martedì 14 gennaio 2014

CONFERENZA STAMPA VENTENNALE UCCISIONE DON PEPPE DIANA

La diocesi di Aversa e le associazioni del territorio uniscono le forze e giovedì 16 gennaio presentano il programma delle iniziative in memoria del sacerdote vittima della camorra.


La diocesi di Aversa e le associazioni del territorio illustreranno un percorso comune e una mappa delle iniziative in vista del ventennale della scomparsa di Don Peppino Diana. La conferenza stampa si terrà giovedì 16 gennaio alle ore 12 nel Salone della Curia Vescovile alla presenza di Mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, don Franco Picone, parroco della Chiesa San Nicola di Casal di Principe e Vicario Generale, e di don Carlo Villano, responsabile dell’Ufficio Comunicazioni Sociali.
Ricordare Don Peppe Diana assume oggi molteplici significati: tramandare alle nuove generazioni il suo straordinario impegno, ma anche far emergere appieno la sua figura di sacerdote attraverso le storie personali e le esperienze vissute da chi è stato al suo fianco.
È in quest’ottica che, negli ultimi tempi, la diocesi di Aversa e le associazioni hanno dato vita ad una serie di incontri atti a coordinare eventi ed iniziative che saranno organizzati sia nelle settimane antecedenti sia nella giornata del 19 marzo 2014.
 “Il nome e l’operato di don Peppe Diana travalica i confini nazionali – ha osservato Mons. Spinillo –  perché simbolo della voglia di rinnovarsi di un intero popolo. L’anno pastorale inaugurato lo scorso novembre ha come tema centrale quello della speranza, un messaggio quanto mai attuale e che si estende anche alla volontà di riscatto del territorio. Inoltre, l’attenzione crescente che Chiesa e tessuto sociale stanno riservando alle gravi problematiche ambientali che ci riguardano da vicino incoraggiano i fondamentali sentimenti di solidarietà e unità”.
Oltre a concordare il senso di un programma condiviso, il tavolo è convenuto sull’esigenza di garantire il diretto coinvolgimento dei cittadini e il dialogo aperto a tutte le realtà associative del territorio, affinché si possano gettare le basi per costruire una rete di sensibilità intenzionata ad operare anche una volta esaurito il momento celebrativo del ventennale.




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