Mons. Lagnese è rimasto talmente
entusiasta dell’esibizione del coro che
ha subito avanzato la richiesta di poter animare la S. Messa domenicale
nella Cappella Palatina della Reggia di Caserta
E’ stata una giornata eccezionale per la
comunità scolastica dell’Istituto “Terra di Lavoro” presieduto dalla dott.ssa Emilia Nocerino,
che ha incontrato il Vescovo Mons. Pietro
Lagnese, nell’ambito delle visite, che
il presule sta facendo in tutte le
scuole della Diocesi di Caserta. L’
odierno appuntamento è stato un momento di dialogo e confronto con i
rappresentanti degli studenti di tutti gli indirizzi. Dopo l’accoglienza iniziata nella storica
biblioteca con l’esecuzione al violoncello sul tema “Nuovo cinema Paradiso” di Ennio
Morricone eseguita dall’allievo Michele Giaquinto con il suo docente di Violoncello Artan Tanzi cui è
seguita la presentazione dell’Istituto da parte degli alunni della sezione
turismo. Poi nella Sala Teatro dopo
alcuni brani eseguiti da parte degli allievi del liceo musicale diretti dal
prof. Raffaele Russo (e per lui è stato
un vero e proprio amarcord, in quanto mons. Lagnese, che lui chiama
affettuosamente don Pietro perché è stato suo sacerdote in quel di Vitulazio
per molti anni) docente di canto e direttore del coro “Terra di Lavoro”
esibizione che lo ha talmente
entusiasmato che ha subito avanzato la
richiesta al prof. Russo di animare prossimamente la S. Messa domenicale nella Cappella
Palatina. Poi dopo il saluto di mons. Lagnese è seguita una raffica di domande
da parte dei discenti su diverse tematiche, preziosa occasione di approfondimento e
riflessione sulle questioni più vitali del mondo di oggi. Al termine la
vice-preside Brunella Arena, la prof.ssa
Rosalba Loreto, referente per gli eventi le insegnanti di religione Giuseppina
Olino, Adua De Nardo e la prof.ssa
Raucci dell’indirizzo grafica e comunicazione hanno donato al Vescovo due opere
realizzate dagli allievi con le moderne
tecnologie che rappresentano il Cristo e il suo ritratto e come didascalia è
stata citata la frase di don Luigi Ciotti
l’odio e conseguenza dell’ignoranza, perché si odia solo ciò che non si
conosce. La conoscenza è sempre un atto d’amore.
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