Stasera alle
21.00 Caserta FilmLab, nell’ambito delle rassegne Jarmusch-off, presso
l’omonimo locale di Caserta, presenta Le Cerf-volant (L’aquilone o dal titolo
originale The Kite). Prosegue la salda collaborazione con il Jarmusch club; ora
è la volta della rassegna dedicata al cinema arabo (Il cinema e le cene arabe
al Jarmusch Club), un tipo di cinema che difficilmente ha trovato collocazione
sul mercato, soprattutto quello italiano, un “certo” cinema che faticosamente
ha intravisto la strada della distribuzione. Questo è un film del 2003, diretto
dal regista libanese Randa Chahal Sabag. Racconta la storia di una sedicenne,
una ragazza libanese che ama un soldato israeliano, ma è costretta a sposare
suo cugino. Le Cerf-volant è la pellicola più commerciale e di maggior
successo, in termini di critica, di Sabag, ed è anche la sua ultima opera,
infatti, egli è morto nel 2008. Il film ha vinto il Leone d'Argento, Gran
Premio della Giuria al Festival di Venezia 2003.
E’ ambientato in
un villaggio chiamato Deir Mimas, situato a sud del Libano ma confinante con
Israele. La protagonista Lamia ( Flavia Bechara ) vive con la sua famiglia nel
villaggio. E’ promessa sposa al cugino Samy (Edmond Haddad), che vive in
territorio israeliano. La madre di Lamia, Amira (Randa Asmar) non è molto accondiscendente all’unione, perché ciò
significherebbe che sua figlia non potrà più tornare indietro a causa della
situazione politica molto tesa, soprattutto alla frontiera. Anche Lamia è
completamente riluttante ad accettare le nozze perché non ha mai visto, né
tantomeno ama suo cugino. Lei è semplicemente una giovane adolescente ingenua
che non ha alcuna idea riguardo il matrimonio. Allo stesso modo, dall’altro
lato, Samy non è interessato a sposare Lamia o, comunque ha accettato il
sodalizio perché pensa così di aiutarla a fuggire dal suo villaggio. Tra il
Libano e Israele c’è una terra di nessuno. Le due comunità comunicano tra loro
solo attraverso megafoni e possono vedersi solo attraverso un binocolo. Prima
del matrimonio, la ragazza deve ottenere un pass da parte delle autorità per
attraversare la frontiera. Il giorno del matrimonio, l'intero villaggio si
riunisce alle porte del confine per assistere Lamia , e così, la giovane valica
il confine. Dalla parte israeliana, la gente sventola una bandiera bianca come
segnale propiziatorio ad un nuovo inizio. Lamia abbraccia la sua famiglia e
comincia il suo lungo cammino verso il confine israeliano nel suo abito da
sposa maestoso e un bouquet solitario. Continua a guardare indietro sapendo che
non potrà mai tornare. Nel frattempo, un soldato israeliano, Youssef (Maher
Bsaibes), di stanza alla frontiera è innamorato di Lamia. Appena che la ragazza
comincia a vivere nella casa di Samy, a malapena mangia, dorme o parla; la
situazione continua così per 20 giorni. Dopodiché, durante una lite con il
marito, Lamia gli confessa di amare un altro, e cioè Youssef. La famiglia di
Samy si sente tradita e riporta l’adolescente verso il confine in modo che
possa parlare con sua madre. Le viene dato un binocolo, ma invece di guardare
sua madre, lei si gira a guardare Youssef e scambia sorrisi con lui. A causa
del suo continuo comportamento offensivo, Lamia diventa indesiderata in casa di
Samy ed è costretta a tornare nel villaggio di origine. Samy informa Lamia che in
caso di divorzio lei avrà un futuro da sola, nessuno la vorrà più. Comincia il grande dissidio della ragazza, perché non
vuole stare con suo marito, ma non desidera neanche tornare indietro (a causa
di Youssef). Purtroppo, Lamia torna a Deir Mimas. Diventa oggetto di insulto
nel villaggio natale, che si manifesta quando un negoziante non accetta denaro
da lei, definendolo "denaro del disonore". Il finale del film è stato
volutamente lasciato vago e aperto all'interpretazione. Appare come un sogno o
una scena surreale dove Lamia incrocia magicamente la recinzione del confine e
arriva ad unirsi a Youssef finalmente. E’ una storia di confine, di amore e
libertà negata, lieve e fragile come l’aquilone che si libra in volo
scavalcando reticolati e posti di blocco. In tema con la serata sarà possibile,
durante la proiezione, gustare una cena araba proposta dal Jarmusch.
Fonte: comunicato stampa
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