Al Santuario di Sant'Antimo P.M. un momento di preghiera e confronto per riflettere sul tema degli sfollati interni
L'ultima domenica di settembre è quella che la Chiesa dedica alla celebrazione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, giunta quest’anno alla 106.ma edizione.
In occasione dell’appuntamento, che quest’anno cade il prossimo 27 settembre, la diocesi di Aversa ha organizzato un momento di preghiera, confronto e riflessione presso il Santuario di Sant'Antimo P.M., per ribadire l’attenzione e la sensibilizzazione verso i temi sempre attuali della migrazione e dell’accoglienza. Quest’anno Papa Francesco ha voluto centrare l’attenzione sulla drammatica problematica degli sfollati interni, indicando il seguente tema: “Come Gesù Cristo, costretti a fuggire”. La riflessione suggerita dal il Sommo Pontefice muove dunque dall’esperienza di Gesù sfollato e profugo assieme ai suoi genitori, “per ribadire l’importanza della ragione cristologica dell’accoglienza cristiana”.
"L'attuale situazione dei migranti è resa ancora più difficile dalla piaga della pandemia", commenta don Evaristo Rutino, direttore dell'ufficio diocesano Migrantes. “Non si può lasciar fuori nessuno, impossibile pensarla diversamente. D’altro canto nella fase più acuta della pandemia siamo stati richiamati a preoccupazioni e timori comuni, ricordandoci che nessuno si salva da solo”.
Preceduta dalla veglia di preghiera dello scorso 17 settembre presso la Parrocchia Sant'Antonio in Caivano, la 106.ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato di domenica 27 settembre 2020 avrà inizio a partire dalle 17,30 presso il Santuario di Sant'Antimo P.M. All’accoglienza seguirà un incontro di riflessione e testimonianza; a concludere l’evento alle ore 19,00 sarà la Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo di Aversa Mons. Angelo Spinillo.
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