, con impegno e grande professionalità, operano in Italia e nelle missioni internazionali di pace”.
Il capo dello Stato è giunto questa mattina all'Altare della Patria per rendere omaggio ai caduti con la deposizione della corona al Milite Ignoto, per le celebrazioni del 4 novembre, Giorno dell'Unita nazionale e della Giornata delle Forze armate. Mattarella è arrivato sul luogo della cerimonia accompagnato dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e dal capo di Stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano. Ha quindi ricevuto gli onori da parte di un reparto interforze, che ha suonato l'Inno nazionale.
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