La Procura della
Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, pochi giorni fa, ha disposto il
sequestro di dodici pozzi utilizzati per uso domestico e irrigazione nel
territorio di San Nicola La Strada (CE), in località “Piscina Rossa”. In questi
pozzi è stata riscontrata una severa contaminazione da metalli pesanti, in
particolare da Arsenico, sostanza ad elevata tossicità; inoltre, a seguito dei
carotaggi eseguiti in loco, sono stati rinvenuti grossi quantitativi di
amianto. Dalle indagini anche di natura storica, è emerso che la contaminazione
da Arsenico risale all’epoca in cui l’ex Opificio Saint Gobain utilizzava
l’area per sversare le acque residue del processo industriale di lavorazione
del vetro; è stato assodato altresì che più soggetti, tra cui enti pubblici,
conoscessero da anni questa “bomba ecologica” e non avessero assunto alcuna
iniziativa utile a farvi fronte.
Ancora una volta un
disastro ambientale nella nostra martoriata terra. Non possiamo far finta di
niente chiudendo gli occhi e tappandoci il naso. Siamo dei criminali che stanno
lasciando alle generazioni future un habitat inquinato e forse senza soluzioni
di bonifiche. Quello che più rattrista è che tutto ciò sembra così lontano da
noi e facciamo finta che non esista sotto i nostri piedi o in ciò che mangiamo
e beviamo. Bisogna alzare il tiro sulla cura dell'ambiente andando oltre il
semplice discorso repressivo, ma sviluppando realmente un percorso culturale
che abbia come pilastri fondamentali la promozione alla salute e la
prevenzione.
On.
Antonio del Monaco
Roma, 13.02.2019
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