Nel mese di dicembre 2018, il Tribunale di S. Maria C.V.
ha emesso a carico del Comune di Caiazzo un decreto ingiuntivo del pagamento di
un importo di € 1.200.000 circa (un milione e duecentomila euro),
relativa ai lavori di ampliamento del cimitero comunale commissionati nel
2008 dall’allora Sindaco Giaquinto ed eseguiti dalla ditta
“D’Angelo costruzioni” di cui Claudio Schiavone, a quanti si apprende ora
collaboratore di giustizia, ne era il rappresentante legale.
“La risposta di Giaquinto ha del paradossale: per
il tramite di un legale produce un ricorso nel quale sostiene che il contratto
con la “D’Angelo costruzioni”, da lui stesso voluto dieci anni fa, è da
ritenersi nullo. I motivi? Perché realizzato senza la necessaria
copertura finanziaria e a totale rischio del Comune, in caso di mancata vendita
ai cittadini delle opere cimiteriali realizzate.
Ma il Sindaco aggiunge dell’altro. In un grossolano, quanto
patetico tentativo di rimediare alle sue gravissime lacune, prova ora
a scaricare le responsabilità di quel progetto sui funzionari degli Uffici
Tecnico e Finanziario, invitando il Giudice ad indirizzare a loro carico
il decreto ingiuntivo di pagamento”, spiegano i consiglieri
del gruppo di opposizione “Caiazzo bene comune”, Michele Ruggieri,
Marilena Mone e Mauro Carmine
della Rocca, che già da mesi si occupano di questa delicatissima
questione e che nei giorni scorsi
avevano nuovamente affrontato la vicenda che sta
assumendo contorni tragicomici.
“Nonostante siano stati già sborsati circa 800.000
euro, ed altri 550.000 (ottenuti grazie ad un mutuo ventennale che
stiamo ancora pagando) per la sistemazione dei danni della frana che
interessò il cimitero durante i lavori di ampliamento, oggi registriamo
una grave carenza di loculi che non consente una dignitosa sepoltura ai nostri
cari, e tutto questo con il rischio imminente che,
quando l’ingiunzione diverrà esecutiva, questo debito
spaventoso trascinerà il Comune nel dissesto
finanziario”, precisa Marilena Mone.
“L’intera vicenda presenta aspetti ambigui e al limite della
legalità. Il gruppo “Caiazzo bene comune” inoltrerà, al riguardo, nei
prossimi giorni un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei
Conti ai quali si chiederà di verificare la regolarità degli
atti compiuti dall’amministrazione comunale e se le condizioni
del contratto (solo oggi, dopo dieci anni, riscontrate dal Sindaco in carica
ora come allora) abbiano determinato un danno erariale per le
casse comunali.
È ora che gli errori, quando compiuti, ricadano
sui diretti responsabili e che non siano sempre i cittadini a
pagare con le loro tasse le stravaganze di un’amministrazione allo sbando”,
concludono i consiglieri Ruggieri, Mone e Della Rocca.
Caiazzo, 13.02.2019
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