lunedì 7 novembre 2022
Il Vescovo di Caserta Mons. Pietro Lagnese ha fatto tappa all’ITS Buonarroti dialogando con la comunità scolastica su Macrico, Chiesa e tanto altro
Il Vescovo di Caserta Mons. Pietro Lagnese ha fatto tappa all’ITS Buonarroti
dialogando con la comunità scolastica su Macrico, Chiesa e tanto altro. Un
momento emozionante e indimenticabile è stato vissuto giovedì mattina 3 novembre
dall’intera comunità scolastica dell’Istituto Tecnico Buonarroti di Caserta in
occasione della visita del Vescovo della Diocesi. Mons. Pietro Lagnese,
accompagnato dal suo segretario Michele Rossi, è stato accolto con grande
entusiasmo da un’emozionata Dirigente dott.ssa Vittoria De Lucia, dal suo staff,
dai docenti di lettere e di religione che hanno organizzato l’evento e,
ovviamente, dalle hostess della 5 A TUR. Dopo un breve colloquio privato con la
preside, il Vescovo ha incontrato gli alunni entrando nelle classi e dispensando
saluti e sorrisi a tutti, docenti e personale ATA compresi. Un momento molto
toccante è stato vissuto anche da Sua Eccellenza quando si è intrattenuto con i
ragazzi speciali con i quali ha anche fatto molte foto ricordo. Mons. Lagnese ha
fatto un vero e proprio tour dell’istituto visitando i tanti laboratori, la
grande palestra e la parte esterna dove ha potuto ammirare la serra, usata dagli
studenti dell’AGA, e i campi di basket e di calcio, e vedere i futuri geometri
al lavoro mentre facevano un rilievo topografico. Ciò che ha colpito
particolarmente il Vescovo, al suo arrivo, è stata la grandezza e la luminosità
dell’istituto, che ha definito più volte “il più grande e il più bello”, ma
anche l’ampia piazza centrale, da lui chiamata “agorà”, che ospita il Museo
Michelangelo che Mons. Lagnese ha potuto apprezzare molto grazie a tre guide
d’eccezione, gli alunni esperti ciceroni Iacopo Russo, Francesco Bervicato e
Silvio Audino. Una straordinaria occasione di dialogo e di apertura al
territorio per entrare in contatto con gli studenti e gli operatori della
scuola, questa in sintesi la ragione che ha spinto il Vescovo a visitare il
Buonarroti e che, come ha ribadito nel corso dell’incontro svoltosi nell’aula
magna, brillantemente moderato dalla prof.ssa Sabrina Palmieri, lo sta
incoraggiando, sin dal suo insediamento nel gennaio 2021, ad andare in tutte le
scuole della Diocesi. Il punto principale sul quale è più spesso tornato il
Pastore, dialogando con gli studenti che gli hannorivolto tante domande
interessanti, è stato il Macrico, un’area di trentatré ettari, grande come due
terzi della Città del Vaticano, in pieno centro a Caserta, a due passi dalla
Reggia, che ha voluto aprire alla città, lo scorso anno, per la prima volta da
anni, la Domenica della Palme, consentendo a ventimila persone di poter entrare
a vedere cosa c’è al di là del muro. Mons. Lagnese immagina un asse tra l’antica
Reggia e quella che ha definito “la casa di Caserta” in cui i cittadini possano
“sentirsi a casa”. «Si tratta di una vera e propria una sfida, di un riscatto
sociale per l’intero territorio di Terra di Lavoro e – ha aggiunto - di
un’ottima opportunità di lavoro che non possiamo perdere. Caserta è purtroppo la
peggiore provincia italiana nella classifica dell’occupazione; invece, con la
sua apertura alla città, come sostengono anche gli esperti, questa area potrà
diventare un'occasione di lavoro per tanti giovani casertani, unica arma per
poter impedire che possano andare altrove in cerca di lavoro». Ha poi
sottolineato: «Il Macrico non sarà più campo di guerra, ma luogo di pace,
inclusione, incontro e dialogo; la vera sfida è che diventi uno spazio dove
tutti possano crescere partecipando alla vita della città, un’area dove ci sia
un forte spirito di cittadinanza attiva che vorremmo che crescesse negli
studenti». Da qui l’invito ad alunni e docenti ad entrare nel Macrico, a
visitarlo e ad avanzare proposte. Una proposta, tra l’altro molto apprezzata, è
stata comunicata al vescovo dai buonarrotiani: dedicare un piccola parte a orti
sociali da far coltivare ai cittadini, con l’aiuto degli studenti dell’indirizzo
Agraria. Anche il Vescovo ha lanciato una valida proposta: «Tutti sogniamo di
vedere al suo interno un Conservatorio perché Caserta è l’unica città campana a
non possederlo ancora». Non solo Macrico, anche la Chiesa e il cammino sinodale
al centro del suo intervento. «La Chiesa deve fare di più - ha detto
riconoscendo come tante volte la Chiesa si sia rinchiusa in se stessa - invece
voglio favorire la presenza della Chiesa anche negli istituti scolastici. La
Chiesa deve essere una compagna di viaggio dell’uomo e viene riconosciuta per il
suo grande valore, ma deve porsi in un atteggiamento di dialogo con gli altri,
come sta già facendo peraltro Papa Francesco, dialogando con personalità di
altre religioni. La sua mission è la stessa di Gesù: testimoniare con i fatti,
non con le parole, l’amore di Dio». In proposito il Vescovo ha ricordato
l’esempio di San Francesco, che, strappando le pagine del Vangelo per darle ai
suoi frati, diceva loro di andare in giro ad annunciare il Vangelo, per
riconoscere che siamo tutti pastori davanti agli occhi di Dio. Mons. Lagnese ha
anche raccontato com’è nata la sua vocazione sacerdotale confessando di avere
sempre avuto un grande fascino per la figura di Gesù, di voler assomigliare a
Lui e renderLo presente tra gli uomini. La decisione è stata presa dopo il
quinto anno di liceo e, a 25 anni, è stato ordinato sacerdote. Due incontri lo
hanno particolarmente segnato: uno, da ragazzo, con un sacerdote molto
coinvolgente, la cui casa era sempre piena di gente, soprattutto emarginati e
“scartati”, diventato prima viceparroco dei quartieri spagnoli, poi missionario
in Perù e in Amazzonia, vivendo con gli indigeni, e, ora che è anziano è tornato
in Italia e vive tra i poveri di Castel Volturno. Un secondo incontro
determinante è stato quello con i tossicodipendenti, ai quali si è avvicinato
dopo la richiesta di aiuto di alcune mamme, che lo hanno segnato molto. Anche la
dirigente De Lucia, ringraziando e salutando il vescovo, ha detto: «L’incontro
di oggi è la testimonianza della Chiesa che viene a trovarci, non la Chiesa
Cattolica, ma l’amore di Dio, è un arricchimento del nostro spirito». Al Pastore
è stato donato un cesto alimentare e un piccolo Gesù Bambino in legno, costruito
dal prof. di religione Antimo Natale, con l’augurio che possa essere mandato per
il Santo Natale in una comunità della martoriata Ucraina. Un impegno subito
assunto da Sua Eccellenza Mons. Pietro Lagnese. In anteprima il Vescovo ha anche
annunciato il prossimo incontro in programma con i dirigenti scolastici, in
programma il 13 dicembre, in collaborazione con l’Università degli Studi della
Campania e con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Caserta, per presentare il
docu-film, prodotto dalla Santa Sede, sul potere dell’umanità di fermare la
crisi ecologica dal titolo “La Lettera”, che poi sarà proiettato in tutti gli
istituti.
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