venerdì 31 marzo 2023

Domenica delle Palme 2023, il commento di Mons. Spinillo “Nella Passione si consuma il tremendo scontro tra la tentazione al dominio dell’umanità e l’infinita grandezza di Dio: con libertà e in obbedienza al Padre, Gesù continua ad offrirci il suo amore”

 Domenica delle Palme 2023, il commento di Mons. Spinillo

 

“Nella Passione si consuma il tremendo scontro tra la tentazione al dominio dell’umanità e l’infinita grandezza di Dio: con libertà e in obbedienza al Padre, Gesù continua ad offrirci il suo amore”

 

https://youtu.be/L4eqWzuzmfY

 

Entriamo nella celebrazione della Pasqua con la domenica di Passione, che ordinariamente chiamiamo anche “delle Palme”. Come ci dice Mons. Angelo Spinillo nel commento al Vangelo di domenica prossima, 4 aprile 2023, l'ulivo è stato sempre “il segno di quella pace che Cristo Signore viene a portare nel suo essere presente in mezzo a noi, con quell'amore che trasforma ogni nostra fatica in una passione e, quindi, in un'offerta di bene”. Nel Vangelo di Matteo, che ci permette di leggere tutto il racconto della passione, si oppongono due modi di vivere: “a quell'umanità, che lo accusa e crocifigge ingiustamente, Gesù continua ad offrire la sua disponibilità al dialogo e alla fraternità, con libertà e in obbedienza all'amore di Dio Padre”.

Questa, aggiunge il vescovo di Aversa, è la passione: lo scontro tremendo tra l'infinita grandezza di Dio e la misera limitatezza dell'umanità, che cade sempre nella tentazione del dominio. Ma proprio in questo scontro, che produce terribili ingiustizie come la condanna del Cristo, “rifulge la pienezza della bellezza del dono di Dio: l'infinita grandezza dell'amore che, come luce, ci annuncia alla resurrezione l'eternità del bene”.

 

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don Francesco Riccio
Riccardo Dell'Aversana

Diocesi di Aversa
Ufficio Comunicazioni Sociali

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Open day in una delle wedding location più belle del casertano con un ospite d'eccezione

 Open day in una delle wedding location più belle del casertano con un ospite d'eccezione

 

SANTA MARIA A VICO - Se sognate un evento che lasci voi e i vostri ospiti senza fiato probabilmente la wedding location 'I Giardini di Lidia' è quella che fa al caso vostro. Si tratta di una villa di 6.000mq situata a Santa Maria a Vico dotata di ogni comfort, arredata e decorata con uno stile elegante e raffinato.

Domenica 2 aprile aprirà le porte ai neo sposi con una straordinaria giornata di open day dalle 13 alle 21. Sarà l'occasione ideale per fare un tour della maestosa struttura, ammirare tutte le sue bellezze, scoprire l'offerta enogastronomica con diverse degustazioni e usufruire di consulenza gratuita dai numerosi partner. A rendere imperdibile la partecipazione sarà anche la presenza di un ospite speciale, uno dei più famosi wedding planner d'Italia: Steve Di Maio.

L'ingresso è gratuito su prenotazione. Per ottenere l'invito si può contattare la struttura al numero 3317976325 o alla mail info@igiardinidilidia.it. Due le fasce orarie disponibili: 13:00-17:00 | 17:00-21:00.

L'evento si svolgerà regolarmente anche in caso di condizioni meteo avverse o pioggia.

Un piccolo angolo di paradiso immerso nel verde

Giardini di Lidia si trova a Santa Maria a Vico in via Astolella 42/44, il parcheggio gratuito è in Via Censi 34. Si tratta di una villa privata che circa 2 anni fa è stata riconvertita in location per matrimoni ed eventi di classe.

Con i suoi fantastici giardini all'inglese, I Giardini di Lidia sono un piccolo angolo di paradiso dove dar vita al giorno più importante. La villa offre anche la possibilità di svolgere la cerimonia civile all'interno d

NUOVO CODICE DEI CONTRATTI, IL COORDINAMENTO INTERREGIONALE DEGLI ORDINI DEGLI ARCHITETTI PPC DEL MERIDIONE BOCCIA LE SCELTE DEL GOVERNO.

 

 

NUOVO CODICE DEI CONTRATTI, IL COORDINAMENTO INTERREGIONALE DEGLI ORDINI DEGLI ARCHITETTI PPC DEL MERIDIONE BOCCIA LE SCELTE DEL GOVERNO.

CECORO (OAPCC SUD): Si compie un netto passo indietro per i professionisti, si cancellano i concorsi di progettazione, si sopprime il livello di progettazione definitivo, si prevede un utilizzo estensivo dell’appalto integrato, è assente ogni  riferimento al Decreto Parametri e all’Equo compenso e si reintroduce la possibilità da parte delle pubbliche amministrazioni di accettare prestazioni gratuite, elemento che svilisce e mortifica l’operato dei professionisti del settore tecnico.

 

Il nuovo codice dei contratti varato dal Governo rappresenta un netto passo indietro per i professionisti.

A sostenerlo è Raffaele Cecoro, Coordinatore Interregionale degli Ordini degli Architetti PPC del Meridione (OAPPC-SUD), all’indomani dell’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del nuovo Codice degli Appalti, così come rivisto e integrato alla luce delle osservazioni delle commissioni parlamentari, dei diversi ordini professionali italiani e della conferenza degli ordini degli architetti.

“A mio avviso, il nuovo Codice dei contratti non permetterà di consentire il raggiungimento degli obiettivi del PNRR, sono stati totalmente cassati i concorsi di progettazione facendo così compiere, in questo modo, un passo indietro rispetto al Codice in vigore precedente.

Ci troviamo di fronte ad una forte regressione rispetto a alle conquiste che il sistema ordinistico pensava di aver consolidato rispetto ai concorsi di progettazione. Si sperava che l’istituzione del fondo per i concorsi di progettazione e il concorso per le 212 scuole, fosse il segnale di una volontà consolidata destinata a mettere al centro del processo di trasformazione del paese la qualità del progetto; il nuovo testo, invece, liquida la questione concorsi in un unico articolo di solo 4 commi.

Inoltre la soppressione del livello di progettazione definitivo, con conseguente ampliamento della fase di fattibilità in termini di elaborati ed approfondimento progettuale obbligherà i professionisti che risponderanno ai, pochi, futuri concorsi di progettazione ad investimenti che in pochi saranno disposti a fare.

In questo modo ci si priva della possibilità di poter scegliere, tra tanti, il miglior progetto per quel luogo, per quella comunità. Ci si priva della possibilità di far crescere chi merita, della ricerca progettuale che si fa nei concorsi, si smette di credere in una società moderna e aperta che dà pari opportunità”, continua il presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Caserta.

“Con queste modifiche, è stata preclusa la possibilità futura di realizzare opere pubbliche di qualità, qualità che penso sia l’elemento trainante per assurgere ad opere pubbliche e privati che possano essere riconoscibili ed iconiche della nostra nazione.

Altra criticità è rappresentata dalla possibilità di un utilizzo estensivo dell’appalto integrato, il cui ricorso andrebbe indicato unicamente per progetti in cui l’aspetto tecnologico sia prevalente. Il ricorso all’appalto integrato dovrebbe aversi unicamente dove il contributo dell’impresa può essere utile dal punto di vista dell’innovazione, al contrario si va unicamente a svilire la qualità dell’opera.

Sarebbe bastato prendere in considerazione alcuni episodi del passato in cui il ricorso all’appalto integrato ha portato ad enormi conteziosi tra imprese e stazioni appaltanti, opere incompiute e risultati del tutto deludenti per capire che questa metodologia di approccio nella maggior parte dei casi non è percorribile”, fa notare Cecoro.

“Altra cosa assurda è l’assenza di qualsivoglia riferimento alle modalità di calcolo dei corrispettivi relativi alla progettazione (Decreto Parametri ed Equo compenso) e la reintroduzione della possibilità da parte delle pubbliche amministrazioni di accettare prestazioni gratuite, elemento che svilisce e mortifica l’operato dei professionisti del settore tecnico.

Questo nuovo Codice risente del mancato recepimento delle proposte, o almeno di gran parte di esse, avanzate dai professionisti italiani che operano quotidianamente sul campo e che, quindi, conoscono le problematiche reali degli appalti. 

Recepire il grido di allarme proveniente dalle professioni tecniche, quando è stata pubblicata la bozza, avrebbe sicuramente portato alla considerazione che i risultati non si misurano solo sulla quantità e la celerità, ma soprattutto sulla qualità delle Opere pubbliche.

Le speranze che si possa in qualche nodo migliorare il testo, accogliendo gli emendamenti nel frattempo presentati, sono ridotte al lumicino. Sia chiaro, questa non dev’essere la battaglia dei soli architetti, ma di tutti i cittadini che sono i maggiori fruitori delle opere pubbliche”, conclude il Coordinatore Interregionale degli Ordini degli Architetti PPC del Meridione (OAPPC-SUD), Cecoro.

 

Caserta, 30.03.2023

giovedì 30 marzo 2023

ALL’EREMO DI SAN VITALIANO TRADIZIONALE MESSA IN RICORDO DEL CAV. GIUSEPPE MOCCIA E DEI ROSSOBLU’ FAZZI,PORRINO,PASCARELLA,SANTINO E ROMANO PICCOLO




All'Eremo di San Vitaliano, con una celebrazione presieduta da don Valentino Picazio domenica 2 aprile alle ore 11.00 (domenica delle Palme), saranno  ricordati, lo storico  presidente della Casertana Giuseppe Moccia e gli indimenticabili rossoblù Marco Fazzi, Giuseppe Porrino, Giovanni Pascarella, Santino e Romano Piccolo. La celebrazione eucaristica animata dalla Banda Musicale “Città di Casagiove Pompeo Ferraro”,  sarà  preceduta dalle testimonianze di ex calciatori della Casertana e amici, previste le presenze di Gennaro Moccia, Fiorella Giaquinto (moglie di Fazzi) i famigliari di Peppe Porrino,  Giovanni Pascarella dei fratelli Piccolo, oltre agli indimenticabili Mimmo Di Maio, Adriano Gava, Salvatore Ianniello e Stefano Sacco

mercoledì 29 marzo 2023

Via Mondo colabrodo cittadino. “Che futuro per questa arteria casertana?” L'interrogazione di Del Rosso all'amministrazione comunale

 Comunicato Stampa


“Strade impraticabili e poco sicure per pedoni, automobilisti e motociclisti a Caserta, ma nessuno interviene. Un problema non solo casertano, certo, ma che nel capoluogo di provincia è diventato ormai gravissimo, con conseguenti rischi per la pubblica incolumità”, lo afferma il consigliere di opposizione del comune di Caserta Maurizio Del Rosso.


Il consigliere ha pertanto presentato un’interrogazione per conoscere quale sia il futuro dell’arteria ponendo dubbi anche sul sistema fognario e dunque chiedendo perché il Comune non effettui mai interventi di riqualificazione dell’intero manto stradale, intervenendo a pezzi e rendendo così la carreggiata davvero pericolosa.

A causa dell’assenza di manutenzione, via Domenico Mondo, priva di marciapiede, si presenta infatti dissestata, piena di buche, di crepe, con il manto stradale sollevato e/o infossato al punto tale da lasciar in rilievo in alcuni tratti i tombini. Il quadro peggiora nelle giornate di pioggia quando a causa del dislivello l’acqua piovana tende ad impantanarsi per interi giorni e ad espandersi ben oltre i cancelli di ingresso delle varie abitazioni poste lungo la strada.

“Insomma - conclude Del Rosso - quali opere di messa in sicurezza/ manutenzione ha in programma il Comune, se sono in  programma, e quali sono le tempistiche di realizzazione”?

LAVORI PUBBLICI: LA GIUNTA HA APPROVATO IL PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UN PLAYGROUND CON CENTRO RICREATIVO POLIVALENTE NELL’AREA DELL’EX DELEGAZIONE DI BRIANO.

 

 

LAVORI PUBBLICI: LA GIUNTA HA APPROVATO IL PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UN PLAYGROUND CON CENTRO RICREATIVO POLIVALENTE NELL’AREA DELL’EX DELEGAZIONE DI BRIANO.

 

La Giunta Comunale ha approvato il progetto definitivo/esecutivo che prevede la realizzazione di un playground con centro ricreativo polivalente nello spazio che era occupato dall’ex delegazione di Briano, in via Grassi. L’intervento verrà effettuato nell’ambito del PICS (Programma Integrato Città Sostenibile) della città di Caserta e la scadenza per la consegna dei lavori è fissata per il 31 dicembre 2023, data entro la quale questo spazio verrà restituito alla cittadinanza. Nei prossimi giorni sarà pubblicato anche il bando di gara per l’aggiudicazione dei lavori e subito dopo potrà prendere il via il cantiere.

Questo progetto, fortemente promosso dal consigliere delegato di zona Donato Tenga, prevede una serie di importanti interventi al fine di dar vita ad un’area attrezzata, nella quale ci sarà spazio per strutture dedicate allo sport e ad attività ricreative, rivolte soprattutto a giovani e anziani. Tutta l’area sarà dotata di un impianto di videosorveglianza.

I lavori inizieranno con la completa riqualificazione dell’edificio che un tempo era sede della delegazione e che, al termine dei lavori, ospiterà una sala polifunzionale, con un angolo dedicato a quella che diventerà la biblioteca del quartiere e altri spazi dove svolgere riunioni ed eventi.

Accanto a questo fabbricato sarà realizzato un nuovo playground, con un sistema di illuminazione innovativo e con accensione temporizzata. Il campo sarà polifunzionale e potrà ospitare anche eventi culturali, religiosi e sociali.

Una novità molto interessante è rappresentata dal progetto che prevederà uno spazio per la realizzazione di un “orto per tutti”, che costituisce un’opportunità per coinvolgere direttamente gli anziani della borgata di Briano in attività quotidiane, con la possibilità di trasmettere ai più giovani alcune esperienze artigianali, aumentando le interazioni sociali e recuperando e conservando anche le tradizioni popolari. Si tratterà di una vera e propria “scuola di orti”, dove saranno fornite indicazioni sulle tecniche di coltivazione e verranno svolte iniziative di orticoltura collettiva. L’orto sarà composto da 8 singole aree specifiche, ognuna dotata di impianto idrico e lampioncini alimentati a energia solare.

Infine, saranno installati anche nuovi elementi di arredo urbano, in particolare 9 panchine e 10 cestini gettacarte. I materiali utilizzati per le aree attrezzate saranno ecosostenibili, ricavati da prodotti riciclati, così come è avvenuto per tutti gli altri playground realizzati e progettati dal Comune di Caserta.

“Questo centro ricreativo polivalente – ha spiegato il consigliere Donato Tenga – diventerà lo spazio dei giovani dell’intera area di Briano e di tutte le borgate vicine, dove saranno organizzate iniziative culturali, sportive, religiose, rappresentando un fondamentale luogo di incontro e di interazione. All’Amministrazione interessa, attraverso lo strumento dei patti di collaborazione, coinvolgere maggiormente la comunità nella gestione degli spazi di socialità. Con questo progetto si compie un passaggio, anche culturale, trasformando una struttura destinata all’ex delegazione comunale e quindi dedicata esclusivamente ad attività di tipo amministrativo al servizio dei cittadini, in un vero e proprio polo sociale”.

 

 

 

                                                                     

                                    

                                        

 

 

‘Orizzonti’, giovedì e venerdì a Napoli i convegni conclusivi Oltre venti eventi hanno animato la rassegna sull’integrazione

 COMUNICATO STAMPA

 

‘Orizzonti’, giovedì e venerdì a Napoli i convegni conclusivi

 

Oltre venti eventi hanno animato la rassegna sull’integrazione

 

 

A San Domenico Maggiore comunità migranti, operatori, onlus e mondo del terzo settore

Non solo seminari, laboratori e workshop ma anche mostre, proiezioni, spettacoli e concerti

 

Orizzonti, appuntamenti di intercultura: gran finale a Napoli per la rassegna incentrata sui temi dell’integrazione e della coesione sociale. Giovedì 30 e venerdì 31 marzo gli ultimi incontri promossi dalla cooperativa sociale ‘Csc - Credito senza confini’ in collaborazione con Cidis, Traparentesi onlus, Anci Campania, Cantiere giovani, Consorzio La Rada, Dedalus, Less Impresa Sociale, LTM – Gruppo Laici Terzo Mondo, Per Aspera ad Astra, Tertium Millennium. Oltre venti gli eventi che si sono susseguiti a partire da lunedì 27 marzo nel complesso di San Domenico Maggiore e che hanno avuto come protagonisti le comunità migranti, le onlus, gli operatori del settore, le istituzioni, il mondo del terzo settore ma anche scrittori, artisti, fotografi, attori, ballerini e musicisti. Tutti insieme per testimoniare, attraverso il proprio operato, gli effetti fatti registrare sul territorio dagli interventi attivati grazie al Fondo Asilo Migrazione e Integrazione con un focus sull’implementazione delle reti locali e la riorganizzazione interculturale dei servizi pubblici chiamati a rispondere alle esigenze e ai bisogni di tessuti sociali sempre più complessi ed eterogenei. Tante le tematiche affrontate nel corso di questi primi tre giorni che hanno visto i numerosi partecipanti confrontarsi su come creare una società più inclusiva attraverso la scuola, la comunicazione, la musica e le arti. Si è parlato di razzismo sistemico e di discriminazioni ma anche degli antidoti che si possono assumere per favorire l’incontro e abbattere muri e pregiudizi. Il dibattito proseguirà domani, giovedì 30 marzo a partire dalle ore 9 nella sala Pessina dell’Università Federico II in corso Umberto. Nel corso del convegno verranno illustrati i risultati ottenuti dai progetti, ormai giunti al termine, ‘Passaparola’ e ‘C.R.E.A. - Costruire, Rinnovare ed Accrescere i Servizi Interculturali in Campania’. Dopo i saluti del direttore del Dipartimento degli studi umanistici, Andrea Mazzucchi, e l’introduzione dell’assessore regionale all’immigrazione, Mario Morcone, si entrerà nel vivo del confronto, accendendo i riflettori sul piano di formazione civico linguistico della Regione Campania con gli interventi di Michele Cimmino, dirigente della Regione Campania, Lorenzo Rocca della società Dante Alighieri, Raffaele Cavaliere, dirigente scolastico del Cpia di Caserta, Antonio Gaita, dirigente scolastico del Cpia di Benevento ed Elena Ringoli del Cidis. Seguirà una sessione incentrata sul coinvolgimento dell’Università nelle politiche di integrazione e sulla nuova programmazione nazionale ed europea delle politiche di inclusione con gli interventi di Marco Musella, professore ordinario della Federico II, Valerio Petrarca, coordinatore del progetto dell’Università, Assunta Rosa, vice prefetto e Vanina Zaccaria del Cidis. Nel pomeriggio ci si sposterà nel complesso di San Domenico Maggiore dove, a partire dalle ore 14, si svolgerà la proclamazione delle classi di studio del corsi di perfezionamento in ‘Decostruire l’immaginario delle migrazioni: narrazioni e rappresentazioni dell’alterità’ e ‘Multiculturalismo, diversità linguistica e inclusione sociale: prospettive teoriche, cognitivo-acquisizionali e sociolinguistiche’. In chiusura la presentazione del Manuale per l’apprendimento dell’italiano lingua seconda in età adulta. Il piano regionale per l’integrazione dei migranti con politiche e azioni co-progettate sul territorio sarà invece il filo conduttore del convegno in programma venerdì 31 marzo alle ore 9,30 nella sala giunta della Regione in via Santa Lucia. Introdurrà i lavori l’assessore regionale all’immigrazione Mario Morcone, poi si approfondiranno i risultati ottenuti dal progetto Impact con gli interventi dei referenti di Csc, Cooperativa Dedalus, Consorzio La Rada, Traparentesi onlus, Less ETS, Laici Terzo Mondo e Coordinamento degli Immigrati in Campania che saranno coordinati da Francisca Mahawasala del Cidis. Seguirà un focus su ‘Le nuove sfide dell’interculturalità nella scuola italiana’ con l’intervento di Vinicio Ongini del Miur, ed Ettore Acerra, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale e poi una panoramica sulle best practices attuate nelle regioni Campania, Umbria ed Emilia Romagna. L’attenzione si sposterà poi sul mercato del lavoro con Monica Buonanno dell’Anpal, sull’impegno delle amministrazioni comunali per le politiche di coesione con Carlo Marino, presidente Anci Campania e sulle prospettive di intervento alla luce della nuova programmazione nazionale con il vice prefetto Assunta Rosa e Stefania Congia, dirigente alle politiche di integrazione sociale e lavorativa dei migranti del Ministero del Lavoro. La maratona di ‘Orizzonti’ si concluderà alle ore 19 in piazza Forcella via Vicaria Vecchia con lo spettacolo teatrale ‘Ladri di sogni’, diretto da Pina Di Gennaro con Mario Autore, Anna Bocchino, Valeriia Luganskaya, Wael Habib, Taras Nakonechnyi, Carmela Ioime, Marina Passos Pereira Campos e a seguire il concerto di Cabeng Band che animerà la piazza con i suoni di Napoli, dell’Africa e della world music.

 

Evento facebook

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Caserta/Maddaloni, inizia il ciclo delle pie tradizioni pasquali a cura dell’Associazione Barchetta

 Comunicato Stampa


Caserta/Maddaloni, inizia il ciclo delle pie tradizioni pasquali a cura dell’Associazione Barchetta



CASERTA - MADDALONI (Caserta) – Come da più che quarantennale tradizione il Maestro Barchetta, prima con i cori parrocchiali e poi con il sodalizio Associazione Musicale Culturale ONLUS “Aniello Barchetta”, propone la riscoperta e l’esecuzione delle tradizioni musicali religioso del periodo pasquale, che per la città delle due torri costituisce un elemento di base della identità, laica e religiosa. Per questo il Maestro Antonio Barchetta e con esso il sodalizio da lui fondato, ovvero l’Associazione Culturale Musicale ONLUS “Aniello Barchetta”, nell’ambito del ciclo “I Canti della Passione” in vista della Santa Pasqua farà rivivere le pie tradizioni in almeno due momenti, rimandando per coloro i quali non potranno partecipare alla visione dei video del ciclo “I Canti della Passione” sul canale Youtube “Associazione Culturale Musicale A. Barchetta”. Qui sarà possibile anche essere guidati nella conoscenza e apprezzamento delle esecuzioni dalla voce storica dell’associazione Luca Ugo Tramontano.

I due momenti celebrativi principali per l’anno 2023 sono quello di giovedì 30 marzo alle ore 18 presso la chiesa di Maria SS. Immacolata di Maddaloni, ex OMI già detta “dei Cappuccini” nei pressi dell’Ospedale Civile, con le meditazioni di don Edoardo Santo parroco e vicario foraneo di Maddaloni.

L’evento sarà particolarmente suggestivo perché consentirà di ricordare il particolare rapporto del Servo di Dio Padre Francesco Mercorio, le cui spoglie sono nella detta chiesa parrocchiale, con la Madonna Addolorata. L’evento gode del patrocinio morale della Regione Campania, della Provincia di Caserta, del Comune di Maddaloni e della chiesa ospitante.

L’altro appuntamento è per venerdì 31 marzo presso la chiesa arcipretura di San Lorenzo Martire di Casolla di Caserta, alle ore 18, con le meditazioni del parroco, e postulatore di diverse cause di canonizzazione, don Antonio Di Nardo che parlerà del dolore di Maria ai piedi della Croce. L’evento gode del patrocinio morale della Regione Campania, della Provincia di Caserta, del Comune di Caserta e della chiesa ospitante, del movimento tifatino Casertazione e dell’Arciconfraternità Maria SS Addolorata di Casolla.

Va detto per inciso che l’Associazione ONLUS Culturale Musicale “A. Barchetta” nel periodo pasquale propone due antiche tradizioni musicali: “La Desolata” e “L’Agonia”.

Le rappresentazioni sono costituite da un mirabile collage di canti, preghiere e riflessioni ispirate alla Passione di Gesù e al dolore di Maria, Madre Desolata.

La Desolata affonda le sue radici nel ‘600 ed è un’antica tradizione dei Padri dell’Oratorio di S. Filippo Neri che hanno sempre avuto una particolare devozione verso la Madonna Addolorata.

In molte città questo grande patrimonio culturale musicale purtroppo è andato perduto. Dopo un’attenta ricerca il Maestro Antonio Barchetta è riuscito a riprendere canti della tradizione popolare e insieme a composizioni di autori famosi propone i sette momenti musicali classici di questa pia tradizione. Quasi tutte le composizioni della Desolata hanno usufruito dei testi scritti dal grande poeta e librettista italiano Pietro Metastasio (1698-1782) il quale ha scritto in quartine i tragici eventi di duemila anni fa che vengono ricordati dalla chiesa ogni anno nel periodo pasquale.

Del Metastasio hanno musicato i versi il bravo musicista Francesco Busacca da Marcianise, Bottigliero, Brignola, Vanore e il grande compositore napoletano Alessandro Longo che ci ha lasciato una splendida Desolata. Anche Michele Mondo ha musicato quei versi.

Una citazione a parte merita il prolifico musicista Frate Serafino Marinosci O.F.M. che nel 1914, con la Casa Editrice R. Izzo ha pubblicato un Opera 56 intitolata “La Desolata” su versi di Virginia Attanasio e che così dedica: “alla santa memoria di mia madre”. Importante in questa opera sono le continue ricerche di nuovi temi che alla fine rendono la composizione di grande effetto.

Altro grande autore che con la sua opera 30 ha voluto lasciare traccia delle “Ultime Sette Parole del Redentore” o agonia, è stato Ch. Acton che ha dedicato questa opera a Suor Eleonora Cordero, Visitatrice delle Figlie della Carità nelle Provincie Meridionali. La pubblicazione è edita dalla Ricordi e purtroppo non si trova più in commercio. La Biblioteca dell’Associazione è in possesso di una copia dello spartito vocal score e le parti orchestrali ottenute dall’armonizzazione dello stesso a cura del Maestro Antonio Barchetta. Della stessa Op. 30 di Charles Acton, è stato inciso un Compact Disc edito dall’Associazione con tutti i brani eseguiti dal Coro, dall’Organo e dai Solisti dell’Associazione sotto la direzione del Maestro Antonio Barchetta.

Il Maestro Antonio Barchetta, durante i due momenti di riproposizione delle pie tradizioni eseguirà anche l’antico Inno alla Vergine legato per tradizione alla chiesa di San Francesco di Maddaloni e alla processione del Cristo Morto e dell’Addolorata, del Venerdì Santo, di Maddaloni. Saranno presentati ai presenti sia il  manoscritto sia la Revisione, a cura del Maestro Antonio Barchetta, di detto Inno alla Vergine che è conservato presso la Biblioteca Culturale Musicale “A. Barchetta” di Maddaloni, facente parte del circuito del Polo Bibliotecario della Campania, nel Fondo “Antonio Barchetta”.

Nel corso degli appuntamenti verrà distribuita anche l’undicesima pubblicazione del sodalizio Barchetta intitolato “Maria Dolorosa – I dolori di Maria in Musica, versi e immagini”. Per l’occasione verrà preparata e consegnata una versione della pubblicazione specifica per l’appuntamento a Maddaloni e una specifica per quella a Casolla di Caserta.

Il Maestro Antonio Barchetta (https://www.facebook.com/antonio.barchetta.71), nel ringraziare a nome proprio e dell’Associazione Culturale Musicale Onlus“Aniello Barchetta”, il pubblico che si connetterà al canale Youtube “Associazione Culturale Musicale A. Barchetta”, i mezzi di comunicazione di massa che promuovono i cicli di eventi dell’Associazione, invita a seguire le future iniziative attraverso le news del sito: www.associazionebarchetta.org e la pagina social https://www.facebook.com/associazioneaniellobarchetta e il gruppo social https://www.facebook.com/groups/47574292469/ .



Ufficio Stampa

Michele Schioppa

Sant’Angelo d’Alife, Caporaso: “I nostri ragazzi alla scoperta delle bellezze santangiolesi”

 Sant’Angelo d’Alife, Caporaso: “I nostri ragazzi alla scoperta delle bellezze santangiolesi”

 

SANT’ANGELO D’ALIFE – Tutti gli studenti del Plesso di Sant’Angelo d’Alife dell’Istituto Autonomo Comprensivo di Alife in gita al Castello Normanno.

“Grazie alla disponibilità della dirigente scolastica Angela Faraone – che si è detta entusiasta dell’iniziativa - tutti gli studenti santangiolesi hanno potuto fare un giro alla scoperta delle bellezze sia paesaggistiche che storico artistiche del nostro territorio”. Ha reso noto il sindaco Michele Caporaso.

L’occasione è stata data da più ricorrenze da celebrare, l’inizio della primavera, lo scorso 20 marzo; la Festa degli Alberi, il 21 marzo e l’appuntamento di abato 25 e domenica 26 marzo con le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.

“Evento che è stato possibile realizzare grazie alla straordinaria collaborazione del Corpo Forestale dello Stato; di Giovanni Ferrazzano, presidente della Pro Loco e socio dell’Associazione Micologica del Matese; Giuseppe Sabatini, dell’Associazione Micologica del Matese; Federico Sansone, esperto di forestazione; Michele Magliocca, funzionario regionale, responsabile dell’U.O.D. foreste della Provincia di Caserta; Benedetto Tommaso, architetto dell’Ufficio Tecnico di Sant’Angelo d’Alife. Grazie al contributo fondamentale di tutti, sulle tematiche ambientali e a di difesa delle foreste e del territorio montano del Matese, si è potuto realizzare un gran bel momento formativo per i giovani santangiolesi”. Ha concluso Caporaso.

Scopo dell’iniziativa è stato quello di ribadire la sintonia tra la scuola e le istituzioni in modo da far conoscere ai ragazzi in primis il territorio dove si vive.


Adele Consola

Giornalista freelance

Ordine dei Giornalisti della Campania 

Viabilità e sicurezza a San Marco Evangelista, per il rifacimento di Via Vairano si attende solo la firma della convenzione con il Comune di Marcianise

 Viabilità e sicurezza a San Marco Evangelista, per il rifacimento di Via Vairano si attende solo la firma della convenzione con il Comune di Marcianise

Finalmente dopo diversi anni sta per essere risolta anche un’altra annosa questione che riguarda la viabilità e la sicurezza stradale del Comune di San Marco Evangelista amministrato dall'arch. Marco Cicala.

La problematica è quella relativa a via Vairano, prolungamento di via Fabbrica, un’arteria fondamentale per la città in quanto strada di collegamento tra il Comune di San Marco Evangelista con la SS Sannitica (Caserta sud-Benevento). Tale strada, che presenta un asfalto quasi inesistente, è condivisa con il Comune di Marcianise con cui negli anni si sono susseguiti diversi incontri tra il primo cittadino Cicala insieme all’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Vagliviello, con il Commissario prefettizio del Comune di Marcianise dott. Ciro Silvestre. L’ultima sollecitazione ha avuto un forte riscontro positivo.

In una nota ufficiale del 22 marzo scorso il Comune di Marcianise ha infatti inserito nella programmazione degli interventi proprio il rifacimento dell’arteria di via Vairano, prevedendo le somme previste nel progetto di fattibilità tecnico-economica dal Comune di San Marco Evangelista. Dunque via Vairano sarà a breve oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria.

“Il primo importante passo è stato fatto e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. È quanto ha dichiarato soddisfatto l'arch. Cicala che non nasconde le innumerevoli difficoltà, che puntualmente si presentano, e che vengono superate grazie allo spirito collaborativo ed alla sinergia tra politica e uffici competenti. Ora si attende solo la stipula della convenzione tra i due Comuni per concordare la programmazione esecutiva e conciliare al meglio la successiva ripartizione delle responsabilità manutentive.

Intanto procede anche la realizzazione di un’altra importante opera pubblica relativa alla messa in sicurezza del territorio comunale attraverso l'intervento di mitigazione del rischio idraulico in Via Fabbrica. Si tratta di un’opera strategica per San Marco in quanto innanzitutto contribuisce a ridurre il più possibile il rischio idraulico, ma allo stesso tempo riqualifica e valorizza il territorio e in modo particolare quei terreni che si affacciano direttamente su via Fabbrica che, al termine dei lavori, da una larghezza iniziale di 5 metri diventerà 11 metri con una lunghezza di circa 650 metri. Ciò determinerà un interesse attrattivo da parte di operatori economici, nonché la possibilità di sviluppo per la stessa città.

San Marco Evangelista (CE), 28 marzo 2023


Fonte:
Ufficio Stampa
Arch. Marco Cicala
Sindaco di San Marco Ev. (CE)

Occupazione suolo pubblico, è scontro tra Comune e pubblici esercizi Confcommercio invoca l’intervento del Prefetto per il caso Aversa

  

Occupazione suolo pubblico, è scontro tra Comune e pubblici esercizi

 

Confcommercio invoca l’intervento del Prefetto per il caso Aversa

 

 

Sindaco: ‘La categoria penalizzata da cavilli burocratici e negligenze amministrative’

Russo e Oliva, Fipe: ‘Subito una proroga delle autorizzazioni per bar e ristoranti’

 

Braccio di ferro tra il Comune di Aversa e i pubblici esercizi, Confcommercio invoca un tavolo in Prefettura. ‘Siamo in prima linea – ha dichiarato in merito il presidente provinciale Lucio Sindaco – affinché si riesca a dirimere una questione che sta assumendo i contorni della farsa. Ciò che sta accadendo è infatti veramente paradossale. Una intera categoria fortemente penalizzata da cavilli burocratici e negligenze amministrative. Speriamo in un intervento del Prefetto che ci aiuti ad ottenere risposte certe e chiare dall’amministrazione comunale. Gli animi sono infuocati e temiamo che questo clima possa innescare problemi di ordine pubblico. Occorre favorire il dialogo ed il confronto tra le parti e soprattutto è fondamentale che ciascuno si assuma le proprie responsabilità’. Categorico anche il presidente provinciale di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) Confcommercio Caserta, Giuseppe Russo, che definisce estremamente grave quanto sta accadendo sul suolo normanno. Il riferimento va alle numerose multe e al sequestro dei gazebo effettuati dalla Polizia municipale in base ad una interpretazione particolarmente restrittiva della normativa vigente: ‘Il Comune deve dotarsi al più presto di un nuovo regolamento per l’occupazione di suolo pubblico ma nel frattempo chiediamo che venga concessa una proroga delle autorizzazioni ai gestori di bar e locali che nelle ultime settimane sono stati bersagliati da contravvenzioni e sequestri ingiustificati, che non sono imputabili a loro. I ritardi e le mancanze di un’amministrazione non possono infatti ricadere sui commercianti. Si tratta di una vertenza che rischia di produrre ripercussioni anche sul fronte occupazionale e sull’economia dell’intera città’. ‘Alcune attività sono state costrette a ridurre il personale – fa notare Raffaele Oliva, delegato Fipe Confcommercio di Aversa – perché senza i dehors e gli spazi all’esterno, si riduce anche il numero dei clienti e quindi la mole di lavoro. Con ripercussioni non soltanto per chi svolge la somministrazione di cibi e bevande ma per il mondo del commercio nel suo complesso perché rende la città più povera di servizi e meno attrattiva agli occhi degli utenti’.

I gestori dei pubblici esercizi possono contattare Confcommercio Caserta per una consulenza, un parere legale o per altre forme di assistenza al numero 3669543262 .

 

Associazione Nazionale Ambulanti, presentato il nuovo direttivo provinciale

 Associazione Nazionale Ambulanti, presentato il nuovo direttivo provinciale

 

MADDALONI - Ieri pomeriggio presso il bar Life Cafè di Maddaloni si è svolta l'assemblea degli ambulanti della provincia di Caserta promossa dall'Associazione Nazionale Ambulanti - UGL. Per l'occasione il presidente di ANA-UGL di Caserta Vincenzo Della Ventura ha presentato il nuovo direttivo provinciale. Sono intervenuti anche il segretario nazionale ANA-UGL Marrigo Rosato, il presidente nazionale di ANA-UGL Ivano Zonetti e il segretario UGL Caserta Ferdinando Palumbo. Presenti anche i sindaci della Valle Andrea Pirozzi (Santa Maria a Vico), Giuseppe Guida (Arienzo) e Giuseppe Vinciguerra (Cervino) oltre a Veronica Biondo, vicesindaco di Santa Maria a Vico e l'assessore al Commercio e ai Rapporti con le Attività Commerciali del Comune di Arienzo Luigi Verdicchio.

Una folta presenza di ambulanti della provincia di Caserta hanno deciso di aderire al sindacato di categoria. La sezione ANA-UGL della provincia di Caserta è una delle più attive su tutto il territorio nazionale, portavoce di numerose iniziative a tutela della categoria che negli ultimi anni non è rimasta esente dalla crisi che ha colpito un po' tutti i settori. In Campania in soli 4 anni sono spariti 2.400 ambulanti, schiacciati dalla crisi. Il mestiere dell'ambulante viene da molto lontano, è stato inserito tra i patrimoni italiani da tutelare. Svolgono anche una funzione sociale dando la possibilità a chi non può spostarsi o non può permettersi spese folli di poter fare acquisti recandosi al mercato sotto casa.

Per questo è un settore da tutelare e preservare. Il segretario nazionale di ANA-UGL Marrigo Rosato intervenendo ha elencato quelli che sono i problemi che la categoria è costretta a risolvere. A partire dalla direttiva Bolkestein che ha rimesso in discussione molte concessioni pubbliche, comprese quelle dei venditori da strada che rischiano di restare senza spazi. Molto spesso la categoria degli ambulanti è dimenticata dalle istituzioni.

"Ci tengo a ringraziare tutti coloro che sono intervenuti, a partire dal segretario Rosato, il presidente Zonetti e il segretario UGL Palumbo - ha detto Vincenzo Della Ventura, presidente ANA-UGL CasertaUn ringraziamento anche alle istituzioni, ai sindaci della Valle, la vicesindaco Biondo, l'assessore Verdicchio, che hanno accolto il nostro invito e sono accorsi per ascoltare le problematiche che un settore come il nostro deve quotidianamente affrontare soprattutto da un punto di vista burocratico. Grazie anche ai colleghi del direttivo Caserta e ai presenti che hanno deciso di aderire alla ANA-UGL accettando la tutela dei diritti di categoria".

Salvatore Minieri al Teatro del Buon Pastore con il monologo “Cemento armato”

 

Salvatore Minieri  al Teatro del Buon Pastore con il monologo “Cemento armato”

 

Cemento armato: questo il titolo del monologo del giornalista Salvatore Minieri che, alle ore 17.30 del 31 marzo, sarà protagonista – in esclusiva assoluta nel capoluogo -  presso il Teatro Buon Pastore di Caserta.

 

L’ evento - organizzato dal Liceo “Manzoni”- ,  sarà introdotto dai saluti istituzionali della D.S. Adele Vairo e rientra nelle attività promosse dal team Bibliotec@Manzoni e dal Dipartimento di Educazione civica, nonché in quelle dedicate alla formazione della rappresentanza studentesca. Referenti le prof.sse Vagliviello, Salvato, Pugliese.

Minieri inviterà gli studenti del Campus a riflettere sui danni provocati, nel corso di tre decenni, dalle mafie e dalla politica collusa ai nostri “spazi”, alle terre belle e incontaminate del Sud Italia. Come è possibile, allora, combattere il fenomeno mafioso e le logiche ad esso connesse? Con la forza della parola e guidati dai valori della giustizia e della verità. “Rimanere a guardare in silenzio - scrive l’autore - sarebbe un segno di tacita accettazione […] di complicità assoluta con chi ruba spazi pubblici per profitti privati e ci uccide, giorno dopo giorno”.

Durante l’evento Minieri presenterà anche un’anteprima assoluta del suo prossimo lavoro editoriale “Pane e veleno – Viaggio nei cibi che ci uccidono”, un saggio sui devastanti effetti delle nuove tendenze alimentari.

 

Minieri - da molto tempo impegnato nella lotta alla camorra e alla corruzione -  ha ottenuto prestigiosi premi nazionali grazie alle sue inchieste che hanno portato alla luce alcuni scandali legati alle ecomafie nel Meridione italiano. Tra i numerosi riconoscimenti, il Premio Nazionale “Olmo” per la sezione Giornalismo d’Inchiesta e il World Solidarity Award per il suo impegno professionale in difesa dell'ambiente e della legalità.

Il prestigioso incontro - patrocinato dal Comune di Caserta – vede il consistente partenariato con Rotary Club Caserta Luigi Vanvitelli, Rotaract Club “Luigi Vanvitelli”, Inner Wheel Caserta Luigi Vanvitelli, Interact Next Generation”, Quercus vitae.

CULTURA E INNOVAZIONE: ENTRO GIUGNO VERRA’ INAUGURATO IL PRIMO “URBAN CENTER” DELLA CAMPANIA AL PIANO TERRA DELLA CASA COMUNALE.

 

CULTURA E INNOVAZIONE: ENTRO GIUGNO VERRA’ INAUGURATO IL PRIMO “URBAN CENTER” DELLA CAMPANIA AL PIANO TERRA DELLA CASA COMUNALE.

 

Comunicazione, innovazione e cultura: saranno questi gli elementi alla base di ogni attività che si svolgerà all’interno dello “Urban Center”, un “open space” situato al piano terra della casa comunale che ospiterà iniziative di carattere culturale, oltre ad accogliere opere d’arte provenienti dal Museo di Arte Contemporanea (MAC) e a fornire informazioni, con metodi innovativi, su tutte le progettualità in corso di svolgimento in città sotto il profilo architettonico e non solo. I lavori termineranno entro il mese di giugno, quando gli spazi saranno aperti alla cittadinanza.

Quello di Caserta è il primo “Urban Center” della Campania, che è pienamente in linea con la legge regionale n.19 del 2019, in base alla quale la Regione Campania riconosce alla progettazione e alla realizzazione di opere di architettura contemporanea il carattere di pubblico interesse, evidenziandone il valore sociale e collettivo in quanto strumenti fondamentali per assicurare la qualità dell'ambiente di vita delle comunità e la valorizzazione delle risorse. Per tali ragioni, la struttura si chiamerà anche “Casa dell’architettura della città di Caserta”.

Gli spazi dello “Urban Center” si sviluppano su due piani. Al piano terra, al quale si accede sia da piazza Ruggiero che da piazza Vanvitelli, sono presenti spazi dedicati ad incontri culturali, eventi, conferenze, presentazione di libri, ma anche all’accoglienza turistica, con un infopoint dedicato a fornire informazioni ai visitatori. La struttura è completamente priva di barriere architettoniche ed è dotata di un ascensore che collegherà al primo piano, predisposto per un ottimale utilizzo da parte di persone con disabilità. Al piano superiore sono presenti tre uffici, nei quali sarà allocato il personale che si occuperà di cultura, comunicazione e innovazione digitale.

Gli spazi dell’Urban Center potranno essere utilizzati anche per l’organizzazione di concorsi di idee e di concorsi di progettazione che rappresentano le procedure più appropriate per perseguire l'obiettivo della migliore qualità degli interventi di architettura e di trasformazione del territorio.

“Tra qualche mese inauguriamo il primo Urban Center della Campania, - ha spiegato il Sindaco di Caserta, Carlo Marino – uno spazio in cui vedere i progetti in campo in città, predisporre un infopoint turistico dinamico e al servizio dei visitatori, ma anche per realizzare eventi e iniziative. Principalmente, però, sarà uno spazio aperto, dedicato ai giovani, che potranno fare teatro e tante altre attività di carattere culturale. Un’area situata fisicamente all’interno della casa comunale, che collegherà le due piazze, piazza Vanvitelli e piazza Ruggiero, destinata all’intera cittadinanza e che diventerà il luogo dei giovani della città di Caserta”.

lunedì 27 marzo 2023

SANT’AGOSTINO: PUBBLICATO IL BANDO PER IL RECUPERO E LA VALORIZZAZIONE DELLA STRUTTURA.

 

SANT’AGOSTINO: PUBBLICATO IL BANDO PER IL RECUPERO E LA VALORIZZAZIONE DELLA STRUTTURA.

 

Il Comune di Caserta ha pubblicato il bando per il recupero e la valorizzazione del Complesso “Ex Cenobio” di Sant’Agostino. Il termine di presentazione della documentazione di offerta (documentazione amministrativa, offerta tecnica e offerta economica) è fissato per il 17 aprile.

Quasi due mesi fa la Giunta Comunale aveva approvato il progetto definitivo per il recupero del primo lotto della struttura, che sarà effettuato grazie ai fondi POR Campania 2014-2020, con riferimento all’Asse 10 P.I.C.S. (Programma Integrato Città Sostenibile) Caserta, che ammontano a oltre 2,4 milioni di euro. I lavori dovranno essere ultimati necessariamente entro il prossimo 31 dicembre.

Il primo lotto prevede il completamento degli interventi al piano terra e al primo piano, con un’opera di riqualificazione dell’intera struttura e del Cenobio. Al piano terra verrà ripristinato il vecchio accesso al Cenobio, con la realizzazione di un front office che avrà la funzione di biglietteria, dei locali di controllo per la sicurezza e di un bookshop. Attraverso la biglietteria si potrà accedere agli spettacoli che si terranno nel Chiostro. Una parte della struttura, infatti, sarà destinata ad ospitare eventi culturali di qualità, in particolare di musica classica. Al primo piano è prevista un’attività complessiva di recupero e riqualificazione, con l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Intanto, i tecnici incaricati stanno già lavorando ai successivi interventi, che riguarderanno il secondo lotto del Complesso di Sant’Agostino. L’Amministrazione è riuscita a ottenere un finanziamento di circa 5,4 milioni di euro nell’ambito dei fondi PNRR. Al secondo piano verrà realizzata una galleria d’arte, dove poter esporre quadri, statue e altre opere, al fine di valorizzare il Museo di Arte Contemporanea (MAC).

La pubblicazione del bando rappresenta un passo determinante verso l’inizio dei lavori del primo lotto della struttura, i cui interventi termineranno entro il 2023. Nel giro di pochi mesi sarà restituito alla città un luogo di straordinario valore artistico e simbolico, che potrà ospitare iniziative di grande qualità. L’Amministrazione è già proiettata anche verso la successiva parte dell’opera di riqualificazione, che proseguirà con i lavori del secondo lotto, al termine dei quali l’intero Complesso di Sant’Agostino sarà fruibile. L’obiettivo è renderlo non solo un centro culturale ma anche un fondamentale attrattore turistico, che dovrà favorire l’ingresso in città dei tanti visitatori diretti alla Reggia.

 

 

 

 

                                                                     

                                    

                                             

 

 

 

 

 

Aversa, Beni Culturali: il 1° Aprile, Presentazione del volume "Ma Donne"

 Aversa, Beni Culturali: il 1° Aprile, Presentazione del volume "Ma Donne"


L’iconografia della Madonna Lactans in Terra di Lavoro, in particolare in territorio aversano

   Sabato 1° Aprile 2023 alle ore 10:30, presso il Museo Diocesano di Aversa, si terrà la presentazione del volume “Ma Donne - Madre e Vita in Terra di Lavoro”. La rassegna fotografica sul tema della Madre di Dio invocata come “Mater divinae gratiae”, realizzata da Bruno Cristilli, presenta testimonianze altamente significative per la storia della devozione mariana nel Mezzogiorno d’Italia. 

La sezione iconografica dedicata al territorio della diocesi di Aversa riproduce alcuni dipinti preziosi per il culto mariano nell’arte campana, come quelle della città normanna di Aversa, dell’area atellana di Sant’Arpino, dell’area cumana di  Giugliano in Campania e del santuario celestino di Casaluce. Un suggestivo itinerario storico-artistico  con icone-affreschi che ricoprono un arco temporale di cinque secoli - prima metà del II millennio - ed  offrono una bella testimonianza del legame inscindibile tra arte e fede, storia e cultura, culto e devozione.

La più antica icona della Madonna del latte del territorio aversano, in verità,  è  la duecentesca Galactrouphusa Madonna Lactans della chiesa di S. Francesco alla Villa; mentre l’affresco più antico è quello della Madonna delle Grazie venerata nella parrocchiale di Santa Maria la Nova di Aversa, un dipinto su muro del XIII secolo.

Il percorso iconografico della Madonna del latte nella diocesi di Aversa presenta alcune immagini  preziose per la devozione, la storia e l’arte campana, come la bizantina S. Maria Iconavetere di S. Maria a Piazza, la trecentesca senese Madonna della Strada del Museo diocesano, gli affreschi rinascimentale della Madonna delle Grazie del Monastero di san Biagio  e nelle chiese  aversane di Santa Maria di Monserrato e di Santa Maria degli Angeli, della Madonna delle Grazie di Giugliano in Campania.

Attraverso le eccezionali raffigurazioni d’arte mariana di Terra di Lavoro  pubblicate nel volume ed esposte  nella mostra fotografica, sarà possibile rivivere la testimonianza e la civiltà della Compassione e tenerezza della Madre di Dio , che le nostra comunità, radicate su un difficile territorio, hanno cercato e vissuto nel tempo.

Dopo i saluti affidati a Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa, e al dott. Alfonso Golia, Sindaco di Aversa, sono previsti gli interventi di Mons. Ernesto Rascato, Delegato Regionale BCE; del Prof. Don. Guido Cumerlato, Direttore dell' I.S.S.R Interdiocesano "Ss Apostoli Pietro e Paolo" Area casertana; della dott.ssa Paola Improda , Storica dell'Arte e collaboratrice dell’Ufficio diocesano BCE di Aversa. Saranno presenti l'autore del volume, Bruno Cristillo, e i curatori don Battista Marello e don Francesco Duonnolo.




don Francesco Riccio
Riccardo Dell'Aversana

Diocesi di Aversa
Ufficio Comunicazioni Sociali