Michele
Colamonici è stato confermato segretario dello Spi-Cgil al termine del
congresso provinciale che si è celebrato questa mattina all’Hotel Vanvitelli.
L’assemblea, molto partecipata, è stata l’occasione per aprire una discussione
sulle problematiche del territorio, ma non solo e per affermare il ruolo del
sindacato. La relazione di Colamonici, applauditissima, ha assunto i toni di
una vera e propria piattaforma programmatica nella quale il segretario, con
estrema chiarezza, ha fissato gli obiettivi dell’organizzazione. «Andiamo
incontro ad una società dove il 30% della popolazione è rappresentata da
anziani – ha spiegato Colamonici – questo aumento dell’aspettativa di vita deve
coincidere con un aumento delle possibilità: dobbiamo essere in grado di
offrire un invecchiamento attivo, un’assistenza efficace, un modello di welfare
inclusivo e solidale. C’è bisogno di misure mirate per garantire i diritti a
chi vive una condizione di non autosufficienza. Perché ciò avvenga il sindacato
deve mettere al centro del suo agire quotidiano la contrattazione che ci deve
vedere al centro del dialogo sia con gli enti locali che con i livelli
superiori. Serve una vertenzialità forte capace di trovare le soluzioni a
quelle che sono le difficoltà che oggi vivono i lavoratori che devono trovare
nel sindacato un riferimento assoluto». Colamonici sottolinea come questa
operazione possa avvenire solo ed esclusivamente solo se Cgil, Cisl e Uil sono
in grado di condurre una battaglia comune. «Oggi più che mai abbiamo bisogno di
un sindacato unitario – ha spiegato – che deve affrontare con energia e
determinazione le grandi questioni del lavoro, dell’assistenza, del welfare,
dell’inclusione, della solidarietà rispondendo con autorevolezza a quella
domanda di protezione che arriva dal voto del 4 marzo dai cittadini e che le
forze che guidano l’attuale governo con il loro “contratto” non saranno capaci
di soddisfare. E’ necessario per questo avviare un’azione comune sul territorio
costruendo un fronte comune a tutela dei lavoratori, dei nuovi italiani e della
popolazione». L’appuntamento all’unità sindacale lanciato dallo Spi-Cgil è
stato accolto e rilanciato dai segretari dei pensionati di Cisl e Uil Vittorio
Guida e Antonio Boriello che, nel loro intervento, si sono detti pronti a
condurre tutti assieme la battaglia ed aprire un confronto immediato dopo la
fase congressuale per elaborare una strategia complessiva. Colamonici analizza
anche in maniera dettagliata le scelte del governo che sono penalizzanti
soprattutto per il Mezzogiorno. «Il Def è sicuramente inadeguato a quelle che
sono le esigenze del Mezzogiorno – ha affermato – non esiste alcuna politica
per lo sviluppo e per il lavoro che sono determinanti se si vuole superare la
fase di grande difficoltà che stiamo attraversando». Rispetto al modello
organizzativo, il segretario dello Spi ha rilanciato la funzione delle leghe
che «devono essere dei luoghi aperti di confronto» e ha sottolineato come
l’organizzazione cercherà di mettersi al passo con i tempi dotandosi di
piattaforme social.
Nessun commento:
Posta un commento