venerdì 14 aprile 2017

VIOLENZE SUGLI OMOSESSUALI IN CECENIA, SGAMBATO ED ALTRI DEPUTATI DELL’AREA ORLANDO INVOCANO L’INTERVENTO IMMEDIATO DEL MINISTERO DEGLI ESTERI E L’INVIO DI OSSERVATORI INTERNAZIONALI. “CALPESTATI I DIRITTI INVIOLABILI DELL’UOMO, L’ITALIA NON PUÒ E NON DEVE RIMANERE INERME DI FRONTE A TALI ATROCITÀ PERPETRATE NELLA RUSSIA DI PUTIN CON L’APERTURA DI CAMPI DI CONCENTRAMENTO”.


 
Interrogazione urgente a risposta scritta in Commissione Affari Sociali sul caso delle violenze fisiche che stanno subendo da giorni gli omosessuali rinchiusi in veri e propri campi di concentramento.

La deputata del Pd Camilla Sgambato ed altri parlamentari dell’area Orlando hanno interrogato il Ministro degli Esteri per sapere come intenda muoversi la Farnesina per fare chiarezza sull’accaduto denunciato da diversi organi di stampa internazionali ed associazioni russe per la tutela dei diritti civili, e quali iniziative il Governo vuole perseguire per porre fine agli atti di inaudita repressione che stanno subendo da settimane i cittadini ceceni per il solo fatto di avere tendenze omosessuali.

“Il Governo deve assolutamente intervenire e chiedere con fermezza e celerità alla Russia di Putin di fermare le violenze in corso in Cecenia e, se necessario come appare a questo punto, anche rivolgersi alla comunità internazionale perché invii propri osservatori nella repubblica facente parte della Federazione Russa per reprimere tale condotta e ripristinare il pieno rispetto della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo in quell’area”, dichiara Sgambato, prima firmataria della interrogazione ad Alfano.


Ecco il testo integrale della interrogazione a risposta immediata in commissione Affari Sociali:
“Al Ministro degli Esteri
Premesso che
-da fonti di stampa si apprendono, con il passare delle ore, gravissime notizie provenienti dalla Russia e riguardanti la creazione in Cecenia di campi di concentramento per omosessuali, dove vengono rinchiuse persone attirate attraverso l'utilizzo di social network e poi imprigionate dalle autorità locali; 
-gli omosessuali verrebbero sottoposti ad atroci torture dalle stesse autorità tanto che alcuni di loro avrebbero perso la vita in conseguenza di tali violenze fisiche; 
-l'Italia non può assistere inerme ed in silenzio ad una simile vergogna, tanto più inaccettabile se si considera che i destinatari di tale efferatezza sarebbero gli omosessuali sol perché colpevoli di avere orientamento sessuale diverso. 
-a tal proposito, va ricordato che la Repubblica autonoma cecena rientra nella Federazione Russa e, sulla scia di quanto legiferato nel 2014 dalla Duma, ha introdotto le deprecabili e famigerate norme che vietano la ‘propaganda omosessuale tra i minori’;
-le atroci violenze perpetrate ai danni degli omosessuali in Cecenia, pongono in seria discussione il rispetto dello stato di diritto nella Federazione Russa a guida Putin, oltre che le convenzioni internazionali sui diritti civili e politici dell'uomo e la Dichiarazione Universale sui diritti dell'uomo;
per sapere 
-quali iniziative intenda mettere in campo il Ministro degli Esteri per fare luce sull'accaduto e per frenare la diffusione di tali pratiche di violenza disumana, anche e soprattutto attraverso la richiesta sia al Governo Russo di indagare sui fatti denunciati e sia alla Comunità internazionale di inviare propri osservatori in Cecenia”.
SGAMBATO, GUERINI, LACQUANITI, GIORGI, SANNA, MALISANI, SCHIRÒ, INCERTI, AMATO, MARCHI, VENTRICELLI, ZAMPA, COMINELLI, MASSA, MICCOLI, BOCCUZZI, CARRA, SILVESTRO, TERROSI, D’ADDA, D’OTTAVIO, FABBRI, CARELLI, MISIANI, MARANTELLI, MATTIELLO, MONTRONI, CAROCCI, LATTUCA, CENNI, BORDO, CUOMO, BARUFFI, TULLO, MELONI, AGOSTINI L., SANGALLI, GIACOBBE, ALBANELLA, META, CASELLATO.

Roma, 14.04.2017

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