mercoledì 19 ottobre 2011

I DOCENTI DI RELIGIONE HANNO RICEVUTO IL MANDATO EDUCATIVO DAL VESCOVO FARINA



Mons. Pietro Farina Vescovo di Caserta,  presso la Cappella del Seminario ha conferito il mandato educativo agli insegnanti di religione, donando loro il documento della Conferenza Episcopale Italiana “Educare alla vita buona del Vangelo”,  con un adorazione eucaristica, animata dalla Corale della Parrocchia SS. Salvatore di Recale, suddivisa in cinque momenti forti: la contemplazione, la vocazione,  la responsabilità, la carità e il ringraziamento. Con il documento, i Vescovi riconoscono una sfida culturale un segno dei tempi, ma prima ancora una dimensione costitutiva e permanente della missione di rendere Dio presente in questo mondo e di far si che ogni uomo possa incontrarlo, scoprendo la forza trasformante del suo amore e della sua verità, in una vita nuova caratterizzata da tutto ciò che è bello, buono e vero. E’ questo un tema che più volte a richiamato Papa Benedetto XVI, il cui magistero costituisce il riferimento sicuro per il  cammino ecclesiale e una fonte di ispirazione per la proposta pastorale. Il Vescovo Farina, ha inoltre  precisato, come non sia lui a dare il mandato ai docenti,  ma Gesù, pertanto coloro che non dovessero espletare con dignità tale mandato debbono renderne conto a Gesù stesso. Con questo significativo  appuntamento è iniziato il cammino degli insegnanti per il nuovo anno scolastico,  così   ha sottolineato nel suo  nel suo intervento il direttore dell’Ufficio per il Servizio dell’Insegnamento della Religione Cattolica don Silvio Verdoliva,  che ha inoltre evidenziato come il mandato ai docenti di religione è un occasione preziosa per riscoprire la Chiesa tutta responsabile, per rinnovare in ciascuno l’impegno di approfondire le fede cristiana ed invocare l’aiuto del Signore su coloro che sono chiamati  al delicato e fondamentale compito dell’educazione. Infine, Mons. Farina ha evidenziato come il docente di religione debba essere un vero e proprio “Maestro”, un maestro di vita, infatti tutti gli strumenti sono validi ma se non c’è il maestro tutto è relativo.


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