COMUNICATO STAMPA
N.17
“FOLLIA:
FEMMINILE, SINGOLARE”, OGGI LA SECONDA GIORNATA DI CONFRONTO SUI PROFILI
POLITICI, GIURIDICI E SOCIOLOGICI DELLA RICERCA FRENOLOGICA IN ITALIA. Dialoghi tra
esperti e studiosi nell’ambito del progetto FREIT sull’approfondimento dello
studio della mente e sui riflessi della frenologia sull’uomo e sulla società
contemporanea. |
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Un viaggio tra i percorsi giuridici,
filosofici e sociali di analisi della follia, in una due giorni dedicata ai
complessi temi della frenologia e della devianza ed ai loro riflessi in ambito
storico, sociologico, filosofico, politico e letterario.
È questo il fil rouge delle due
giornate tematiche in corso al dipartimento di Scienze Politiche della
Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, diretto da Francesco
Erberto d’Ippolito, dove, da ieri, si sta tenendo un interessante dibattito a
più voci su diversi aspetti della frenologia, dalla paranoia alla infermità
mentale, dalla follia contro il potere alla devianza, dalla creatività alle
devianze politiche, nell’ambito del progetto FREIT di cui è responsabile il
docente Antimo Cesaro della Vanvitelli.
Ad ospitare l’iniziativa l’Aula B
del Rettorato della Vanvitelli, in viale Ellittico 31 a Caserta, che ieri ha
visto la partecipazione, coordinati da Emanuela Saita e Antonia Sorge dell’Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano, di Sara Fariello dell’UniCampania su “La
‘donna delinquente’ e le madri assassine: riflessioni sul figlicidio materno
contemporaneo”; di Giovanni Borrelli della Vanvitelli su “Il processo di
violence risk assessment e risk management. Uno studio su un caso nazionale di
figlicidio”; di Elvira Falivene (UniCampania) su “La declinazione del femminile
nel Sistema completo de frenologia” di Mariano Cubi y Soler, e di Rosa Schioppa
(UniCampania) “Per una critica della frenologia: La mujer del porvenir, di
Concepción Arenal”.
La sessione pomeridiana, presieduta
da Francesco Mastroberti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ha
visto i contributi di Carlotta Latini dell’Università degli Studi di Camerino su
“Femmine folli tra Otto e Novecento”; di Marianna Pignata dell’UniCampania su “Gravide
e devianti nelle Quistioni medico-legali di Luigi Ferrarese”; di Andreana
Esposito (UniCampania) su “Donne folli: ribelli e ree nel mito”, e di Caterina
Scialla (UniCampania) riguardo a “Frenologia carceraria: il caso Elisa Farnham”.
La seconda
giornata prevista per oggi, invece, prevede altre due sessioni, l’una mattutina
e l’altra pomeridiana, presiedute rispettivamente da Giovanna Palermo della Vanvitelli,
Paolo Bellini dell’Università
degli Studi dell’Insubria, e Fabrizio Sciacca dell’Università degli Studi di
Catania. Al mattino sono in programma le relazioni di Salvatore Muscolino dell’Università
degli Studi di Palermo su “Dalla μανία di Platone alla “follia” di don
Chijotte. Il ruolo del non-razionale per gli ordini politici”; di Erasmo Silvio
Storace dell’Insubria su “Arianna e Dioniso: riflessioni simbolico-politiche a
partire dai “biglietti della follia” di Nietzsche”; di Gianluca Dioni dell’Università
degli Studi di Napoli Federico II su “L’idea di Schlaraffenland nell’ontologia
wolfiana. La singolarità della follia”; di Fabrizio Sciacca dellUniversità
degli studi di Catania su “Lombroso e la folle normalità delle donne”; di Michele
Olzi dell’Insubria su “Dalle streghe alle grandi isteriche: un esempio di
politica delle immagini nel Simbolismo europeo”; e di Federica Rauso dell’Insubria
su “Meccanismi di potere e dispositivi di controllo dell’erotico furore: le
perizie di Luigi Ferrarese”.
Nel pomeriggio,
infine, toccherà a Flavia Monceri dell’Università degli Studi del Molise su “Mad
studies: genealogia di una “in/disciplina”; Michele Lanna (UniCampania)
su “Oltre l’istituzionalizzazione: alla
ricerca del soggetto. Laing, Cooper e Basaglia”; Giuseppe Maria Ambrosio (UniCampania)
su “Dal know thyself alla race theory: l’impatto
sociopolitico della frenologia negli Stati Uniti d’America”, e Cassandra Basile
dell’Università di Pisa su “Follia e genialità. Kant e le malattie della mente”.
Le
conclusioni saranno affidate ad Antimo Cesaro, principal investigator del
Progetto FREIT e ordinario di Scienza e Filosofia Politica dell’Università
degli Studi della Campania.
Caserta,
17.06.2022
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