“La
vita ci sorprende” Hospice Perinatale
Particolarmente interessante l’incontro a cura dell’Ufficio Pastorale della Salute della Diocesi di Caserta
Presso la Biblioteca
Diocesana di Caserta, si è tenuto l’incontro “La vita ci sorprende” Hospice
Perinatale, organizzato dall’Ufficio
Diocesano per la Pastorale della Salute. di cui è direttore don Antonello
Giannotti. Introdotto dal dott. Giancarlo Infante e moderato dal dott. Antonino Puorto Pediatra
già Primario ASL di Caserta, sono intervenuti la dott.ssa Anna Tamburro, dirigente Medico
Referente per Ostetricia, U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia, Direttore prof.
Luigi Cobellis. AORN S.Anna e S. Sebastiano Caserta, con la relazione
“L’Ostetrico Ginecologico nel percorso Hospice” e il dott. Italo Bernardo
Direttore UOC Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale AORN Caserta con la relazione
“Hospice e Neonatologo”. La dott.ssa
Anna Tamburro ha evidenziato come l’Hospice perinatale primo in assoluto nel sud come
percorso assistenziale per gravidanze con patologie prenatali, è sorto nell’azienda
ospedaliera “S. Anna e S. Sebastiano”. Questo
primo Hospice prenatale del sud Italia, prevede un percorso assistenziale
integrato rivolto alle gravidanze con patologia prenatali, il progetto è il frutto di
un patto di collaborazione tra l’azienda ospedaliera e la fondazione “Il
cuore in una goccia” ETS. L’Hospice è centro di riferimento per la cura, la
gestione, lo studio e la ricerca sulle patologie prenatali e, nel contempo, un
luogo della speranza per le gravidanze fragili o indesiderate, non
necessariamente destinate a interruzione. L'obiettivo è di offrire un'assistenza
globale a donne e coppie che in gravidanza si scontrano con una diagnosi
prenatale di patologia del proprio bambino. “L’Hospice Perinatale – ha commentato il dott. Italo Bernardo
citando il prof. Giuseppe Noia, Direttore dell’Hospice Perinatale del Gemelli - non è un luogo ma è un modo di curare il
feto e il neonato, infatti, anche nelle condizioni patologiche più estreme si
può dare speranza di prevenzione, cura e sollievo del dolore accompagnando non
solo il feto con tutto l’approccio scientifico e clinico ma anche le famiglie.
È questo il vero fondamento della medicina della speranza”. Particolarmente
toccanti sono state le testimonianze di Antonio con la figlia Miriam e dei
genitori della piccola Chiara, Gerardo e Giovanna. Al termine dell’incontro tra
gli altri sono intervenuti Maria Giovanna Del Pozzo della Pastorale della Disabilità
della Diocesi di Caserta e il dott. Giovanni Piccirillo Presidente dei Medici Cattolici.
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