martedì 1 ottobre 2013

La storia della contabilità e della scrittura oggetto di studio all’ITE “Terra di Lavoro”


La storia della contabilità e della scrittura oggetto di studio all’Istituto tecnico economico  “Terra di Lavoro”, l’istituto più antico della città si apre alla società  e ripercorre i suoi antichi fasti. In un incontro organizzato dal Centro Studi ed Alta Formazione maestri del lavoro d’Italia,  il dott. Umberto Di Donato direttore del Museo della macchina da scrivere di Milano ha illustrato ai giovani il percorso della scrittura dai Sumeri fino ai moderni sistemi informatici. L’iniziativa voluta dalla dirigente scolastica Emilia Nocerino ha impegnato gli studenti dell’ultimo anno dei plessi di via Ceccano e via Vivaldi e si è avvalsa della collaborazione dei docenti, dei  referenti dell’orientamento e delle funzioni strumentali. Una mattinata  che ha percorso uno degli aspetti più affascinati della trasmissione del sapere umano, ma anche un amarcord  in quanto Umberto Di Donato da giovane ha studiato nello stesso istituto quando era dislocato nella Reggia di Caserta ed ha avuto quale presidente Ciro Vaccaro. Un uomo   protagonista per quasi quarant’anni della vita Casertana a partire dagli anni venti del secolo scorso. “Una opportunità che contribuisce ad accrescere la cultura generale di voi studenti  - ha detto la dirigente scolastica  Nocerino – Un esempio che dimostra come da questa scuola si sono diplomati persone che  hanno avuto passione ed  hanno contribuito alla crescita del paese.” Per il presidente del CeSAF maestri del lavoro d’Italia, l’invito a Caserta del direttore del museo delle macchine da scrivere non è stato casuale, ma si inserisce nel progetto di creare all’interno dell’ITE “Terra di lavoro”,  “un museo dinamico della tecnologia”  gestito dagli insigniti della stella al merito del lavoro dal Presidente della Repubblica che possa mantenere viva la memoria della industrializzazione Casertana degli anni  ’70  dove venivano progettate e costruite macchine ed impianti di avanguardia  con la presenza delle più grandi multinazionali e che per questo Terra di lavoro venne definita la Brianza del Sud.




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