Finalmente la questione è chiusa: il Tribunale
di Sorveglianza di Brescia ha, giustamente, deciso che il noto boss dei
Casalesi ritorni definitivamente in carcere, senza indugio.
Potrà dunque essere curato nelle patrie
galere, cosa che più volte io stesso ho sostenuto senza alcuna perplessità,
scrivendo al Ministro della Giustizia, al Vice Presidente del Consiglio
Superiore della Magistratura e al Tribunale di Sorveglianza di Sassari: perché
le barbarie e gli efferati omicidi non si dimenticano; perché le nostre terre
sono state avvelenate irrimediabilmente; perché uomini, donne e bambini si sono
ammalati, sono morti!
Giustizia è stata fatta, di nuovo, così come
deve essere, sempre, e non posso fare a meno di provare un grande sollievo, non
solo soddisfazione, per la decisione presa dal Tribunale di Sorveglianza di
Brescia: mai più errori del genere, mai più dubbi o incertezze sul da farsi,
mai più!
Soprattutto quando riguarda personaggi del
41bis: a nessuno è negata la cura e l'assistenza medica, questo è ovvio...ma
mai ci sarà sconto di pena per coloro che meritano di restare nelle patrie
galere, sempre e comunque.
On. Antonio DEL MONACO
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