COMUNICATO STAMPA DEL 27.03.2021
Garante dei
disabili, avv. Paolo Colombo: “Giornata della Disabilità Intellettiva: maggiore
sensibilità in questo momento di isolamento e prostrazione collettiva”.
Il Garante dei diritti delle
persone con disabilità della Regione Campania, l’avv. Paolo Colombo in
occasione della giornata della disabilità intellettiva del 28 marzo richiama l’attenzione
sulle persone con disabilità intellettive che in questo momento così difficile a causa
della pandemia per il Covid19 sono tra le più fragili della società e rischiano
di essere dimenticate e non aiutate a sufficienza.
L’avv.
Colombo dichiara: “Occorre un grande impegno in favore di queste persone per
preservarle dal rischio di contagio da coronavirus da un lato, ma anche
dall’altro cercare di compensare le restrizioni o il contatto diretto dei familiari
che momentaneamente non è facilmente fruibile. Per cui è necessario accelerare
il più possibile la somministrazione dei vaccini”.
Il
Garante ricorda: “il ritardo mentale è stato ridefinito con il termine ‘disabilità
intellettiva/Disturbo dello Sviluppo Intellettivo (DSI)’ e collocato in un
raggruppamento denominato ‘disturbi del neurosviluppo’.”
“È
ancora molto diffusa l’idea errata che il disabile debba avere solamente difficoltà
motorie. Secondo Censis la disabilità viene fatta combaciare, da ben due
italiano su tre essenzialmente
con una limitazione nei movimenti, quindi una disabilità prettamente motoria,
mentre sono le disabilità intellettive ad essere più diffuse in età evolutiva
(e spesso nascoste).”
Secondo il DSM5 (Manuale diagnostico e
statistico dei disturbi mentali), la disabilità intellettiva (disturbo dello
sviluppo intellettivo) è un disturbo con esordio nel periodo dello sviluppo che
comprende deficit del funzionamento sia intellettivo che adattivo negli ambiti
concettuali, sociali e pratici.
Per SIDiN, Società Italiana per i Disturbi
del Neurosviluppo-Disturbi dello Sviluppo Intellettivo e dello Spettro
Autistico, nel mondo la prevalenza del DSI, ex Ritardo Mentale, è stimata fra
il 2 e il 4,5%, mentre quella nazionale ed Europea si aggira intorno al 1,5-2%.
Non esistono dati di prevalenza ufficiali
per il nostro Paese, ma si estrapola che gli italiani con DSI siano circa 1
milione, circa il 2-3% della popolazione, un numero molto più grande di quella
con disturbi mentali ben più conosciuti, come la schizofrenia. La letteratura
indica che il 44% delle persone con DI presenta almeno un disturbo psichiatrico,
il 21% ne presenta 2 contemporaneamente e l’8% 3. In più è stato stimato un
15-25% di morbilità nascosta.
Napoli, 27.03.2021 Il
Garante dei disabili
Avv. Paolo Colombo
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