sabato 2 dicembre 2023

Ancora sconfitta la Papperdi superata da Crema per 58 a 65




                                          

 Prosegue il calvario della Paperdi che al PalaJacazzi di Aversa esce sconfitta da Crema per 58 a 65, ed è la decima sconfitta. Praticamente un altra partita che poteva essere alla portata della Paperdi persa ancora in una gara punto a punto. Basta pensa re che Crema ha segnato solo 20 punti nel secondo tempo ed è riuscita a portare via i due punti. A questo punto la compagine bianconera e quella più debole di tutta la serie B nazionale.



Settimo incontro dedicato al Malato Oncologico, nell’ambito del Corso di formazione della Pastorale Della Salute,

 


                         


Presso la Biblioteca del Seminario Vescovile della Diocesi di Caserta si è tenuto il settimo incontro dedicato al Malato  Oncologico, nell’ambito del Corso di formazione della Pastorale Della Salute, di cui è direttore don Antonello Giannotti, corso fortemente voluto  dal Vescovo Mons. Pietro Lagnese. Il settimo appuntamento  coordinato dal dott. Giancarlo Infante con la collaborazione di Antonietta Rispoli ha riscosso il plauso dei cento iscritti. Tema di questo penultimo incontro è stato l’ASSISTENZA DEI VOLONTARI AL PAZIENTE ONCOLOGICO TERMINALE, diretto dall’Oncologo dott. Ortensio  Letizia.   Con il dott. Letizia già Direttore U.O. Oncologia S. Felice a Cancello,  hanno relazionato  la psicologa  dott.ssa  Angela Cangiano del dipartimento Onco-Ematologia AORN A. Cardarelli Napoli, il dott.  Giovanni Sarcinella  direttore dell’Hospice e cure palliative di S. Felice a Cancello e la dott.ssa Carmela Iodice dirigente  responsabile della farmacia del distretto ASL Ce. La “Mission “ di questo incontro ha posto al centro  dell’attenzione, l’importanza di conoscere i bisogni assistenziali dei pazienti oncologici terminali, per poter dare ai volontari della Pastorale della Salute, la possibilità di entrare in empatia con loro e le loro famiglie al loro domicilio, per mantenere viva la speranza nell’affrontare insieme e non in solitudine, la fase terminale con dignità e la consapevolezza di aver lasciato traccia della propria esistenza.

 


 



Ancora un weekend lungo per la Paperdi Basket e Casertana Calcio.



Sarà ancora un weekend lungo quello per il basket e per il calcio, infatti oggi sabato 02 dicembre ancora al PalaJacazzi di Aversa la Paperdi con inizio alle ore 20.30 sarà impegnata contro Crema, mentre ci si augura che il PalaPiccolo di viale Medaglie d’Oro sia almeno disponibile per il 21 dicembre in occasione del derby con la Geko Sant’Antimo. Attualmente la panchina bianconera è una vera e propria giostra, infatti in poco tempo, esonero di Sergio Luise, per sette giorni panca affidata a Nando Gentile e poi a Maurizio  Bartocci ed ora head coach Ciro Dell’Imperio (era vice con Luise) e incarico a Bartocci come “senior assistant”. Purtroppo, morale: Paperdì sempre sconfitta e ultimo gradino in classifica.

                       

Tutt’altra musica, invece per la Casertana che viaggia a vele spiegate con l’ennesimo successo ottenuto a Taranto e per di più giocando in 11 contro 10 per quasi tutta la gara. Lunedì 4 dicembre alle ore 20.30 di nuovo contro una pugliese questa volta sul campo amico, infatti, affronterà il Foggia per salire sempre più in alto. Consueta diretta Sky. Rossoblù senza Casoli che per l’espulsione rimediata  a Taranto gli sono stati inflitti due turni di squalifica. Al Pinto arbitrerà Andrea Bordin di Bassano del Grappa, coadiuvato da Simone Biffi di Treviglio e Marco Toce di Firenze, quarto uomo designato Cataldo Zito di Rossano.









giovedì 30 novembre 2023

COMUNICATO STAMPA PREMI CONI 29 NOVEMBRE 2023

 

 

Lunedì la tradizionale cerimonia nell’Aula Magna della Scuola Allievi della Polizia di Stato

PREMI CONI: UN RICONOSCIMENTO ALLA CASERTANA PER IL RITORNO IN SERIE C

In passerella l’ex portiere del Napoli Raffaele Di Fusco, il responsabile del beach soccer Nando Arcopinto-Il trofeo Famiglia Sportiva a quella degli olimpionici Ennio Falco e Tammaro Cassandro

 

Un premio speciale verrà consegnato, in occasione della tradizionale cerimonia di fine d’anno in programma lunedì 4 dicembre alle ore 17 nell’Aula Magna della Scuola Allievi della Polizia di Stato a Caserta, alla Casertana Calcio “per il ritorno in serie C”, un risultato meritato dalla formazione rossoblù, che sta dimostrando sul campo la legittimità della sua aspirazione di rientrare tra le big del campionato nazionale.

E sempre per il calcio il Trofeo “Leggenda dello sport” è stato attribuito a Raffaele Di Fusco, portiere del Napoli Calcio dal 1983 al 1998 con il clou negli anni 1986/87 e1989/1990 in coincidenza con la conquista dei primi due scudetti per i partenopei, guidati in attacco dalla star Diego Armando Maradona. Di Fusco, originario di Riardo, dove risiede, è stato anche allenatore, al termine della carriera da giocatore, delle giovanili del Napoli e di altre formazioni di serie B e Promozione.

A completare il tris di riconoscimenti al mondo del calcio il casertano Ferdinando Arcopinto, coordinatore della nazionale italiana di Beach Soccer per la Federazione Italiana Gioco Calcio, membro del Comitato Beach Soccer della Fifa, la federazione mondiale del calcio da spiaggia. Con il supporto organizzativo di Arcopinto gli azzurri hanno vinto tre campionati europei, due ori ai Giochi del Mediterraneo, due argenti ai Giochi Olimpici, due argenti ai Campionati del Mondo.

I premi assegnati dal Coni Caserta per i risultati 2023 si riferiscono ai campioni mondiali: Adriano Ciro Santarcangelo per il tiro dinamico con la pistola, ai duo di danza sportiva Daniela Varone e Ludovica Della Vedova, Anna Stellato e Ludovica Lieto; e per l’argento iridato della pugile Sirine Chaarabi. Inoltre per i campionati europei gli ori di Tammaro Cassandro nel tiro a volo skeet, di Pasquale D’Aniello allenatore nazionale femminile under 17 di volley, di Pierluigi Sagnella biliardo 5 birilli a squadre; gli argenti di Sara Kowalczyc nella scherma, Antonio D’Errico nel 400 ostacoli su pista, Antonio Romano nella cinofilia sportiva. Infine riconoscimenti ai campioni italiani assoluti: Ewa Borowa nella scherma, Maria Grazia Perretta nelle Armi Sportive, Antonietta Tana nel tiro a segno con pistola, Giancarlo Tazza nel tiro a volo skeet,  Roberta Varricchione nella corsa 100 km. Significativi gli attestati per i risultati alle Universiadi Chengdu per l’oro di Antonella Crispino nel nuoto 200 farfalla, e per gli argenti di Antonietta Cesarano nel nuoto staffetta 4x100 e Tammaro Cassandro nel tiro a volo skeet.

Gli altri premi speciali sono quelli indicati dalle Associazioni Benemerite: Stelle al Merito Sportivo a ricordo di Rosario De Felice, scomparso di recente, sopravvissuto al tragico incidente della formazione giovanile della Juve Caserta; Panathlon Club a Salvatore De Falco, componente nazionale paralimpica di scherma; Unione Veterani a Patrizia Aletta campione europea master nel lancio del martello; Unione Stampa Sportiva al giornalista Andrea Ferraro. Inoltre a ricordo dei dirigenti Coni del passato sono stati indicati per il Premio Egidio Amato la psicologa dello sport e consulente nella Federazione Pallacanestro e del Gruppo Allenatori Nazionali di Basket, Tonia Bonacci; per il Trofeo Michele Accinni il fondatore del pattinaggio a Caserta Domenico “Mimmo” Longobardi; per il Trofeo Antonio Giannoni il play della nazionale italiana di basket campione d’Europa e quinta ai campionati mondiali Danilo D’Orta; per il Trofeo Atos Giorgio Lugni il Sottufficiale Paracadutisti in servizio alla Brigata Garibaldi Felice Toscano, peraltro fiduciario dei giudici di gara dell’atletica. Il premi “Casertani nel mondo”, oltre che a Ferdinando Arcopinto, andrà ad Aristide Guerriero preparatore atletico nelle nazionali di rugby del Brasile, della Nuova Zelanda e del Giappone.

Ultimi significativi riconoscimenti quelli della “Famiglia Sportiva” quest’anno attribuito alla famiglia Falco-Cassandro con Ennio Falco, campione olimpico nel tiro a volo skeet, campione mondiale ed europeo; il nipote Tammaro Cassandro, olimpionico dei Giochi di Tokio nel tiro a volo skeet, campione mondiale ed europeo; ai loro familiari Isabella Falco, presidente Asd Tiro a volo Falco di S. Angelo in Formis che dirige con la sorella Ivana; e il papà di Tammaro, cioè Franco Cassandro, dirigente della Federazione Italiana Tiro a Volo.

La cerimonia che è patrocinata dalla Polizia di Stato e si avvale della collaborazione del Centro Orafo Tarì e dell’azienda M.& M. Primo Emporio, si concluderà con la consegna di un riconoscimento al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, che ha sede presso la Scuola Agenti della Polizia di Stato a Caserta ed è composto da campioni olimpici, mondiali, europei.

Due Bollini Rosa dalla Fondazione ONDA alla Casa di Cura “San Michele”

 A ROMA LA CERIMONIA D CONFERIMENTO PRESSO IL MINISTERO DELLA SALUTE


Due Bollini Rosa dalla Fondazione ONDA

alla Casa di Cura “San Michele”


Il riconoscimento viene conferito agli ospedali italiani “vicini alle donne”



comunicato stampa – 30 novembre 2023



«Congratulazioni per questo riconoscimento, che conferisce un valore qualitativamente differenziante ai vostri servizi e percorsi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura della principali patologie femminili. Grazie per essere al nostro fianco nel circuito ‘Bollino Rosa’». Queste le parole di ringraziamento che Francesca Merzagorapresidente della Fondazione Onda, e Walter Ricciardi, presidente dell’Advisory Board Bollino Rosa, hanno rivolto ai rappresentanti della Casa di Cura “San Michele” di Maddaloni (CE), insignita ancora una volta di due Bollini Rosa.

La Fondazione Onda ha assegnato oggi i Bollini Rosa per il biennio 2024-2025, nel corso di una cerimonia di premiazione ufficiale svoltasi a Roma, presso il Ministero della Salute. Il riconoscimento è stato attribuito soltanto agli ospedali impegnati, in tutte le regioni italiane, nella promozione della medicina di genere.

«Gli Ospedali premiati con il Bollino Rosa – ha chiarito Francesca Merzagora – vengono valutati alla luce dei percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, ma con un approccio personalizzato. Vengono inoltre tenute in considerazione l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza». Ecco il motivo per cui gli ospedali con il Bollino Rosa rappresentano, per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate.

«La Fondazione Onda da anni ormai assegna i Bollini Rosa agli ospedali italiani “vicini alle donne” che offrono percorsi diagnostico-terapeutici e servizi dedicati alle patologie femminili mettendo al centro il paziente e noi siamo orgogliosi di far parte di questo network di strutture sanitarie virtuose e continuiamo ad adoperarci per migliorare competenze specialistiche, servizi, percorsi, formazione, iniziative per l’aggiornamento di medici ed operatori sanitari», ha dichiarato il presidente del Cda della Casa di Cura “San Michele” Crescenzo Barletta.



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Comunicazione e Media Relations:

dott.ssa MARY ATTENTO

giornalista professionista ed editor


Verrà la Pace e avrà i tuoi occhi

 


Verrà la Pace e avrà i tuoi occhi

Lettera di Avvento 2023

 

Ci sono alcune poesie che non si dimenticano, alcuni versi che restano impressi, nel cuore e nella mente, per la loro capacità di muovere il cuore, di scandagliare sentimenti, di dare voce alle emozioni, di legarsi a eventi e periodi della vita. “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” è una di queste. É una poesia di Cesare Pavese, composta da versi sublimi ma anche molto potenti nel dolore che esprimono e che raccontano. “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”: indipendentemente dall’intenzionalità poetica dell’autore, quante volte questi versi mi sono venuti in mente nel mio percorso di uomo, di prete, guardando in faccia la disperazione e la morte negli occhi di tanti ragazzi e ragazze vittime della dipendenza, incontrando persone che avevano smarrito ogni amore per la vita a causa delle proprie ferite ma anche di una società che pareva aver dimenticato il senso della cura e dell’attenzione a chi resta indietro.

 

Nel tempo ho, poi, imparato ad andare oltre e a rintracciare negli occhi dei disperati e dei sofferenti, negli occhi dei più marginali e dei piccoli, l’antidoto stesso al male e al non senso. In questo mondo e in questo tempo lacerato da guerre fratricide, da faide interminabili, da conflitti non solo internazionali ma spesso anche sociali, culturali, familiari, vorrei che questo tempo di Avvento segnasse per tutti noi l’attesa certa della Pace. Perché la Pace verrà. E verrà non tanto e non solo grazie ai trattati dei Governi e alle decisioni di chi detiene forza e potere. No, la Pace – che per noi ha il volto e il nome di Gesù Cristo – verrà anche grazie all’attesa dei piccoli, alla loro straordinaria capacità di sperare contro ogni speranza, e alla nostra decisione ferma di essere al loro fianco, con la lampada accesa, desiderosi di veder sorgere il sole di giustizia, il sole della Pace.

 

Si, perché verrà la Pace e avrà i tuoi occhi Fatima, avrà i tuoi occhi finalmente sorridenti e capaci di guardare al futuro con speranza, quella speranza che ti era stata tolta quando, in una notte oscura di Gaza, una bomba aveva distrutto la tua abitazione, facendo addormentare per sempre due dei tuoi quattro figli, togliendoti il sonno e la voglia di vivere. Sì, la pace verrà per te, donandoti la certezza che i tuoi piccoli vivono nell’abbraccio dell’unico Dio, donandoti un’amicizia nuova attraverso la giovane Sarai, una figlia di Israele, donna di sororità e solidarietà, che ha voluto prendersi cura di te e del tuo dolore, aiutandoti a risollevarti. Lei, quando parla di te, dice che è stato esattamente il contrario, dice che tu l’hai rimessa in piedi strappandole via dal cuore quel senso di rassegnazione e di impotenza che ogni guerra genera e porta con sé. Insieme siete la parabola della pace possibile.

 

Verrà la pace gli avrà i tuoi occhi Judith, quegli occhi che hanno conosciuto la fatica di vivere e il dolore di emigrare per cercare futuro in una terra lontana. Tu che pensavi di averlo perso per sempre il futuro quando, fidandoti delle persone sbagliate, ti sei ritrovata nella nostra terra priva di tutto, e soprattutto preoccupata non tanto per te ma per la piccola creatura che portavi in grembo. L’altro giorno mi dicevi che nella Casa Famiglia che ti ha accolto ti senti finalmente a casa e senti che la tua piccola sta bene: gli educatori, i volontari, le religiose che ti hanno accolto sono stati per te un’ancora di salvezza in un mare in tempesta, ma per loro il tuo sorriso è un arcobaleno di gioia e ripaga la loro fatica più di ogni altra cosa. La pace verrà Judith, e avrà i tuoi occhi, quelli della tua piccola Mariah e quelli di chi con amore ti ha teso una mano luminosa nella tua notte oscura.

 

Verrà la pace e avrà i tuoi occhi don Michele, i tuoi occhi sempre pronti a scrutare gli occhi di chi bussa alla porta della tua chiesa, della tua casa, della tua vita. Nel tentativo di capire non soltanto ciò che essi domandano apertamente ma anche e soprattutto il bisogno inespresso, il desiderio profondo, la ricerca di umanità e di relazione che c’è dietro. E così, oltre al pane e ad una bolletta pagata, offri la tua amicizia e il nutrimento del Vangelo. Verrà la pace e verrà anche grazie alla tua preghiera e alla tua fatica nascosta, alla tua vita donata con generosità, alla tua fede condivisa con amore.

 

Verrà la pace e avrà i tuoi occhi mio caro Ciro perché nonostante ti sia capitato di nascere in una famiglia difficile, in un territorio difficile, dopo qualche errore fatto - per il quale hai pagato con le monete di un’adolescenza passata tra le sbarre - ti sei rimboccato le maniche, decidendo di resistere al male, impegnandoti per il tuo riscatto e per la rinascita del tuo territorio. La pace di questa città, ancora tanto segnata dalla violenza criminale, passa anche da te, dai tuoi occhi giovani pieni di voglia di vivere.

 

Verrà la pace e avrà i tuoi occhi piccolo Davide, guerriero capace di donare gioia a chiunque si avvicina al tuo letto d’ospedale, campo di battaglia in cui ogni giorno con le armi del sorriso ti confronti con un male difficile da affrontare. Sì, la pace avrà i tuoi occhi, i tuoi occhi che guariscono i nostri sguardi miopi, sguardi che vedono in modo confuso, che danno valore a cose che non hanno valore e che sottraggono energie e tempo a ciò che merita amore e attenzione. La pace che verrà sarà anche frutto del tuo dolore, dolore cullato dalle braccia dei tuoi genitori, dolore condiviso con i medici e gli infermieri che si prendono cura di te, dolore affievolito dalla presenza calorosa di tanti amici e volontari che fanno entrare l’allegria dalle finestre della tua stanza d’ospedale.

 

Si, verrà la pace e avrà i tuoi occhi, fratello e sorella che mi leggi! Verrà la Pace se come Maria di Nazareth saprai fare silenzio nel tuo cuore, imparando ad ascoltare la voce di Dio che sussurra continuamente alla tua vita, indicando direzioni, disegnando traiettorie di salvezza capaci di fecondare l’esistenza e generare già qui, su questa Terra, cieli nuovi e terre nuove. Il sì di questa piccola fanciulla di Nazareth non è stato improvvisato ma preparato dalla tenacia con cui si è da sempre esercitata nell’arte dell’ascolto feriale, quotidiano, silenzioso, ascolto che le ha consentito di imparare a cercare e a trovare Dio non solo nei grandi eventi ma nelle piccole cose di ogni giorno. Prima di pronunciare una risposta, infatti, occorre sapere ascoltare la domanda e la voce di un angelo non è fatta di rumori assordanti ma di melodie sottili, di quelle melodie a cui Maria era abituata e a cui ha prontamente risposto con il dono della sua vita. Sì, verrà la pace e avrà i tuoi occhi se, come Maria, imparerai a guardare oltre le apparenze e a scorgere la discreta presenza del Dio che ti chiama tra le pieghe di questa nostra umanità distratta.

 

Verrà la pace e avrà i tuoi occhi se come Giovanni, abituerai il tuo sguardo ad andare oltre la ricerca dei facili consensi e degli applausi del mondo. Andare contro concorrente al giorno d’oggi non è cosa da poco. Abitare un mondo che più di ogni altro utilizza l’alfabeto bellico per risolvere conflitti e tensioni, tra gli individui come tra gli Stati, nelle famiglie come nelle città, significa davvero gridare nel deserto. Ma se, come il Battista, ti lasci afferrare dalla speranza che anche il tuo deserto prima o poi fiorirà perché Dio non abbandona nessuno, perché nessuna fatica è sprecata e il seme piantato nel cuore dell’inverno conoscerà germogli e primavere inattese, allora anche grazie alla tua ostinata speranza la pace verrà! Sì, verrà la pace e avrà i tuoi occhi, verrà la pace e farà fiorire il deserto, e tu capirai che non sei mai stato una voce solitaria ma parte di un grande coro di profeti che con le loro grida hanno affrettato l’aurora.

 

Verrà la pace gli avrà i tuoi occhi se imparerai a fidarti delle trame con cui Dio intesse i tuoi sogni, muovendo il tuo cuore a gesti coraggiosi di custodia e di cura, di difesa e tenerezza per coloro che sono nel pericolo, nell’indigenza, nella sofferenza. Le notti inquiete di Giuseppe, la sua fiducia incrollabile nel sogno di Dio, ti aiutino a non aver timore di lasciare le tue sicurezze per fidarti del Vangelo e della sua capacità di rivoluzionare il mondo, di rovesciare le sorti mortifere del male in albe nuove di bene, di bellezza, di una bontà capace di disarmare cuori, menti, mani.

 

Si, verrà la pace e avrà i tuoi occhi fratello e sorella mia, e i tuoi occhi vedranno il giorno in cui gli uomini forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; e un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell'arte della guerra.

E quel giorno verrà anche grazie a te, alla tua capacità di attendere senza stancarti, di vivere il tuo Avvento fino in fondo, con uno sguardo vigile rivolto al cielo e le mani, solidali e fraterne, tese alla terra. Si, verrà la pace e avrà i tuoi occhi, i miei occhi, i nostri occhi, occhi di fratelli e sorelle che nel cuore invocano, celebrano, sognano l’Avvento della Pace!

 

don Mimmo

San Potito Sannitico: cornamuse, renne e musica celtica tra le novità del Mercatino di Natale

 San Potito Sannitico: cornamuse, renne e musica celtica tra le novità del Mercatino di Natale

 

SAN POTITO SANNITICO - Appuntamento imperdibile da 23 anni, il Mercatino di Natale di San Potito Sannitico continua ad aprire le festività natalizie del Matese. Il prossimo 2 e 3 dicembre San Potito Sannitico è pronto ad accogliere molti visitatori. Come sempre alla cabina di regia c’è la Proloco Genius Loci che lavora incessantemente all'organizzazione per tutto l'anno, gomito a gomito con l'Amministrazione Comunale. "Non possiamo che essere orgogliosi dell'entusiasmo, la creatività e dell'impegno che i nostri giovani mettono nell'organizzazione di un evento che ogni anno registra un successo". Con questa dichiarazione il sindaco Francesco Imperadore invita tutti i matesini a non mancare questo fine settimana.

La XXIIIesima edizione del Mercatino di Natale riserva innumerevoli novità.

Inaugurazione nel primo pomeriggio del sabato (2 dicembre) con l'apertura degli stand e l'esibizione del gruppo folkloristico di San Potito Sannitico. Per le ore 18:30 in programma lo spettacolo itinerante della banda di cornamuse della città di Roma “City of Rome Pipe Band”. Prima  serata con la musica del Handpan duo “The Vibes of the soul”.

Apertura degli stand per le ore 10:00 del mattino il 3 dicembre. Per le ore 11:00 una novità di grande effetto arriverà la slitta di Babbo Natale con renne vere con cui sarà possibile fare foto stampate al momento. Primo pomeriggio dedicato ai bambini con lo spettacolo di burattini “Il magico Natale” a cura di Luca Torregrossa. Dalle 16:00 in musica con i “Santa Claus Band” città di Bellona; Handpan duo The vibes of the soul.

Concerto di musica celtica ed irlandese previsto per la serata del 3 dicembre con la Monoghan Band.

Durante entrambe le giornate sarà possibile deliziarsi con piatti tipici e street food alla “cucina del Mercatino”; ammirare l’arte presepiale; organizzare un tour degli ormai celebri murales di San Potito Sannitico e tanto altro.




Adele Consola

Giornalista freelance