Il biodigestore si farà, a quanto pare. Tutti
sembrano essere d'accordo su questa discutibilissima scelta.
L'ossessione del sindaco Marino ha trovato
finalmente sfogo ed ogni sua richiesta pare sia stata accettata all'unanimità:
il Presidente dell'Ato, nonché sindaco
di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra, ha dato il suo beneplacito. Quattro
impianti saranno collocati in diverse zone per smaltire i rifiuti umidi:
Ponteselice, Cancello e Arnone, Casal di Principe e un altro sito da
individuare.
Quattro piccoli mostri di cui non sentivamo
certo la mancanza!
L'insistenza di Marino, la
ferrea costanza nel rimarcare a più riprese la volontà di collocare il
biodigestore a Caserta, in luoghi del tutto inappropriati, deve necessariamente
avere alla base forti motivazioni.
Quali sono e perché? La Sovrintendenza, mi
chiedo, ha dato parere favorevole, ha dato il permesso, considerando che non
distante da Ponteselice c'è il sito UNESCO della Reggia vanvitelliana di
Caserta?
È stato progettato un piano di fattibilità?
Dubbi e perplessità non danno tregua.
Inoltre va tenuto conto che per un'impresa del
genere saranno stanziati e spesi soldi pubblici, nella totale incuranza delle
continue proteste di chi sta tentando di ostacolare in ogni modo il progetto
che vede Marino e De Luca a braccetto, finalmente soddisfatti del risultato
ottenuto.
Un risultato da molti ritenuto sbagliato a
ragion veduta: è di poche settimane fa, non a caso, la notizia di un bambino
della località Foce, presso Sarno, ricoverato al pronto soccorso a causa dei
nauseabondi miasmi derivati dal biodigestore in funzione. Vogliamo fare finta
di nulla? I danni causati da impianti del genere sono innegabili, e di varia
natura, ambientale, economica, turistica…
Non solo io ma tutto il M5S, da sempre, ci
battiamo affinché errori/orrori del genere non vengano fatti: siamo contrari al
biodigestore, tanto più alla collocazione di un'opera del genere nella città di
Caserta, laddove i soldi pubblici andrebbero spesi per ben altre opere di
riqualificazione del territorio: giardinetti e ville comunali abbandonate al
degrado e all'accumulo di rifiuti; percorsi a ostacoli a causa di buche simili
a voragini in più punti del manto stradale; brevi e minuscole piste ciclabili
senza alcun criterio e protezione; interi quartieri dimenticati, parcheggi non
custoditi… Caserta vive un vero e proprio periodo di oscurantismo, e la
priorità del sindaco Marino continua ad essere una soltanto: la costruzione di
un biodigestore che causerà diversi danni alla città e alla popolazione.
Gli ambientalisti non hanno fatto mistero
delle loro preoccupazioni.
Abbiamo bisogno di vederci chiaro, abbiamo
bisogno di risposte immediate, senza inutili giri di parole.
Chiedo pertanto, con la massima urgenza, al
sindaco Marino un confronto pubblico, affinché si possano comprendere a pieno
le motivazioni a supporto di questa discutibile scelta, ormai a quanto pare
approvata all'unanimità, e tentare di affrontare concretamente tutte le
importanti problematiche di cui pare si continui a non tener di gran conto.
On. Antonio DEL MONACO
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