Il 16 ottobre,
alle 17.30, al GabinettoVieusseux
Miriam Mafai e
Rita Levi Montalcini
Fuori dalle scuole italiane
Una data dal valore fortemente simbolico il 16 ottobre,
scelta dal Gabinetto Vieusseux per la presentazione in programma alle 17,30 a
Palazzo Strozzi di due titoli della Collana “Italiane” edita da Maria Pacini
Fazzi. Rita Levi Montalcini e Miriam Mafai sono le protagoniste delle biografie
rispettivamente scritte da Marcella Filippa e Lidia Luberto con le prefazioni
di Massimo Bray e Irene Giacobbe. Sarà la Presidente del gabinetto Vieusseux
Alba Donati ad introdurre l'incontro (al quale parteciperanno le due autrici e
la direttrice di Collana Nadia Verdile), coordinato da Susanna Nirenstein. Un
tavolo tutto al femminile per ricordare il triste anniversario: furono 96 i
professori universitari italiani di ruolo identificati come ebrei e sospesi dal
servizio a decorrere dal 16 ottobre 1938 per effetto delle Leggi Razziali e
innumerevoli gli studenti costretti ad abbandonare le scuole pubbliche: tra
questi Rita Levi Montalcini, allora assistente
volontaria presso la clinica delle malattie nervose di Torino è sospesa dal
servizio e si rifugerà sotto falso nome proprio a Firenze ospitata da amici
della famiglia e la scrittrice e giornalista Miriam Mafai, costretta ad
abbandonare il Ginnasio.
«Nell'anno che commemora il
triste anniversario dell'introduzionie delle leggi razziali in Italia - afferma
la direttrice Verdile-, (1938 - 2018) la scelta della Collana Italiane è caduta
su due figure che le hanno subite. Siamo onorate di approdare in un luogo così
prestigioso che rappresenta, da sempre, il meglio della cultura italiana. È
importante che la memoria non vada dispersa, è necessario che nuove e vecchie
generazioni si ritrovino dentro momenti di riflessione perché viviamo tempi
sospettosi e pericolosi in cui sembrano scivolare verso l'oblio gli
insegnamenti della storia. Le donne sono sempre quelle su cui per prime cade la
scure della dimenticanza. Questo appuntamento e questa Collana sono un monito e
una dichiarazione di impegno».
La
Collana
Due anni, dieci Italiane, a sottolineare
la ricchezza di figure femminili da raccontare e la volontà della casa editrice
lucchese Pacini Fazzi di dare corpo ad un progetto che ha l’obiettivo di
tendere all’infinito. Biografie di grandi donne che, ciascuna nel proprio
campo, hanno fatto grande l'Italia (Cristina Trivulzio, Nilde Iotti, Grazia
Deledda, Gianna Manzini, Lina Merlin, Sara Simeoni, Maria Eletta Martini,
Matilde Serao, Rita Levi Montalcini, Miriam Mafai) tutte firmate da specialiste
del settore, utilizzando una formula che
si sta rivelando vincente: piccolo formato, piccolo prezzo, rigore scientifico
e semplicità narrativa. «Questa Collana – commenta la direttrice Verdile – è
stata accolta con entusiasmo dalle editrici Maria Pacini e Francesca Fazzi che
hanno non solo creduto nella bontà del progetto ma hanno deciso di investire su
di essa. Narrare per genealogie è un'esigenza, è una necessità, è un dono alle
nuove e prossime generazioni».
Montalcini e Mafai nell'anno della
commemorazione delle leggi razziali
Nell'anno che commemora il triste
anniversario dell'introduzionie delle leggi razziali in Italia (1938 - 2018) la
scelta è caduta su due figure che le hanno subite: Rita Levi Montalcini e
Miriam Mafai. «Il ricordo e l’insegnamento di Rita Levi Montalcini –
scrive Massimo Bray nella prefazione al libro di Marcella Filippa - sono
più vivi che mai, perché l’indelebile esempio di questa piccola signora dalla
volontà indomita e dal portamento di una principessa, come la descrisse
iconicamente Primo Levi, continua a rappresentare un punto di riferimento a cui
guardare per una società più paritaria, in cui le disuguaglianze di genere
possano finalmente essere sconfitte in modo definitivo e in cui i valori della
conoscenza e della partecipazione tornino a essere fondanti nella vita politica
e civile del nostro Paese».
Insignita nel 1986 del premio Nobel,
Levi Montalcini è stata dal 1993 al 1998 presidente dell’Istituto della
Enciclopedia Italiana, dal 2001 senatrice a vita per i suoi meriti scientifici
e sociali. L’autrice Marcella Filippa,
che la conobbe personalmente, ci offre un ritratto approfondito, e per certi
versi inedito, di questa icona dell’eccellenza nella ricerca scientifica.
L’autrice vive e lavora a Torino. Storica, saggista, traduttrice, giornalista
pubblicista, vincitrice di premi
letterari, ha diretto mostre, realizzato sceneggiature per documentari.
La biografia di Miriam Mafai è
stata scritta da Lidia Luberto, giornalista de Il Mattino, co-fondatrice e
animatrice del Premio giornalistico nazionale “Matilde Serao”. Con tratto
narrativo e approfondita conoscenza del personaggio, Luberto ha raccontato la
donna, la giornalista, la politica restituendola nella sua dimensione più piena
e bella. «La Miriam che conosco – ha scritto Irene Giacobbe nella prefazione al
libro di Luberto – raccontava la vita con attenzione e sicurezza. Aveva
preservato lo sguardo sull’ambiente e sulla società che la circondava di chi ha
attraversato tutti i grandi eventi del ’900: l’orrore della guerra, le
persecuzioni razziali, la Resistenza, la nascita della Repubblica, l’attenzione
agli altri, l’avversione per le ingiustizie, il comunismo, il femminismo, ed ha
la consapevolezza della fragilità della democrazia e dei rischi che può
correre. Di questa “vita” Miriam è stata protagonista, ci ha raccontato “come
eravamo” noi, le donne ed il nostro paese, sul filo di una narrazione
emozionante, sempre partecipe». Miriam Mafai fu giornalista a tutto tondo,
donna della politica, delle istituzioni e al tempo stesso della libertà.
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