Con la presentazione del romanzo “Il gabbiano vola basso” del preside Antonio Lanza, si è inaugurata la stagione culturale del Caffé Letterario dell’ITE “Terra di Lavoro-Pavese”di cui è dirigente scolastico il prof. Carmine Aurilio. “Il tempo della lettura è come il tempo dell’amore, dilata il tempo del vivere”, con questa frase di Daniel Pennac la professoressa Miresa Manganiello con la collaborazione del prof. Marco Lugni, ha introdotto il primo appuntamento del Caffè Letterario al quale hanno partecipato, moderati dalla giornalista Beatrice Crisci, l’autore, l’editore Armando Siciliano, gli avvocati Maria Carmina Russo e Jenny Iannotti e la prof.ssa Marilena Cicatelli, con letture dal libro a cura del poeta Bernardo Venditti. Il romanzo, che affronta la tematica dell’immigrazione alla vigilia dell’Unità d’Italia si pone a testimonianza delle sofferenze patite da coloro che furono costretti ad abbandonare le proprie terre. Il preside Antonio Lanza consegna questo suo nuovo lavoro affinché il ricordo continui ad essere presente, affinché tutte le sofferenze patite da suo fratello Ambrogio e dai suoi non siano state vissute invano e non cadano irrimediabilmente, per sempre, nel calderone dell’apatia e del “chissà se è proprio tutto vero”. Che sembra quello dei discorsi di Mahmoud Ahmadinejad quando vuole cancellare
mercoledì 26 ottobre 2011
Inaugurata la stagione culturale del Caffé Letterario dell’ITE “Terra di Lavoro-Pavese”
Con la presentazione del romanzo “Il gabbiano vola basso” del preside Antonio Lanza, si è inaugurata la stagione culturale del Caffé Letterario dell’ITE “Terra di Lavoro-Pavese”di cui è dirigente scolastico il prof. Carmine Aurilio. “Il tempo della lettura è come il tempo dell’amore, dilata il tempo del vivere”, con questa frase di Daniel Pennac la professoressa Miresa Manganiello con la collaborazione del prof. Marco Lugni, ha introdotto il primo appuntamento del Caffè Letterario al quale hanno partecipato, moderati dalla giornalista Beatrice Crisci, l’autore, l’editore Armando Siciliano, gli avvocati Maria Carmina Russo e Jenny Iannotti e la prof.ssa Marilena Cicatelli, con letture dal libro a cura del poeta Bernardo Venditti. Il romanzo, che affronta la tematica dell’immigrazione alla vigilia dell’Unità d’Italia si pone a testimonianza delle sofferenze patite da coloro che furono costretti ad abbandonare le proprie terre. Il preside Antonio Lanza consegna questo suo nuovo lavoro affinché il ricordo continui ad essere presente, affinché tutte le sofferenze patite da suo fratello Ambrogio e dai suoi non siano state vissute invano e non cadano irrimediabilmente, per sempre, nel calderone dell’apatia e del “chissà se è proprio tutto vero”. Che sembra quello dei discorsi di Mahmoud Ahmadinejad quando vuole cancellare
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