IL
CONSIGLIO COMUNALE APPROVA UNA MOZIONE CONTRO IL DDL CALDEROLI SULL’AUTONOMIA
DIFFERENZIATA, SENZA IL VOTO DELL’OPPOSIZIONE. MARINO: “OCCASIONE PERSA. HA
PREVALSO LA STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA SULLA DIFESA DELLA NOSTRA TERRA”.
“L’opposizione
consiliare ha perso un’occasione importante: quella di votare la mozione
contraria al ddl Calderoli sull’autonomia differenziata e di dimostrare,
quindi, di essere interessata alla difesa del nostro territorio e al futuro dei
nostri figli. Il ddl è un provvedimento scellerato, che penalizza l’intero
Mezzogiorno e non fa altro che aumentare il divario tra il Sud e il Nord del
Paese. Purtroppo la minoranza ha preferito votare contro la mozione,
strumentalizzando l’argomento e facendo prevalere miopi ragioni di opportunismo
politico sull’interesse del nostro territorio”. A dichiararlo è stato il
Sindaco di Caserta, Carlo Marino, al
termine del Consiglio Comunale (che è stato trasmesso in streaming grazie a una
nuova piattaforma) durante il quale è stata approvata una mozione contraria al ddl
Calderoli presentata dai capigruppo di maggioranza e integrata da un articolo
di una mozione proposta dal consigliere comunale di opposizione, Raffaele Giovine. Al Consiglio hanno partecipato
anche la senatrice del Pd, Susanna
Camusso, e il deputato del Pd, Stefano
Graziano.
“Su un tema così
importante, - ha aggiunto Marino –
cruciale per il futuro della nostra terra, non ci si dovrebbe dividere, ma
sarebbe fondamentale stare tutti dalla stessa parte, impedendo che vengano
approvati provvedimenti del genere, che rappresentano una iattura per il Sud e
per la Campania. Come Presidente dell’Anci Campania, insieme al Presidente
dell’Anci Nazionale Decaro e a tantissimi sindaci non solo meridionali e di
centrosinistra ma provenienti da ogni regione d’Italia e anche di centrodestra,
ci stiamo battendo senza sosta affinché non si prosegua lungo questa strada,
devastante non solo per il Mezzogiorno ma per l’intero Paese. Se non cresce il
Sud, infatti, non cresce l’Italia nel suo complesso. Qualche consigliere di
opposizione ha anche detto che il luogo in cui si deve discutere di questo
argomento è il Parlamento. È un grosso errore: il Consiglio Comunale, gli
amministratori locali, i territori devono dettare la linea agli organismi
nazionali e non viceversa. Dispiace, poi, che alcuni consiglieri di minoranza
abbiano dovuto compiacere il parlamentare di riferimento, che si trova in
palese difficoltà a giustificare agli elettori le posizioni secessioniste del
proprio partito. In questa fase bisogna capire che è vitale difendere la nostra
terra, opponendosi con decisione a chi vuole svendere il Sud”.
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