Si chiama “Air 1919” ed
è una nuova mascherina dalla tecnologia innovativa, certificata FFP2 e capace
di garantire un’adeguata protezione a chi la indossa. E soprattutto,
interamente “Made in Italy”, ovvero prodotta nello stabilimento di Aversa (in
provincia di Caserta) da “Grafica Nappa”, azienda cartotecnica per lo sviluppo
e la produzione di packaging ed etichette IML che da poco ha celebrato i 100
anni della sua fondazione. La quarta generazione della famiglia Nappa, formata
dai fratelli Generoso, Antonio ed Edoardo, ha portato avanti il processo di evoluzione,
sviluppando la prima macchina di produzione di mascherine FFP2, interamente
progettata e realizzata in Italia e ha creato una divisione apposita per i
prodotti per la salute e la sicurezza denominata “GN HEALTH SOLUTIONS”.
“La nostra azienda – ha
spiegato Antonio Nappa – non è stata bloccata durante il lockdown, in quanto
produttrice di packaging ad uso alimentare. Grazie ad un progetto di alcuni
anni fa abbiamo reso i nostri prodotti ‘immuni’, con l’utilizzo di una vernice
antibatterica e antivirale. Tuttavia abbiamo comunque sofferto il calo della
richiesta avvertito nel settore della comunicazione stampata (cataloghi,
riviste, ecc.). Contemporaneamente, in Italia e nel mondo, è aumentata la
richiesta di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). In primis, abbiamo
prodotto visiere protettive, in parte donate agli operatori sanitari. In
seguito, viste le aumentate necessità, abbiamo deciso di realizzare mascherine
FFP2 completamente made in Italy”.
Le mascherine “Air
1919” hanno prestazioni di filtraggio delle particelle superiori al 96%, sono
state progettate in 3D per prevenire il soffocamento, sono dotate di un ponte
nasale che evita le perdite d’aria e la forma concava e il design consentono
un’eccellente regolazione facciale. Inoltre, grazie ad uno strato particolare
di TNT, è possibile scongiurare l’accumulo di calore e umidità all’interno.
Questi dispositivi, essendo realizzati interamente in Italia, sono innovativi
ed eco-sostenibili, e il processo produttivo prevede una sensibile riduzione di
CO2.
“Inizieremo una prima distribuzione, – ha aggiunto Nappa – riservata agli operatori sanitari che ogni giorno rischiano la propria vita in questa battaglia. Successivamente, intendiamo raggiungere un prezzo equo, impresa non facile. Stiamo lavorando per questo e siamo convinti di centrare anche quest’obiettivo”.
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